
Milazzo 9 Ottobre 2009- Il caso Messina, (Giampilieri,Scaletta Zanclea e dintorni) è il simbolo del degrado intellettuale di un sistema che da anni,soprattutto nel sud,non riesce a garantire uno sviluppo ordinato,compatibile con l’ambiente e con le caratteristiche geomorfologiche del territorio. Vittime innocenti,bambini,famiglie distrutte. Ora si cercano le responsabilità…rituale che sistematicamente si ripete. In Italia,per confessione dei tecnici, tali condizioni sono diffuse. Impianti normativi regionali poco evoluti e norme comunali troppo addomesticate. Sembra quasi che il disastro è la conseguenza di tante omissioni e negligenze.
Ma cosa fanno i sindaci?
Tollerano per opportunità di consenso e per vari compromessi ,rinunciando a rivendicare una programmazione?
E’ latente il rispetto verso la natura,vige il disordine e l’incoscienza dei tecnici manipolatori di norme ci fanno pensare che OCCORRE ASPETTARE CHE SI CONCRETIZZI IL “DISASTRO” PER EFFETTUARE UNA INVERSIONE DI ROTTA?
Nel giorno in cui si piangevano i morti di Messina, mi è tornato alla mente Vallebernardo e Chiavino.
L’anno scorso,passando per via Vignolo in un giorno che pioveva a dirotto, sono rimasta impressionata dalla piena del torrente che passa a pochi metri da alcune abitazioni costruite da una società immobiliare locale,con regolare permesso. Alcuni giorni dopo,durante un consiglio comunale,venni a conoscenza che il Genio Civile aveva bloccato un progetto per un distributore di carburanti,in corso d’opera proprio in quella zona,con la seguente motivazione: ZONA SOTTOPOSTA A VINCOLO IDROGEOLOGICO.
Sappiamo tutti dei 27 villini che “dovrebbero” nascere sul monte Chiavino dove,a quanto si è letto sui giornali,vige lo stesso vincolo. Non so voi,ma io ho “accostato” Vallebernardo-Chiavino a Messina.
Se guardate la foto è impressionante come la montagna sia scivolata causando morte e distruzione. La beffa sta nel fatto che questo disastro era prevedibile e da molto tempo era stato annunciato.
A questo punto c’è da chiedersi se i nostri amministratori,autorizzando la costruzione dei villini in via Vignolo,il distributore di carburanti e i 27 villini a Chiavino,abbiamo tenuto conto delle norme vigenti in materia.
Dal diniego del Genio Civile,riguardo al distributore di carburanti,sembra proprio di no…..
Aspettiamo che si concretizzi il “disastro” per effettuare una inversione di rotta?
20 commenti:
“Le più grandi azioni si allontanano spesso dai precetti di una rigida prudenza” leggevo su qualche libro tempo fa.
Forse è racchiuso in questa affermazione il senso ultimo di un lavorare apparentemente sprovveduto che continuiamo a perpetrare.
Un necessario distacco dal buon senso e dalle belle favole. Forse rassegnati. Forse non abbastanza bambini per piangere e non abbastanza uomini per combattere.
Felice giornata a tutti voi.
Se non sbaglio il torrente vignolo fu inserito dalla regione Lazio nel PTPR (piano territoriale paesistico regionale).Durante un consiglio comunale,sempre se non sbaglio,fu richiesto alla regione,da parte del comune di Lenola,lo svincolo (mi sembra delle distanze) nelle zone C ricadenti ai margini dei torrenti.Sarebbe interessante sapere il parere dato dalla regione Lazio a riguardo.
Se qualcuno ne è a conoscenza può dircelo??
In Italia c'è questo maledetto malcostume di aprire ogni questione,dopo una tragedia,dicendo che era cosa saputa e annunciata.
E' successo in Abruzzo,a Sarno,a Messina e succederà a Napoli con il Vesuvio. Il nostro intento,pubblicando questo post,è quello di porre all'attenzione dell'amministrazione una situazione secondo noi preoccupante.
Auspichiamo che coloro che ci amministrano si attivino per mettere in sicurezza la zona.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico chiederò informazioni e vi farò sapere.
COMUNICATO STAMPA
*/CONTRO LE MAFIE/*
*15 OTTOBRE 2009:
MANIFESTAZIONE UNITARIA A ROMA *
Si svolgerà giovedì 15 a Roma,
con inizio alle ore 16,00 davanti
Palazzo Chigi, per proseguire in
corteo al Viminale e concludersi
davanti il Quirinale, la
manifestazione indetta unitariamente dalle
forze politiche del centro
sinistra insieme alle associazioni che hanno aderito al Comitato
permanente di lotta alle mafie di Fondi, per ribadire la richiesta di spiegazioni sul mancato scioglimento del Consiglio comunale di Fondi per infiltrazioni mafiose. Sarà un altro importante appuntamento per
far sapere al Governo Berlusconi che il "caso Fondi" non può
considerarsi concluso con una non decisione vergognosa rispetto a
quanto appurato dalla Commissione d'accesso prefettizia, a quanto
contenuto nella relazione dello stesso Ministro dell'Interno Roberto Maroni, alle indagini condotte dalla DDA di Roma e
dai ROS dei carabinieri. Non si può lasciare un intero territorio, il sud pontino, nelle mani delle organizzazioni "ndraghetiste, camorriste e di Cosa
Nostra. Il Consiglio dei Ministri del Governo Berlusconi ha
operato per soli calcoli politico-elettorali, dichiarando tutta la sua impotenza contro lo strapotere della criminalità organizzata. Nel
momento in cui il Ministro Maroni, prima di annunciare la resa dello
Stato di diritto davanti alla richiesta di scioglimento del Consiglio comunale di Fondi, snocciola dati per dimostrare quanto il suo dicastero
sta facendo per combattere le mafie, compie un'operazione
diversiva per tentare di nascondere la gravità che questa mancata decisone comporta.
Hanno voluto una legislazione più stringente per poi, di fatto,
svuotarla di ogni applicazione. Quanti saranno i Comuni che potranno essere sciolti per mafie dopo questa mancata decisione
del Consiglio dei Ministri sul "caso Fondi", giustificata con
l'intervenuto scioglimento
ordinario per dimissioni volontarie del Sindaco e dei Consiglieri di maggioranza?
Come è possibile che il
Ministro dell'Interno Maroni affermi che le prossime elezioni
amministrative, da tenersi entro sei mesi, saranno la panacea per
ristabilire la necessaria trasparenza nell'amministrazione
comunale? Sa benissimo il Ministro Maroni che per poter svolgere una
consultazione elettorale libera da condizionamenti della libera
espressione del voto, c'era bisogno di un periodo di commissariamento straordinario; con Commissari che avessero poteri in grado di ristabilire la trasparenza nella macchina amministrativa, e non solo,
e il tempo necessario per
poterlo fare.
Per questi motivi giovedì 15
saremo a Roma, con l'invito ai cittadini che credono nello Stato di diritto e nella legalità a partecipare.
Fondi, lì 13 ottobre 2009
Comitato permanente di lotta alle mafie
Passare dalle parole ai fatti, no eh?
Provate a portare la relazione (il post) al Sindaco, facendolo protocollare.
Prima le certezze poi i fatti,come li chiami tu.Per ora è solo una richiesta di chiarimento rimasta inascoltata,come tutto il resto.
Hai letto swan?? Appena avremo chiarimenti, riguardo la parte tecnica, mi farò promotrice...questa volta però non protocollo niente senza nomi e cognomi.Se tu sei d'accordo fammelo sapere.
Ciao e rispondi alle mail quando ti arrivano da una vecchia amica
Io ho chiesto,ho letto,mi sto informando ma dall'alto della mia ignoranza non ci sto capendo una mazza!!!
Tra particelle,vincoli,prg,zone e cose varie,un pò mi arrangio.Se vuoi ti do una mano?? Mandami una mail con quello che hai scoperto.
Spesso i colpevoli sono le stesse vittime del disastro.
Si continua,erroneamente,a considerare il nubifragio come unica causa delle frane.
Ma non è così. Sappiamo che l'abusivismo edilizio, il disboscamento selvaggio delle colline, la totale non curanza del territorio sono le sole e uniche cose imputabili per tutto quello che è successo.Questi episodi rafforzano in me la convinzione che non ci serve affatto un Ponte sullo Stretto, quando le nostre strade e le nostre ferrovie sono ricoperte dal fango.
Questi disastri sono il frutto di decenni di piani regolatori scellerati, di lottizzazioni abusive e, soprattutto, connivenza da parte di tutti,cittadini e politici.
Ora dobbiamo rimboccarci le maniche per uccidere il coccodrillo che piange dopo aver divorato i suoi piccoli....come i bambini divorati dal fango accumulato dai lori genitori.
Buona serata a tutti
certo che e' strano...fino a qualche giorno fa davano tutti addosso a write26 perche' non parlava dei temi locali.ora che c'e' un post con un tema importante come questo nessuno commenta.dove sono finiti laverita',s-guardo,zucabbo ecc.penso che qualche amministratore dovrebbe intervenire.e' bastata un po piu' di acqua per far franare le montagne e mi viene da chiedere se a valle bernardo possiamo stare sicuri.le ho viste anche io le villette costruite lungo il margine del torrente ed e' veramente impressionante la poca distanza che c'e' tra il torrente e le villette.
Vesilessio non citarmi in causa altrimenti apriamo un’altra polemica, per un po’ fai finta che non esisto, forse ha ragione Swan sono un po’ stanco.
Si potrebbe ragionare sulle cause di questa stanchezza ma son certo che anche in questo caso si aprirebbe un’altra controversia, che sarebbe sicuramente più aspra di quelle condotte finora.
Se poi fare un passo indietro significa lasciar spazio ad altre persone o a ricomporre una malmessa sinistra lenolese, perché, siamo sinceri, è malmessa proprio tanto, di passi indietro ne faccio mille.
Un abbraccio a tutti e a presto. Ciao write26
no no figuratevi se potevo mancare in questo dibattito vesilessio di certo non scappo.
il post, se ancora non ho detto a ecco il motivo, mi trova perfettamente d'accordo (strano ma vero).il problema di quel torrente è un problema serio, ma io penso pure che qui a lenola non c'è mai stato abusivismo edilizio o cose del genere. io penso che quel problema del torrente sia stato ben vagliato e che quindi quelle case se son state messe lì è perchè rispettano i vincoli preposti dalle normative. tuttavia è giusto che ogni tanto si dia uno sguardo a quel torrente e al suo corso di modo che si tenga sotto controllo la situazioen e non ci sia il rischio che degeneri e si arrivi a un punto di irreparabilità.
il problema secondo me è un altro: il disboscamento di chiavino dovuto a qualch incendio qua e la; ciò ha provocato delle zone dove non ci sono più alberi ma solo montagna e cosa succede in questo caso? che ci può essere il rischio che ceda, frani (il clima di oggi può portare a tutto) parti di rocce e che scendano giù a valle. non so se è possibile fare un giorno un esame su quelle rocce e sul rischio di franabilità di esse da parte di geologi etc.di modo che se cosi si deve correre ai ripari lo si riuscirà a fare a tempo debito.
Se ci sono o meno rischi caro s-guardo,pensavo lo dicessero gli amministratori.Come tu stesso puoi leggere,nessuno,anche in forma anonima,ha preferito entrare nel merito.Dici che il permesso alla costruzione di quei villini sia stato ben valutato,altrimenti non avrebbero dato il permesso,ma come mai il distributore è fermo?? Anche in quel caso c'era un regolare permesso rilasciato dal comune.Si è vero,a Lenola non ci sono abusivismi edilizi,ma è anche vero che forse,e ripeto forse, vengono rilasciati permessi non conformi alle vigenti normative...vedi sempre il distributore.
Mi piacerebbe proprio sapere la società che ha iniziato i lavori con chi se la và a prendere e se ha qualche alternativa.
Ciao
Non sono scappato nemmeno io ero fuori Lenola,l'università ogni tanto mi chiama alla capitale, ma non essendo un tecnico non ci capisco nulla.
Mi piacerebbe leggere post riguardanti il paese più spesso poi chi sa qualcosa commenta.
penso che è difficile oggi, con i controlli piuttosto rigorosi che vigono, rilasciare permessi anche solo non leggendo un piccolo comma della normativa relativa a ciò.
sul distributore forse è avvenuto questo piccolo errore che ogni tanto ci può stare penso. meglio che l'hanno bloccato ora no?
Il problema,caro S-guardo,è che all'ufficio tecnico del comune di Lenola questi piccoli errori capitano un pò troppo spesso ma nessuno ha il coraggio di individuare il responsabile e cacciarlo a calci nel sedere. Se tu sei un tecnico ed autorizzi un progetto quando non dovresti perchè non rispetta le norme vigenti,due sono le cose:
1 Sei in malafede
2 Non capisci un cazzo del lavoro che dovresti fare
Quale sarà la peggiore delle ipotesi?
Laverità...oggi sei di una pacatezza impressionante.
Certo che è meglio averlo bloccato ora,ma il rischio idrogeologico,caro s-guardo,non è un piccolo comma,ma un vincolo che non può e non deve passare inosservato (non sfuggito).Inosservato perchè come scritto sul post "si tollera per opportunità di consenso e per vari compromessi".
Se vuoi m'incazzo!
Laverità,non ti voglio incazzato ma solo un pò più matematico.Anche se per tua stessa ammissione ci capisci poco...2+2 fa sempre 4.
Buona serata
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