giovedì 29 ottobre 2009

LA STORIA INFINITA NON FINIRA’ MAI



Credo sia inutile ripeterci e ricordare a chi legge le vicissitudini che hanno coronato la “vita” dell’Hotel Ristorante Miracolle, veniamo direttamente al punto.

L’altro giorno il Consiglio Comunale ha votato una delibera ( nove voti favorevoli quattro contrari) per accedere ad un mutuo di circa 80.000 euro per la messa in sicurezza, il ripristino delle condizioni igieniche e il restauro dell’Hotel Ristorante Miracolle: Circa 20.000 euro andranno per quegli interventi tesi a garantire igiene e sicurezza richiesti dagli organi competenti altri 60.000 circa per i restauri.

La delibera avrà seguito ad una sola condizione, l’aggiudicatario dovrà garantire che, presa in consegna l’infrastruttura, non avrà più nulla a pretendere per quanto riguarda ulteriori modifiche o interventi di rifacimento.

Interessante articolata e diciamo anche rispettosa dei ruoli è stata la discussione tra i due Gruppi Consiliari, da un lato l’oggettiva e condivisibile posizione della Maggioranza che in poche parole si traduce così:

“l’hotel è in uno stato disastroso e se vogliamo rendere questa struttura una risorsa dobbiamo intervenire”

dall’altro il Gruppo di Minoranza, che pur condividendo l’urgenza di intervento, ha tenuto ad evidenziare quanto segnalato in più occasioni: ritardi nell’assegnazione, negligenza e evidente incuria nella conduzione dell’immobile nel periodo di inattività, che fuori da ogni dubbio, hanno rappresentato le cause primaria del raddoppio delle spese a carico dell’amministrazione cittadina.

Infatti, il contributo, per il ripristino dell’agibilità, passerebbe da 30.000 euro iniziali a 60.000 euro a causa delle sopraggiunte infiltrazioni idriche sugli intonaci, della mancata manutenzione degli impianti, della depredazione delle stigliature atte alle attività alberghiere e di ristorazione.

Allo stato attuale, per i non addetti ai lavori, il ragionamento della Maggioranza non fa una piega “l’hotel è in uno stato disastroso e se vogliamo rendere questa struttura una risorsa dobbiamo intervenire a prescindere di chi sono le responsabilità”


non è questa la corretta interpretazione, così come sarebbe, oggi, dietrologia cercare d’individuare i responsabili.

Il punto cruciale lo ha centrato il Consigliere Di Fonzo, ma in aula consiliare, l’ inconsapevolezza è stata tale che nessuno ha accolto il suo invito.

Il consigliere ha posto una questione, a mio avviso, di rilievo: ha chiesto se è economicamente ed eticamente conveniente che il Comune di Lenola, incentivi attraverso lavori straordinari , un attività economica basata su una struttura alberghiera e di ristorazione antiquata, non conforme alle moderne esigenze dell’eventuale clientela, in un contesto dove si è riscontrato un calo notevole del turismo, che ha portato, subito dopo l’estate, a registrare la chiusura di due attività di ristorazione, con l’aggravante, di porre in essere un indebitamento che ricadrà inevitabilmente nelle tasche dei cittadini.

Il Consigliere, nel non escludere l’ipotesi di un cambio radicale della destinazione d’uso dell’immobile, ha definito affrettata questa delibera, ha chiesto un tavolo dove poter discutere congiuntamente all’aggiudicatario della vecchia gara per verificare se allo stato odierno esistono ancora le prerogative e i presupposti per ritenere ancora conveniente l’assegnazione di tale struttura.

Sicuramente questo invito, ad una maggiore riflessione, andava accolto, ma ha prevalso, come spesso accade, la superficialità con la quale chi ci governa affronta i problemi che esulano dalla normale amministrazione, è palese che, nello specifico, questi amministratori, manifestano un’insufficiente sensibilità allo sviluppo turistico e commerciale del nostro paese.

Allo stato delle cose crediamo che questa scelta non sia risolutiva e che in assenza di un piano turistico adeguato, sia fuori luogo accedere ad un mutuo cittadino per “invogliare” un’azienda privata ad impegnare sforzi e risorse economiche in una attività che, già all’inizio, presenta un percorso tutto in salita.

write26





12 commenti:

Swan ha detto...

Mi trovo d'accordo con Di Fonzo però vorrei che il tavolo di discussione prenderebbe anche in considerazione l'ipotesi di discutere un progetto serio di sviluppo turistico e commerciale. Il probelma è sempre lo stesso: vogliamo essere un paese turistico,e abbiamo le qualità naturali e paeseggistiche per esserlo,però non sappiamo ancora cosa offrire ai nostri turisti.
Abbiamo risolto il probelma dell'acqua ma non possiamo continuare a proporci solo per l'aria fresca.
Secondo me cambiare destinazione d'uso allo stabile non risolve il problema. Una struttura ricettiva bisogna averla.
Messa da parte "la città dei bambini" la nostra amministrazione deve avere l'obbligo di fare una proposta,di discuterne con l'opposizione e anche con quei cittadini che abbiano qualcosa da proporre.

minny ha detto...

Un'altra cosa che ha fatto notare il consigliere della minoranza Pietrosanto,è il fatto che la struttura,al momento in cui è stata fatta la gara per l'assegnazione,non aveva l'agibilità.C'è una cosa che stupisce più di tutte ed è questa:il comune, nel procedere alla gara di appalto,è consapevole che dovrà fare dei lavori per rendere agibile la struttura.Ma cosa ha a che fare la tinteggiatura delle camere con le opere di manutenzione straordinaria che spettano all'ente?? Cosa ha che fare il montacarichi con le opere di manutenzione straordinaria che spettano all'ente?? Ma cosa stiamo facendo?? E' vero che il Miracolle è in uno stato pietoso,vale a dire,prima lo diamo e prima ce ne liberiamo,ma questo non dovrebbe giustificare l'ennesimo sperpero di soldi pubblici,a favore di chi ha partecipato ad una gara consapevole dello stato di quella struttura.La facciata?? Come la vogliamo tinteggiare la facciata?? Anche la tinteggiatura della facciata è compresa nella lista delle spese a carico nostro...lo sapevate?? A questo punto mi chiedo:sarebbe forse il caso di chiedere la comproprietà dell'immobile?? Il consigliere Di Fonzo ha perfettamente ragione!! In un paese come il nostro,dove in contemporanea hanno chiuso 2 ristoranti,uno proprio sul colle, sarebbe il caso di rivedere il tutto e chiedere ai cittadini cosa vogliono farne del Miracolle.

vesilessio ha detto...

quella del miracolle e' veramente una storia infinita.ricordo quando lo stavano ristrutturando per la prima volta e mi chiedevo.chissa' cosa ci faranno! ed eccoci qui' ancora a parlare del miracolle.ma veramente crediamo che quando verra' dato in gestione sia tutto finito? io non ci credo! lenola non e' adatta per i grandi alberghi e i grandi ristoranti.lenola non offre un cinema,un teatro,un luogo di incontro.non so se reggeranno e noi ci ritroveremo di nuovo a parlare del caro e vecchio miracolle.io direi come ha detto swan di aprire una discussione e di ascoltare quei cittadini che hanno dei progetti da proporre.a quanto pare gli amministratori non ne hanno e non vedono l'ora di disfarsene.

minny ha detto...

Io proporrei al comune di fare del Miracolle un centro giovanile permanente aperto anche ai ragazzi con disabilità lievi.Con corsi di formazione sulle tematiche ambientali,si potrebbero impegnare i ragazzi nella realizzazione di aree pic-nic all'interno dei nostri boschi,meta abituale di molti nel periodo estivo,oppure per il recupero di quel meraviglioso "laghetto" che si trova per la strada vecchia che porta ad ambrifi,almeno così mi pare di ricordare.Corsi di ceramica per poi autofinanziarsi con gli oggetti che riusciranno a vendere,una scuola di teatro...ci vuole solo un pò di buon senso da parte dei nostri amministratori per dare una alternativa a quei giovani che si stanno perdendo.

write26 ha detto...

Il problema caro Swan è sempre lo stesso, infatti la maggior parte dei cittadini “ci ha fatto la croce” da questa amministrazione non puoi aspettarti nulla che vada oltre il mattone, la calce, il cemento.

Più volte abbiamo “ironicamente mica tanto” affermato che la Giunta Comunale di Lenola potrebbe essere sostituita da un Sindaco Geometra con delega ai Lavori Pubblici e sinceramente sto cominciando a fare mia questa tesi.

Si accede a un mutuo di 60.000 euro per restaurare un’altra volta il Miracolle, per dei turisti che non si capisce che cazzo dovrebbero venire a fare a Lenola, però non se ne trovano altri 5.000 per ripristinare il riscaldamento, i servizi igienici e una connessione wire fire per rendere agibile la biblioteca.

Bastava chiedere un mutuo da 65.000 anziché di 60.000 in fondo cosa cambiava? Avrebbero mandato un segnale di civiltà alla popolazione ma a loro non serve tanto i consensi li hanno lo stesso, nessuno si ribella, o forse queste proteste io non le vedo, perché come dice quel rincretinito di “la verità” non vado in giro per il paese.

E’ inutile sprecare tempo per le faccende locali caro Swan, meglio parlare delle malefatte del governo, almeno quattro voti al PdL glieli togliamo.

Tornando a noi: ho sentito dire che “aleggia” l’intenzione di un’ordinanza per far chiudere i bar dopo le ore 24.00 , cosa c’è di vero? Sai qualcosa?

Questa si che sarebbe una “bella” trovata per il turismo, sai che forza se si incentivassero i giovani che hanno intenzione di bere una birra o fare quattro con gli amici dopo la mezzanotte a prendere l’auto e recarsi verso Fondi, Sperlonga, Terracina? Staremmo tutti più “tranquilli” non credi?

Swan rassicurami dimmi che è una sciocchezza messa in giro da qualche giocarellone.

Ciao write26

Swan ha detto...

Si write, è vero. Sono andato a parlare con le istituzioni e,diciamo, che abbiamo trovato un punto d'incontro. Diciamo che era più una misura contro dei problemi generzionali che affligono la nostra società (intesa come società italiana) che altro. Bisognerebbe solo capire che questo tipo di problemi non si risolvono con un'ordinanza. Bisognerebbe lavorarci un pò su tutti: Famiglia,scuola,istituzioni.

minny ha detto...

Che tristezza!!!! Cercare di eliminare il problema senza individuarne la causa.Fiaccolate,ordinanze...non servono a niente se non c'è una alternativa alla noia.C'è chi tira sassi dai cavalcavia e chi ai treni in corsa,chi stupra,chi saccheggia e chi borseggia.Chi si perde nei vicoli,chi si ritrova solo e chi,sempre per noia,distrugge il proprio cervello per non farlo ragionare.Non ci sono stimoli per programmarsi un futuro...è tutta colpa della crisi mondiale,dice Fede,e tra feste e festicciole l'Italia viene su di un bello!!!!!!!!!!!!

vesilessio ha detto...

visto che a nessuno importa dei fatti locali proviamo a parlare dell'aumento al segretario generale del senato antonio malaschini? ha ottenuto un aumento di stipendio da 485.000 euro a 537.000 l'anno e cioe' la bellezza di 52mila euro in piu'.anche se sono lordi mi pare una cifretta con cui potrebbero vivere dignitosamente due famiglie.penso che e' davvero troppo per un popolo in ginocchio.possiamo parlare del caso fondi visto che napolitano ha firmato il decreto legge sullo scioglimento del comune.

Swan ha detto...

La Regione Lazio mette in campo un altro importante strumento di lotta alla povertà.
L’Assessore al Bilancio e alla Partecipazione Luigi Nieri (Sinistra e Libertà), insieme a Sviluppo Lazio, ha dato il via per il terzo anno al bando per l’accesso al Fondo per il Microcredito.
A questo prestito, che verrà effettuato dalla Regione, possono accedere le piccole imprese, gli individui che si trovino in condizioni di disagio economico e coloro che devono avviare un proprio percorso di reinserimento sociale.
In tutto i fondi previsti per la messa in atto di questo provvedimento ammontano a 6.000.000,00 di euro per l’anno 2009.

In questo modo l’attuale amministrazione regionale, ed in particolare l’Assessore Luigi Nieri, dimostra la propria attenzione nei confronti dei numerosi disagi che persistono e si espandono a causa della crisi economica in corso.

Si da la possibilità di alleviare il peso economico per quelle persone che si trovano in gravi difficoltà, si da nuovo slancio alle piccole imprese che, più di tutte, stanno risentendo di questa crisi e si permette a chi si riaffaccia alla vita in società di avere una nuova opportunità.

Un’iniziativa, questa, che conferma l’attenzione nei confronti di questa tematica e la volontà di operare in senso pratico sulla risoluzione dei problemi.

Il prestito dovrà essere restituito, dai soggetti che ne trarranno beneficio, in un periodo che potrà andare da 36 ad 84 mesi con un tasso d’interesse dell’1%. Inoltre l’importo totale del prestito potrà arrivare fino a 20.000,00 euro per le imprese e fino a 10.000,00 euro per le altre categorie interessate.

La domanda potrà essere presentata accedendo al sito internet

www.microcredito.lazio.it

Questo è l’ennesimo atto di un’amministrazione e di un assessorato regionali che, in questi cinque anni, hanno operato al meglio stando dalla parte dei cittadini in maniera concreta e senza fare demagogia.

Sinistra e Libertà – Fondi, Lenola, Monte San Biagio e Sperlonga

zucabbo ha detto...

Il vero problema non è il Miracolle, ma siamo noi cittadini di Lenola:

Coloro che hanno fatto la croce per votare l'attuale amministrazione e non solo loro, l'hanno fatta anche sulla questione Miracolle. Quella struttura vive nel completo abbandono; non solo strutturale ma ideologico e negli affetti dei lenolesi, che ormai si sono convinvti dell'inutilità della struttura, della sua inadeguadezza per i bisogni del paese e del turismo. La struttura che appare nuova e moderna, ha lacune incredibili, strutturali e di efficenza: strutturali perchè dopo circa un mese dalla "consegna" della struttura ci sono state le prime infiltrazioni che hanno ridotto ad un colabrodo il tetto ed in un lago la sala principale.
Di efficenza perchè cucine, camere ecc ecc non potranno mai funzionare come si confà ad una struttura alberghiera. Vi dico solo che se il futuro cuoco del Miracolle sarà alto più di un metro e 60 centimetri rischierà di lavorare con un elmetto antifonrtunistico a causa dell'altezza delle cappre di aspirazione!!!

Proporrei, in linea con il consigliere Di Fonzo il cambio di destinazione d'uso. Il turismo a Lenola non potrà mai essere rilanciato solo ed esclusivamente con il Miracolle! Lo dicono i dati e i racconti popolari. Se poi vogliamo continuare a plasmare Lenola sui bisogni degli anziani che vengono a godersi l'aria per 15 giorni all'anno (come faceva il vecchio Miracolle, che ospitava solo ed esclusivamente anziani!!!!!) montiamo quelle famose 15 camere e non se ne parla più. Se albergo deve essere, la sua gestione dovrà essere data a persone illuminate, che portino la struttura in circuiti alberghieri culturali e turistici.....non a paesanotti che fanno di esso un rifugio di montagna caratteristico sì, ma scontato e banale!

In ultima analisi c'è sempre l'occupazione!

minny ha detto...

In pratica il Miracolle è tutto da rifare!!! Resterà la solita cattedrale nel deserto e non gioverà a nessuno nemmeno a tenerlo aperto,se mai si riuscirà a farlo aprire.Spero solo che l'assegnatario non chieda altri lavori da fare altrimenti...l'ultima analisi di zucabbo potrebbe diventare la più perseguibile.
Mi è venuto un dubbio!!! Quando si assegna una struttura,tipo il Miracolle,si è obbligati ad arredarlo??

Swan ha detto...

Vengo da te e torno a te,
sentimento nato con la luce, col caldo,
battezzato quando il vagito era gioia,
riconosciuto in Pier Paolo
all'origine di una smaniosa epopea:
ho camminato alla luce della storia,
ma, sempre, il mio essere fu eroico,
sotto il tuo dominio, intimo pensiero.
Si coagulava nella tua scia di luce
nelle atroci sfiducie
della tua fiamma, ogni atto vero
del mondo, di quella
storia: e in essa si verificava intero,
vi perdeva la vita per riaverla:
e la vita era reale solo se bella...

La furia della confessione,
prima, poi la furia della chiarezza:
era da te che nasceva, ipocrita, oscuro
sentimento! E adesso,
accusino pure ogni mia passione,
m'infanghino, mi dicano informe, im
puro
ossesso, dilettante, spergiuro:
tu mi isoli, mi dai la certezza della vita:
sono nel rogo, gioco la carta del fuoco,
e vinco, questo mio poco,
immenso bene, vinco quest'infinita,
misera mia pietà
che mi rende anche la giusta ira amica:
posso farlo, perché ti ho troppo patita!

Torno a te, come torna
un emigrato al suo paese e lo riscopre:
ho fatto fortuna (nell'intelletto)
e sono felice, proprio
com'ero un tempo, destituito di norma.
Una nera rabbia di poesia nel petto.
Una pazza vecchiaia di giovinetto.
Una volta la tua gioia era confusa
con il terrore, è vero, e ora
quasi con altra gioia,
livida, arida: la mia passione delusa.
Mi fai ora davvero paura,
perché mi sei davvero vicina, inclusa
nel mio stato di rabbia, di oscura
fame, di ansia quasi di nuova creatura.

Sono sano, come vuoi tu,
la nevrosi mi ramifica accanto,
l'esaurimento mi inaridisce, ma
non mi ha: al mio fianco
ride l'ultima luce di gioventù.
Ho avuto tutto quello che volevo,
ormai:
sono anzi andato anche più in là
di certe speranze del mondo: svuotato,
eccoti lì, dentro di me, che empi
il mio tempo e i tempi.
Sono stato razionale e sono stato
irrazionale: fino in fondo.
E ora... ah, il deserto assordato
dal vento, lo stupendo e immondo
sole dell'Africa che illumina il mondo.

Africa! Unica mia
alternativa

Pier Paolo Pasolini