lunedì 5 ottobre 2009

Facciamo contento il nostro lettore "la Verità" con l'auspicio che si calmi


Lettera inviata da Antonio Di Pietro a Vittorio Feltri pubblicata dallo stesso Feltri sul sul giornale da lui stesso diretto.

Gestione dei finanziamenti

Caro direttore, eccomi.

Ieri Lei dalla pagina di Libero mi ha chiesto due spiegazioni e mi ha dato un consiglio. Cominciamo dal consiglio che era il seguente: “Le sollecito a darci prova della sua trasparenza e affidare i milioni del finanziamento ad un collegio di ragionieri eletti nel suo partito”. Mi pare proprio un buon consiglio, la ringrazio e mi attivo immediatamente. Ho oggi stesso disposto la modifica dello Statuto che ora prevede che tutte le finanze del partito e tutti i contributi elettorali (sia futuri che pregressi beninteso), siano gestiti non più dai soci originari che hanno dato vita al partito ma dall'intero Ufficio di Presidenza dell'Italia dei Valori che è composto da 7 persone, individuato non nominatamente ma – pro tempore – per il loro ruolo, la loro funzione e la loro elezione: il Presidente del partito, il Capogruppo della Camera, il Capogruppo al Senato, il Portavoce nazionale del partito, il Tesoriere, un rappresentante degli eletti nelle Regioni (da loro nominato) ed un esperto contabile nominato dall'Ufficio di Presidenza stessa (su proposta dell'Esecutivo nazionale di Idv che è il massimo organo assembleare del partito). Provi a visionare gli Statuti degli altri partiti e vedrà che tutti hanno adottato – specie all'inizio della propria attività – misure di cautela per evitare l'assalto alla diligenza (come peraltro “Libero” ne ha dato atto proprio ieri, informandoci delle beghe interne fra Margherita e Ds per la suddivisione dei rispettivi fondi e beni). Ho già preso appuntamento per domani da un notaio di Bergamo (che conosce pure Lei) per la relativa statura notarile. Appena sottoscritto Le invierò in anteprima copia del nuovo Statuto di Idv: se ha qualche ulteriore consiglio da darci le sarei davvero grato e provvederà di conseguenza.
E veniamo, caro direttore, alle domande che mi ha posto e che possono essere cosi riassunte: come sono stati gestiti i contributi ricevuti finora da Italia dei Valori e come “è la storia dei 10 appartamenti” che avrei acquistato. Rispondo subito, inviandole a parte la relativa documentazione per le verifiche che riterrà opportune effettuare.

Rimborsi elettorali

Idv non riceve finanziamenti da imprenditori o sponsor che sia (da noi non troverà i Romeo di turno). Riceveremo invece – come tutti gli altri partiti che hanno rappresentanza parlamentare – i finanziamenti pubblici previsti dalla legge. Sono tanti. Per noi e per gli altri (ed infatti nella scorsa finanziaria abbiamo chiesto inutilmente al Parlamento di dirottarli a favore degli ammortizzatori sociali). Essi vengono introitati da Idv tutti ed esclusivamente sui 2 conti correnti della tesoreria dell'Italia dei Valori e da questa utilizzati solo ed esclusivamente per esigenze del partito e della sua azione politica (come, da ultimo è avvenuto per la raccolta delle firme per promuovere il referendum contro il Lodo Alfano). Inoltre riceviamo le quote di partecipazione dai nostri iscritti, dai nostri parlamentari e dai nostri eletti e amministratori. Infine riceviamo gli interessi attivi del denaro che rimane parcheggiato in banca fino al suo utilizzo. Più in concreto finora abbiamo incassato – dal giorno in cui ci siamo presentati alle elezioni la prima volta nel 2001 e fino a tutto il 2007 – contributi pubblici per 19'908'596 euro, a cui si devono aggiungere ulteriori 761'909,00 euro a titolo di interessi attivi e per contributi degli aderenti ed eletti del partito. Di converso, abbiamo speso a tutto il 2007 euro 16'233'853. Il nostro partito, quindi, non solo non ha debiti ma è in attivo di euro 4'436'652, somma che trovasi depositata presso le due banche predette, sempre, solo ed esclusivamente sui conti di Idv, come può rilevarsi dai relativi estratti conto. Per l'anno 2008 appena trascorso, la stesura del bilancio è in corso (per noi come per qualsiasi altro partito o ente o azienda) e verrà pure reso pubblico nelle forme e nei tempi previsti dalla legge. Come noto, infatti, tutti i bilanci dei partiti devono essere regolarmente pubblicati in giornali a tiratura nazionale. Quelli di Idv, peraltro, sono sempre stati (e lo sono ancora) visionabili alla voce “Bilanci e Finanze” sul sito del partito Italiadeivalori.it. Comunque – e ad ogni buon conto – glie ne invio copia (specificandole fin d'ora che quest'anno chiederò di pubblicare proprio su Libero il bilancio 2008, come previsto per legge, se Lei me lo permetterà). Specifico che i bilanci annuali dell'Italia dei Valori sono sempre stati tutti regolarmente approvati dall'Organo di controllo del Parlamento, come rilevasi esemplificativamente dalle attestazioni del Presidente della Camera dei Deputati per gli anni 2001-2002-2003-2004-2005-2006-2007 che le invio a parte. Specifico anche che la Corte dei Conti - a cui spetta per legge approvare i Conti consuntivi delle spese elettorali dei partiti - nel referto trasmesso al Presidente della Camera sui consuntivi presentati dalle formazioni politiche ha finora sempre approvato i rendiconti presentati dall'Italia dei Valori.

Tutti gli immobili

E veniamo alla "storia dei 10 appartamenti" (che poi non sono dieci, perché se ne vendi uno per comprarne un altro con i soldi del primo, non ne hai due ma sempre uno). È vero che qualcuno negli anni passati ha alluso ad un utilizzo indebito da parte mia dei rimborsi elettorali, ma - come potrà prendere atto leggendo il decreto dei Gip di Roma n.4620/07 del 14.03.2008 che le invio integralmente - non solo è stata disposta nei miei confronti - su conforme richiesta del pm - l'archiviazione perché il fatto non sussiste ma addirittura sono stati rimessi gli atti alla Procura per la valutatone circa il reato di calunnia nei confronti del denunciante.
Ma, potrebbe obiettare lei e giustamente: d'accordo, la gestione della tesoreria di Italia dei Valori sarà pure corretta ma i soldi per gli appartamenti dove li hai presi? Ecco, allora, l'elenco delle mie proprietà, il loro valore di acquisto e la provenienza dei relativi fondi. A Montenero di Bisaccia sono proprietario di una azienda agricola (lasciatami in eredità da mio padre e mia madre) con circa 15 ettari di terreno e casa colonica annessa (che ho ben ri¬strutturato a mie spese, con i fondi (e le pietre) provenienti proprio dall'azienda: produco in proprio, infatti dalla morte di mio padre (1987) soprattutto, olio e grano (quest'anno oltre 400 quintali). A Curno, in provincia di Bergamo ho una villetta a schiera in via Lungobrembo 62, acquistata alla fine degli anni '80 e quindi per definizione con soldi non del partito (che, come noto è stato fondato ne! 2000 ed a cui i primi contributi sono cominciati ad affluire nell'autunno del 2001). Sempre a Curno, in via Lungobrembo 64 (contigua alla precedente) vi è una vecchia casa con giardino, di proprietà di mia moglie che l'ha comprata nel 1985 per 38 milioni di vecchie lire e che e stata dalla stessa (e con il mio contributo, anche manuale) ristrutturata nel 1986 (e quindi in epoca anch'essa non sospetta). È il luogo dove siamo andati a vivere dopo sposati. A Bruxelless sono comproprietario di un piccolo appartamento in via Scarabee 3, acquistato nel 1999 per 204 milioni di vecchie lire (di cui la metà con prestito bancario della Bbl di Bruxelless, sede del Parlamento europeo) quand'ero parlamentare europeo (ed a tal fine). Anche questo immobile è stato acquistato in epoca precedente alla costituzione di Idv. A Bergamo sono proprietario di un appartamento in via Locateli, da me acquistato, a seguito di gara pubblica, ad un'asta indetta dalla Scip per conto dell'Inail in data 10 novembre 2004 (rogito 16.03.2006) per euro 261'661,00 oltre spese e tasse. Non sono invece proprietario di alcun altro immobile in tale città, come invece pure era stato scritto. Vi sono invero lo studio e la casa di mia moglie (che, come Lei sa, fa l'avvocato da una vita e fa pane di una famiglia benestante di avvocati e prima di notai che Lei, gentile direttore, essendo di Bergamo, credo conosca molto bene).

La società Antocri

A Milano ho comprato nel 2004 (tramite la società Antocri) un appartamento in via F. Casati 1/a, per euro 614'500,00, di cui 300'000,00 con mutuo Bnl ed il resto con parte dei fondi provenienti dalla vendita di due appartamenti di mia proprietà che avevo a Busto Arsizio (acquistati nel 1999 - e quindi sempre in epoca antecedente alla costituzione di Idv - per lire 845'166'000 e rivenduti nel 2004 per 655'533,46 euro). Gli atti notarili sono a sua disposizione. Quanto alla provenienza dei fondi per acquistare gli appartamenti di Busto Arsizio, non me ne voglia ma lei dovrebbe ricordarla bene essendo stata una delle persone che vi hanno in qualche modo contribuito (ricorda i 400 milioni di lire che l'editore de "II Giornale" (ove egli faceva all'epoca il direttore responsabile) mi versò, a titolo di risarcimento danni con assegno circolare? All'epoca peraltro furono in molti a versarmi denaro per risarcirmi dei danni provenienti da articoli di giornali ritenuti diffamatori dai giudici o comunque, in via di transazione bonaria). L'altra parte dei soldi provenienti dalla predetta compravendita li ho usati per acquistare (tramite la società Antocri) a Roma nel 2005 un appartamento in via Principe Eugenio per euro 1'045'000,00 (il resto della provvista è stato reperito da un mutuo bancario Bnl di 400'000,00 euro e dai miei risparmi di cui in appresso). Tale immobile è stato rivenduto nel 2007 a 1'115'000,00 e con la relativa provvista, una volta estinto il mutuo, ho comprato l'anno scorso una casa ai miei due figli più piccoli a Milano, in zona Bovisa, per studiare. Ho anche aiutato mio figlio maggiore, con donazioni in denaro (per un totale di circa 80 mila euro) in parte quando si è sposato ed in parte quando sono nati i suoi tre figli trigemini. Soldi che egli, coscienziosamente ha utilizzato per pagare l’ anticipo di una casa a Curno quando abitava li e che poi ha rivenduto ricomprandosi, a minor prezzo, casa a Montenero, quando si è trasferito al paese natio. Sempre a Roma, sono attualmente proprietario dell’appartamento di via Merulana, ove abito quando mi reco li per ragioni legate al mio lavoro parlamentare. L’ho comprata, nel 2001 - e quindi ancora una volta prima dei rimborsi elettorali confluiti in questi ultimi anni al partito - per 800 milioni di vecchie lire ( di cui, come al solito, parte in mutuo) Queste sono,- o sono stata- le mie proprietà. Mi si dirà. D’accordo hai fatto delle compravendite ed hai stipulato dei mutui, ma per il resto dove hai preso i soldi? Ebbene, i miei redditi pubblici e che possono essere consultati presso il sito della camera dei Deputati e del senato ammontano dal 1996 ad oggi ad oltre 1'000'000,00 di euro ( al netto tasse), come da tabella riepilogativa che le invio a parte. A tutto ciò devono aggiungersi ulteriori rinvenienze attive, tra cui una donazione mobiliare per circa 300 milioni di vecchie lire ricevuta nel 1996 dalla contessa Borletti ( i fatti sono notori in quanto hanno riguardato come beneficiari anche altri personaggi pubblici) e come detto plurimi risarcimenti danni ricevuti ( da me e dai miei familiari) per circa 700'000,00 euro negli anni in relazione alle varie diffamazioni subite nel tempo nonché i frutti dell’agenzia agricola e dei relativi cespiti immobiliari lasciatimi in eredità dai miei genitori dopo la loro morte.

Conclusioni:

Tutto qui. Alcuni giocano, altri speculano, altri evadono le tasse e altri ancora girano il mondo o se la godono e si divertono. Io ho preferito e preferisco fare la formichina come mi hanno insegnato i miei genitori, risparmiando ed investendo i guadagni in immobili( almeno questi non ti mandano sul lastrico, come è successo per le azioni e le speculazioni in borsa!). Mi scuso per la prolissità e se necessario sono ancora e sempre pronto a fornire tutte le risposte che riterrà necessarie. Con Lei, caro direttore lo faccio volentieri per tre ragioni: primo perché sono certo della sua buona fede e del suo sacrosanto diritto di pormi le domande che mi ha posto; secondo perché sono convinto che ogni personaggio pubblico deve rispondere nel merito alla pubblica opinione (ed agli organi di informazione indipendenti come “Libero”); terzo, perché è cominciato il nuovo anno e voglio avvicinarmi alla terza età nel migliore dei modi. Buon anno a lei ed ai suoi lettori."

Antonio Di Pietro.




28 commenti:

write26 ha detto...

Caro la verità, come vedi su Di Pietro si sa tutto, leggi in più riprese, non rispondere di “botto” potresti dire altre cazzate che come ti ho spiegato non resterebbero nei nostri confini, poi puoi condividere o meno ma i tuoi giudizi sarebbero comunque di carattere personale su faccende altrettanto personali.

Visto che ci siamo ti faccio un’altra domandina: vedi ho intenzione di andare a votare per le primarie del PD (credo che al PD faccia piacere riscontrare un ampia partecipazione) e voterò per Ignazio Marino per tre motivi, perché è il più giovane, perché è il più vicino al nostro programma, perché lui in parlamento per votare contro lo scudo fiscale diversamente dagli altri due era presente, ti chiedo: “a Lenola ci sarà un gazebo un seggio qualcosa? Come vi organizzerete? Giancarlo e Andrea sostengono lo stesso candidato?”

“Sicuramente avrete aperto un dibattito? Come posso fare per partecipare”. Mi fai sapere qualcosa.

Grazie write26

write26 ha detto...

l PdL sta pensando di scendere in piazza contro quest'ultimo attacco al Presidente Berlusconi purtroppo il Lodo Alfano non ti proteggie dalle cause civili e dalle pronunce della Corte Costituzionale.

Silvio Berlusconi è "corresponsabile della vicenda corruttiva" alla base della sentenza con cui la Mondadori fu assegnata a Fininvest. Lo scrive il giudice Raimondo Mesiano nelle 140 pagine di motivazioni con cui condanna la holding della famiglia Berlusconi al pagamento di 750 milioni di euro a favore della Cir di Carlo De Benedetti. "E' da ritenere - scrive il giudice -, 'incidenter tantum' e ai soli fini civilistici del presente giudizio, che Silvio Berlusconi sia corresponsabile della vicenda corruttiva per cui si procede".

La "corresponsabilita"' di Silvio Berlusconi, scrive il giudice Mesiano, comporta "come logicaconseguenza" la "responsabilita' della stessa Fininvest", questo "per il principio della responsabilita' civile delle societa' di capitali per il fatto illecito del loro legale
rappresentante o amministratore, commesso nell'attivita' gestoria della societa' medesima".

Speriamo che questi settecentocinquantamilioni di euro se li paghi da solo write26

write26 ha detto...

Siamo arrivati alla resa dei conti. Domattina alle ore 9 e trenta, nella sala specchi e stucchi dorati, si riunirà la Corte Costituzionale che dovrà esprimersi sulla legge approvata dal Governo nel giugno 2008, il famigerato lodo Alfano. Sarà una decisione epocale per la storia di questo paese. Non sarà solo il lodo ad essere sul tavolo della Consulta, ma il principio di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, ad oggi sancito dall’articolo 3 della Costituzione, messo in discussione proprio da questa legge tra le più controverse nella storia della Repubblica. Impunità alla giustizia. E’ questo il “premio” che si ottiene se si è protetti dal lodo Alfano. Il testo della legge prevede infatti che le quattro alte cariche dello Stato (una delle quali è oggi presieduta dall’On. Berlusconi in quanto Premier) siano immuni dai procedimenti giudiziari a loro carico fino al termine del mandato.

«Sarà una decisione tecnica, e basta. Come tutte quelle che, di continuo, vengono prese qui alla Corte costituzionale. Chi cerca di colpire il nostro prestigio etichettando le nostre sentenze come “politiche” tenta solo di esercitare una pressione che respingiamo in quanto indebita». Questa è la dichiarazione odierna di uno degli alti giudici della Corte che ha scelto di restare anonimo. Il nervosismo è papabile. La maggioranza di centro destra è pronta a tutto in caso questo lodo “immunitario” fosse bocciato, perfino a scendere in piazza e chiedere l’assoluzione popolare, come ipotizzato da mesi dai vertici del Pdl, tornando alle urne. Un’ipotesi che va contro i principi stessi della democrazia, in quanto la magistratura è un organo indipendente che vigila sulla società e la politica, e cercar di bloccare o sovvertire il suo operato è un chiaro passo verso l’autarchia (dittatura). Inoltre non è chiaro come un’eventuale “assoluzione” popolare possa cancellar le colpe di un politico. Il fatto di possedere la maggioranza dei voti significa possedere il libero arbitrio? Le regole e le leggi sono opinabili in base a chi governa?

Non solo negli ambienti politici, ma anche nelle case degli italiani (quelli informati) c’è paura e tensione. L’incertezza su ciò che accadrà sia nel caso il lodo fosse approvato, sia nel caso la legge non passasse al vaglio della Corte, crea preoccupazione e disagio. Le conseguenze di questa valutazione avranno effetti politici di enorme portata. Il Premier non può governare senza uno “scudo” che lo protegga dai suoi guai con la legge. Senza immunità dovrà affrontare il processo Mills (corruzione in atti giudiziari) e quello per i diritti Tv. Nel caso il lodo fosse approvato si creerebbe un precedente imbarazzante per un paese europeo. Un cittadino italiano (poichè le altre 3 alte cariche non hanno processi in corso) si ergerebbe al di sopra della legge e si riserverebbe il diritto di non essere giudicato per i suoi presunti crimini, giustificando la sua scelta con il presunto voto del popolo acquisito grazie alla vittoria elettorale.

Molti dubbi e paure sono supportate anche da un fatto indecente accaduto alcuni mesi fa. Venne alla luce infatti una cena tra i Premier Berlusconi e due giudici della Consulta che domattina dovranno esprimersi sulla costituzionalità del lodo: Luigi Mazzella e Paolo Maria Napolitano. Lo scandalo non fu sottolineato in modo appropriato, infatti i giudici non sono stati sospesi ne estromessi dalla votazione, ma potrebbe essere presto rievocato nel caso la sentenza di domani dovesse trasformarsi in una farsa.

http://www.dirittodicritica.com/2009/10/05/lodo-alfano-consulta-domani/

minny ha detto...

Non si è mai visto in nessun'altro paese del mondo,una intera maggioranza di governo manifestare a favore di una azienda privata e non si è mai visto un presidente della repubblica abdicare così spudoratamente come sta facendo Napolitano.
Si dice che le donne,soprattutto in pubblico, non devono dire le parolacce perchè non sta bene...ma è vero???

Write non si riesce a starti dietro...ma che hai al posto del cervello???
Buonanotte e dormi tranquillo

write26 ha detto...

Al poso del cervello ho tanto spazio vuoto cara Minny, per questo riesco ad assimilare anche le stronzate, buonanotte anche a te write26

write26 ha detto...

Cara Miny

Il Presidente Scalfaro si rifiutò di nominare Presidente del Consiglio Bettino Craxi che non aveva ricevuto ancora nessun avviso di garanzia, solo per il fatto che la magistratura aveva spiccato mandato di cattura nei confronti di Silvano Larini personaggio troppo vicino a Craxi. Al posto di Craxi venne proposto è nominato Presidente del Consiglio Giuliano Amato.

Il Presidente Ciampi, rinviò alle camere il Lodo Schifani, che metteva al riparo le 5 cinque cariche dello stato, (proteggeva anche il presidente della consulta) le camere apportarono piccole modifiche e ripresentarono alla presidenza il progetto di legge.
Ciampi fu costretto a firmarlo, dichiarò che il suo ruolo non gli permetteva di bocciarlo per la seconda volta, disse inoltre, che dal suo punto di vista, il Lodo era comunque incostituzionale perché rendeva le leggi non uguali per tutti. La Corte Costituzionale, dopo queste esposizioni non poté far altro che bocciare il Logo.

Si ha l’impressione che Napolitano firmi tutto e anche con la massima sollecitudine, in tempi non sospetti, in più ho occasioni, ho manifestato la mia insofferenza nei confronti di questo presidente, il mio pensiero a riguardo a tutti è noto.

Firma tutto perché se dovesse essergli riproposto dovrebbe firmare per forza, lo ha detto lui, pensa te questo che interpretazione da quest’uomo al ruolo che ricopre, passera alla storia come uno dei peggiori Presidenti della Repubblica Italiana.

Ciao write26

write26 ha detto...

NOMINATO IERI MATTINA IL COMMISSARIO PREFETTIZIO PER IL COMUNE DI FONDI, SARÀ GUIDO NARDONI.

CHI E’ GUIDO NARDONI:

E' uno specialista della lotta alla delinquenza mafiosa il commissario nominato ieri, dopo aver disposto la sospensione del Consiglio comunale di Fondi a seguito delle dimissioni dalla carica della maggioranza dei consiglieri, dal prefetto di Latina Bruno Frattasi per l’amministrazione provvisoria del Comune di Fondi.

A 67 anni Guido Nardone si era ritirato a Roma, vicino ai suoi nipotini, lo scorso marzo quando a Venezia era terminata la sua carriera di prefetto.

Da oggi invece dovrà portare avanti l’amministrazione fondana per un periodo ancora non noto. Potrebbe trattarsi di soli sei mesi se il governo decidesse di non sciogliere il Consiglio comunale di Fondi. In caso contrario invece il suo incarico non sarebbe più solo quello di mandare avanti la normale amministrazione ma di sanare anche l’ente dalle infiltrazioni malavitose. E avrebbe una durata minima di 18 mesi.

Se sarà necessario, invece, potrà restare anche di più. Finché cioè non sarà certo che l’amministrazione comuanle di Fondi è fuori pericolo di condizionamento della criminalità organizzata.

Così il Ministero dell’Interno ha scelto direttamente un ex prefetto che ha alle spalle una lunga esperienza nella lotta alla mafia. Prefetto di Campobasso, Varese, Padova, Lecce e Venezia, Nardone ha ricoperto le funzioni di commissario straordinario nel comuni di Potenza (caduto per dissesto finanziario nel 1995), Rieti (1994) e Caserta (1999) per il quale ha ricevuto anche un encomio solenne votato all’unanimità dal nuovo Consiglio comunale.

L’impegno nella lotta alla criminalità organizzata è iniziato tuttavia nel 1989 quando, rientrato al ministero dell’Interno dopo un’esperienza all’Ufficio di Gabinetto del Presidente del Consiglio, Nardone è stato assegnato all’Alto Commissariato per il Coordinamento della lotta contro la delinquenza mafiosa, dove ha diretto l’ufficio coordinamento e informazioni.

Notevole è stato il suo impegno nel settore degli appalti pubblici e delle infiltrazioni della criminalità organizzata nella pubblica amministrazione.

Subito dopo, nel 1992, è stato invece destinato alla Commissione Parlamentare Antimafia.
Dall’anno seguente, dunque, data la ricca formazione nel settore, è a disposizione del Ministro dell’Interno per incarichi speciali ai sensi della legge istitutiva della Direzione investigativa antimafia.

Oggi inizia la sua esperienza a Fondi. E intanto si aspetta la decisione del Consiglio dei Ministri.

A Guido Nardoni va la mia solidarietà e credo anche di poter dire dei fondatori di questo Blog, in Guido Nardoni sono riposte le speranze dei cittadini di Fondi.

write26

write26 ha detto...

LE DIMISSIONI DEL SINDACO UN ATTO MAFIOSO RESTA TUTTO COME PRIMA
Di Giovanni Mazzamati

Nominato il commissario. Evitato lo scioglimento per infiltrazione mafiose chiesto dal prefetto . L’ultima parola al consiglio dei ministri. Il presidente della Provincia di Latina attacca il rappresentante del governo

LATINA - «Se io fossi il sindaco, mi dimetterei stasera». Così venerdì 2 ottobre il senatore Claudio Fazzone commentava le dichiarazioni degli esponenti dei partiti del centrosinistra che criticavano il rinvio da parte del Consiglio dei Ministri della decisione sullo scioglimento del consiglio comunale di Fondi per infiltrazioni mafiose.


Evidentemente il sindaco Parisella ed i consiglieri comunali della maggioranza devono aver inteso quelle parole come un “ordine” e, obbedendo a colui che viene considerato il deus ex machina della politica pontina, hanno rassegnato le loro dimissioni causando il commissariamento del comune.

Oggi è stato reso noto che il nuovo commissario straordinario per la provvisoria amministrazione del comune di Fondi sarà Guido Nardone, prefetto di Venezia fino allo scorso 31 marzo, che nel corso della sua carriera ha ricoperto le funzioni di prefetto nelle sedi di Campobasso, Varese, Padova e Lecce, oltre ad essere stato commissario straordinario per la gestione dei comuni di Potenza, Rieti e Caserta. A nominarlo è stato il prefetto di Latina, Bruno Frattasi, colui che aveva richiesto al Ministro dell’Interno lo scioglimento del comune per infiltrazioni mafiose.

Il Consiglio dei Ministri dovrà, comunque, pronunciarsi sullo scioglimento e, con molta probabilità, lo farà nella prossima seduta; l’eventuale decisione favorevole del Cdm porterebbe i politici coinvolti, così come i dirigenti comunali, ad essere interdetti dai pubblici uffici, ma visto che una delle motivazioni fornite dal sindaco Parisella e dai consiglieri per giustificare le dimissioni è stata quella di andare a nuove elezioni e permettere ai cittadini di Fondi di scegliere, sembra scontata la bocciatura da parte del Consiglio dei Ministri.

Le polemiche di questi giorni sono state accesissime. Se per il senatore dell’Idv Stefano Pedica questo è «l’ennesimo atto mafioso orchestrato da Parisella, Fazzone e i loro scagnozzi», il consigliere regionale del Pd Moscardelli sostiene che l’obiettivo delle dimissioni « è quello di un commissariamento prefettizio breve, che lasci inalterato il sistema di potere colluso che consentirà al sodalizio Fazzone-Parisella di mantenere inalterato lo status quo, per poi poter affermare, in caso di vittoria alle prossime comunali, che gli elettori hanno lavato l’offesa recata alla città di Fondi dall’interferenza dello Stato: perché in questa città comandano loro, non la legge».
A scendere in campo a favore dell’ex sindaco ci ha pensato il presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, che, esprimendo solidarietà agli amministratori di Fondi, ha sottolineato come «le dimissioni siano un potente atto di denuncia del clima che è stato costruito ad arte in questo anno e mezzo da alcuni talebani della politica provinciale, regionale e nazionale, da un editore criminale e da pezzi deviati dello Stato».

minny ha detto...

Quella delle dimissioni del sindaco Parisella,non è stato un atto dovuto alla cittadinanza,come ha dichiarato lo stesso,ma una vera e propria presa per i fondelli.L'anno prossimo ce li ritroveremo tutti in prima linea.Ora tocca al centro-sinistra lavorare per fare in modo che questo non avvenga.Se non faranno inciuci di ogni genere sono sicura che Umberto Barbato, avrà la ricompensa che merita.E' un ragazzo in gamba,sempre attivo e presente ad ogni manifestazione.Sul sito di SeL di Fondi è rimasto praticamente da solo....e non capisco il perchè.Porta avanti degli argomenti interessanti che vi invito a leggere.
Buona serata

write26 ha detto...

Minny il Link altrimenti come facciamo?

minny ha detto...

www.sinistrafondi.it

Swan ha detto...

Umberto Barbato non è solo e non è mai rimasto solo. Non iniziate a buttare fango anche sul gruppo di Fondi che lavora bene ed ottimamente,come tu stesso Write hai potuto notare in occasione della manifestazione contro la mafia a Fondi
Insieme ad Umberto lavora l'associazione Murales,il Cantiere Sociale,l'Associazione contro le mafie e tanti altri.
Sarà anche con noi a Lenola alla fine di Ottobre per il processo partecipativo "metti la tua voce in bilancio".
Cortesemente un pò di rispetto almeno verso quelle cose che funzionano.

minny ha detto...

Ho scritto...."sul sito di SeL di Fondi è rimasto praticamente da solo".
Sul sito swan,non sul territorio.Lo so perfettamente che il gruppo di Fondi è molto attivo e ti assicuro che nessuno vuole gettare fango ANCHE sul gruppo di Umberto.Questo tuo ANCHE potrebbe meritare tantissime risposte,caro swan,ma evito di scriverle quì.Non lascio mai niente alla fantasia...
Ciao

write26 ha detto...

Caro Swan è un po’ di tempo che non riesco a seguirti non solo per il linguaggio “attaccate” “ gettate fango” “offendiamo tutti” ma rileggiti i tuoi commenti precedenti pubblicati su tutti i Blog lenolesi, se c’è qualcuno che ha definito SERVI quelli del PD quel qualcuno sei tu, se c’è qualcuno che ha chiesto le dimissioni, SENZA CONDIZIONI; ai consiglieri di minoranza sei sempre tu, ( se vuoi ti do le coordinate) ci metti in bocca cose che non abbiamo mai affermato, trai conclusioni con la stessa facilità e la stessa disinvoltura di Cusani e Fazzone, dici che non scriverai più perché altrimenti vai su tutte le furie, che ti succede Swan?
Hai tutti privilegi, le password per agire su questo Blog, se hai qualcosa da dire fai un post!!!
Questo non è mai stato un Blog “omertoso” non ti piace più il nostro modo di fare? Hai fatto altre scelte? Va bene.
Ingrao può dire che il Che Guewara era un troppo irrequieto io no? Ingrao può dire che a Cuba c’è un regime dove viene negata la libertà di pensiero io non posso citarlo altrimenti tu t’infuri, ma guarda un po’.
Certo che sei un bel tipo.
Ciao write26

write26 ha detto...

IL LODO ALFANO E’ ILLEGGITTIMO, LA CONSULTA BOCCIA IL LODO PERCHE’ INCOSTITUZIONALE;

Grazie Napolitano, assumitela qualche responsabilità, non abbiamo bisogno di gente che dorme sul colle, ne abbiamo già molta in parlamento.

Grazie anche agli assenteisti del PD, sullo scudo fiscale purtroppo la consulta non potrà far niente.

minny ha detto...

L'ho appena letto anche io....e quì si continua con le sceneggiate.

write26 ha detto...

Claudio Fava, del Coordinamento Nazionale di Sinistra e Libertà, appresa la Sentenza della Corte Costituzione sulla incostituzionalità del Lodo Alfano ha dichiarato:

“Che Berlusconi adesso ne tragga le conseguenze e si dimetta. Che ne tragga le conseguenze anche il Presidente Napolitano di fronte agli intollerabili toni squadristi di Bossi”

Cazzo sto Claudio Fava, mio amico su facebook, è più incazzato di Di Pietro, parla come oh zappatore, ma i compagni lenolesi lo leggono?

write26 ha detto...

LODO ALFANO: DI PIETRO "ADESSO PREMIER SI DIMETTA"
ROMA (ITALPRESS) -

"Vorrei ricordare che noi dell'Idv il primo giorno che e' stata emanata quella legge siamo andati a piazza Navona a urlare l'incostituzionalita' e immoralita' di quella legge".

Lo dice il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, al quotidiano online Affaritaliani.it.

"Quel giorno - aggiunge Di Pietro - quelli della cosiddetta opposizione, che oggi gioiscono, ne hanno dette di tutti i colori.

Adesso chiediamo formalmente al presidente del Consiglio di fare quello che da 15 anni in un Paese civile avrebbe dovuto fare: fare l'imputato e andare a farsi giudicare

write26 ha detto...

Bersani.

“Continui a fare il suo mestiere rispettando la sentenza, si concentri sui problemi del Paese”

Bravo Bersani, ma lo pensi d’avvero o ci prendi per il culo?

Ma quando mai Berlusconi si è occupato dei problemi del paese?

write26 ha detto...

23 Luglio 2008 Giorgio Napolitano mette la sua firma sotto la legge che garantisce l' immunità alle più alte cariche dello Stato. Un passo che fa esultare il centrodestra, ma scatena la rabbia di Antonio Di Pietro che rilancia l' idea di un referendum per cancellare il "lodo Alfano"

7 Gennaio 2009 Un milione di firme contro il Lodo Alfano. Due furgoncini con 212 scatoloni hanno scaricato questa mattina davanti alla Cassazione le firme raccolte dall'11 dall'Idv, Rifondazione comunista e Sinistra democratica che chiedono l'abolizione della legge che sospende i processi in corso nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato e che prende il nome dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano.

Il PD non ha aderito alla raccolta delle firme.

write26 ha detto...

Una farsa il “processo” ai 52 assenti del PD, nessuna “separazione delle carriere” i giudici erano anche imputati.

Quando sulle classifiche dei maggiori assenteisti sono apparsi i nomi di Franceschini e D’Alema tutto è finito a tarallucci e vino.
Unico capro espiatorio, perché per tentare di salvare la faccia uno ci voleva, il Deputato Antonio Gaglione non si capisce se perché è risultato il maggior assenteista o perché aveva già deciso di passare al gruppo misto.

I particolari l trovate qui:

http://www.facebook.com/home.php?#/note.php?note_id=150189001266&ref=nf

laverità ha detto...

Ti manca solo il papa come amico su facebook.....ah ah ah ah ah
Ti leggo da molto e ti facevo più intelligente invece inizio a pensare che sei proprio un cazzaro! E forse non sono l'unico!

laverità ha detto...

07-10-09
«Sul piano politico potrebbe trarne le conseguenze anche IMMEDIATAMENTE. È comunque grave che il leader della Lega Nord dica che se la Corte Costituzionale boccia un provvedimento marcerà contro la Consulta. Un ministro come Bossi che rappresenta il 10% del Paese non può permettersi simili boutade. Mi piacerebbe che dal Quirinale arrivasse una parola per dire che certi toni e certe minacce, per quanto caricaturali non possono essere adoperati. Ora si deve far processare. Alla fine - ha concluso Fava - vedremo quale sarà l’esito».
08-10-09
“Di fronte all’emergenza democratica, nessun partito dell’opposizione si muova da solo. Sinistra e Libertà chiede a Franceschini, Di Pietro, Casini, alle altre forze politiche fuori dal Parlamento, di incontrarsi subito per lanciare una mobilitazione nazionale in difesa della Costituzione.”

Queste sono le dichiarazioni di Fava sul Lodo Alfano.
Dove leggi che il Presidente del consiglio dovrebbe dimettersi?
L'amichetto tuo su facebook ti ha detto una bugia!
Ah ah ah ah ah ah

write26 ha detto...

X la verità

Claudio Fava, del Coordinamento Nazionale di Sinistra e Libertà, appresa la Sentenza della Corte Costituzione sulla incostituzionalità del Lodo Alfano ha dichiarato:

Che Berlusconi adesso ne tragga le conseguenze e si dimetta. Che ne tragga le conseguenze anche il Presidente Napolitano di fronte agli intollerabili toni squadristi di Bossi


L’ho letto qui , proprio sul sito di Sinistra e Libertà……. coglione:

http://www.sinistra-democratica.it/lodo-alfano-claudio-fava-sl-ora-berlusconi-si-dimetta

e visto che so bene chi sei, visto anche che la pazienza non è la mia miglior virtù, cambia nik e falla finita.

Vladimiro.

write26 ha detto...

Per schiarirti meglio le idee, caro il mio amico "la verità di cartone" sulla stessa pagina web, troverai anche qualche VOSTRO commento tipo questo:

Chiedere le dimissioni di Berlusconi mi sembra oggi velleitario e non realistico. La conclusione del processo Mills potrebbe invece, se confermata con sentenza l'accusa di corruzione, legittimare non solo politicamente tale richiesta. Ma poi, vogliamo andare a elezioni anticipate? Ma se ci guardiamo intorno non scorgiamo uno straccio di alternativa credibile a quella attualmente dominante. Come sta messo il PD, che non sa ancora cosa essere, e noi chi siamo, stiamo veramente costruendo la sinistra nuova? E quanti passi avanti hanno fatto o stanno per fare le forze di sinistra e centrosinistra per impostare una dignitosa e solida alleanza, non solo elettorale, che possa raccogliere una maggioranza consistente di consensi? Dobbiamo ancora mettere in crisi in maniera profonda quel rapporto spesso perverso che B. ha creato parlando alla pancia di una parte grande del popolo italiano e questo lo possiamo fare con la politica trasparente, valori e modelli alternativi. Ma questi dobbiamo farli arrivare all'orecchio, al cuore e al cervello di tanti. Fare quindi politica, in maniera nuova, fare il partito, lavorare per una nuova alleanza progressista.
Facciamoci bastare le elezioni regionali.

www.sezionelasinistra.net

laverità ha detto...

Mi sembra un pò diverso dalle cazzate che scrivi tu dicendo cose che nessuno ha mia detto. Ti ripeto: nelle dichiarazioni di Fava dove leggi le richieste di dimissioni?
Sei peggio di Emilio Fede!

write26 ha detto...

“la verità” temo che tu soffra di un analfabetismo di ritorno, o non sai connetterti a un link, fatti aiutare.

laverità ha detto...

Ti ripeto: nelle dichiarazioni di Fava dove leggi le richieste di dimissioni?