martedì 8 settembre 2009

Tra Fini e Feltri perde la sinistra.





Non so se sia tutto organizzato, se sia una trama ordita ad arte, o se sia puramente una conseguenza imprevista, apprezzata ma non attesa. Non so se sia un piano o no, ma qualche dubbio mi resta.

Il dubbio che la nuova vittima delle affamate fauci di Vittorio Feltri e del suo Giornale non sia affatto – come pur sembra – il presidente Fini e la sua acclamata indipendenza dal padrone Berlusconi. Non credo che il duello tra Fini e Feltri (e quindi, nonostante il cavaliere dica di non saperne nulla, tra l’ex leader di An e il primoministro) vedrà cadere l’uno o l’altro, stabilirà con certezza una sovranità, il diritto al trono del PdL. Certo, la scaramuccia fa parte di una lunga serie di posizionamenti in vista della successione, ma non si limita a questo, non è solo un regolamento di conti interno al Popolo della Libertà. La vittima principale delle sferzate dell’aggressività Feltriana è la sinistra, specie quella che più fa riferimento a un elettorato libero da legami di identità, più secolarizzato e liberale. A differenza di quanto scrive l’Altro, non c’è nessun camerata Fini da salvare: a rischiare la pelle sono altri.

L’attacco di Feltri a Fini, definito come uno stratega “ridicolo” che dovrebbe “rientrare nei ranghi” e abbandonare mire carrieristiche, il sogno della residenza al Quirinale, ha un doppio significato, un doppio messaggio. Il primo e più chiaro, più superficiale, è quello dell’attacco da destra, del risentimento verso chi dissente, del bisogno di compattare le fila attorno al Presidente. Il primo messaggio è tutto interno alla maggioranza e rientra, come detto, nella lunga partita per la successione al trono e, forse, anche nella partita delle regionali. Però questo aspetto dovrebbe interessarci meno. È il secondo piano della vicenda che merita attenzione, una riflessione e – magari – una risposta concreta. Perché il problema non è se Fini si sia lasciato o meno superare a destra da Berlusconi, il problema è se Fini abbia più o meno superato a sinistra il Pd, la sinistra parlamentare, quella ad oggi da tutti riconoscibile, quella che ha visibilità e ruoli a disposizione. Il secondo messaggio contenuto nell’editoriale di Feltri è la certificazione del progressismo di Fini, della sua laicità, della sua “vescovile” posizione sull’immigrazione, della sua nuova linea sull’omosessulità, sulle unioni civili e le coppie di fatto. Posizioni spesso più chiare e avanzate di quelle del Partito Democratico. Uno dei risultati è accreditare definitivamente l’ultimo segretario missino come forza d’opposizione, anche se a pieno titolo interna alla maggioranza, al primo partito del governo. Il giochetto è pericoloso perché rischia di rendere definitivamente inutile la presenza, già sacrificata e di pura mediazione, della sinistra nelle politica nazionale. Il giochetto è pericoloso e merita una risposta. Sarebbe bene cominciare ad alzare la voce, almeno per dare un senso alle poltrone occupate.

Se il ruolo dell’opposizione rischia di essere interpretato da Fini – quello della legge sulle droghe, della legge sull’immigrazione, che pone le basi del reato di clandestinità, e della mattanza di Genova – vuol dire che è stato colpevolmente lasciato un vuoto. Vuol dire che forse è il caso di tornare occuparlo per tempo, prima che il PdL possa fare definitivamente tutto da solo, maggioranza e opposizione di sé stesso. La sinistra deve tornare a puntare per prima i paletti nei dibattiti, abbandonare la condizione di sudditanza politica al centrodestra, la strategia dell’inseguimento e provare a dettare temi, tempi e termini. Tanto per riempire lo spazio e – magari, se capita – portare a casa qualche risultato, soddisfare qualche necessità e qualche bisogno.

Luca Sappino

http://www.lucasappino.com/2009/09/tra-fini-e-feltri-perde-la-sinistra.html






12 commenti:

write26 ha detto...

Caro Luca mi sono “impossessato” di una tua analisi e l’ho postata sul nostro Blog, spero che a te non dispiaccia, è interessante quanto rilevi così come è allarmante lo scenario politico culturale che si sta delineando.

Il grande sogno di Berlusconi comincia, nel suo paradosso, a realizzarsi. sarà lui a fare opposizione a se stesso, con il bene placido di quel popolo del PD che applaude il fascista Gianfranco Fini, l’uomo che poco prima di svendere il suo partito per un piatto di lenticchie, sosteneva che Mussolini è stato un grande statista.

Io credo che mio padre si è già girato tre volte nella tomba, non capisco se sono più afflitti da demenza cronica gli ex dirigenti diessini o chi ancora li vota pensando di votare a sinistra.

Salviamo il compagno Fini!!!! ma da chi? Da questo teatrino (Feltri Fini) creato ad arte?

Come può l’ex fascista Fini “mordere la mano” di chi lo ha sdoganato? Di chi lo ha portato alla Vicepresidenza del Consiglio prima e alla presidenza della Camera dopo? Di chi ha assunto alle proprie dipendenze i suoi colonnelli con annessi i loro attendenti?

Popolo di centro sinistra, con o senza trattino, svegliatevi, non applaudite Fini, piuttosto, per dirla alla Beppe Grillo, mandate affanculo quei parrucconi dei vostri dirigenti e votate Ignazio Marino non cambierà molto ma almeno avrete il privilegio di non vi trovarvi al fianco di Casini e Cuffaro.

Buonanotte write26

Luca Sappino ha detto...

che qualcuno si "impossessi" del mio post può solo che far piacere, caro Write 26. Grazie dell'attenzione e del bel e condivisibile commento. Luca

write26 ha detto...

Dopo Dino Boffo, (Direttore di Avvenire) Ezio Mauro, (Direttore di Republica) Concita De Gregorio (Direttore dell’Unità) Gianfranco Fini (Presidente della Camera) tocca a Di Pietro, che intervistato oggi a Rai New 24 da Corradino Mineo smentisce e ci ride sopra.

Titola oggi Il Giornale di Berlusconi “Di Pietro Indagato per illeciti sui rimborsi elettorali”

Corre l’obbligo precisare che chi indaga sono i Magistrati e nessuno di questi ha mai indagato su Di Pietro per illeciti dovuti ai rimorsi elettorali o per tangenti varie.

A maggio del 98, non il magistrato, ma la corte dei Conti, quella che con le nuove leggi Berlusconi vorrebbe ridurre ad un semplice ufficio ragionieristico privandola di una serie di poteri, rilevò delle inesattezze nella contabilità di IdV, infatti tutti i rimborsi elettorali del partito finivano, e finiscono ancora, sul conto corrente di una fondazione della quale Di Pietro è il Presidente.

Questo perché lo prevede lo statuto di IdV e non rappresenta nessun illecito, perché al limite chi verrebbe truffato sarebbe il partito e nessun altro.

Di Pietro chiarì i fatti e non si preoccupò ’ più di tanto in quanto erano in previsione dei cambiamenti che riguardano la parte amministrativa dello statuto che, se otterranno voto favorevole al prossimo congresso, verranno posti in essere la prossima settimana in caso contrario resterà tutto com’è a prescindere dalle seghe mentali di Vittorio Feltri.

Questa storia va avanti da tempo, grazie al giornale di Berlusconi che con cadenza mensile la ripropone in tutte le sue forme, per noi di IdV, che non ci sentiamo truffati da Di Pietro. non rappresenta nessun problema.

Ma alla luce dei nuovi fatti la questione cambia, soprattutto dopo le dichiarazioni di ieri del Premier : “ se continuano ad attaccarmi non starò certo a guardare” cambia perché è ormai palese l’intenzione del Giornale, tesa non ha fornire l’informazione o a danneggiare un politico o un personaggio importante ma screditare la stampa tutta, sparando sciocchezze a raffica, tese a convincere, che quanto dicono i giornali, non va mai preso in considerazione.

Sarebbe questa un’operazione che dovesse veramente andare a termine porrebbe gli italiani nella condizione di essere considerati incapaci d’intendere e di volere, ma non accadrà mai, possono starne certi.

Buonagiornata write26

write26 ha detto...

grazie a te caro Luca

write26 ha detto...

errata corrige "maggio 2008"

minny ha detto...

Volevo informarvi che sul sito www.lenola.it c'è il video dell'intera manifestazione organizzata dall'IDV a Fondi riguardo allo scioglimento del comune.Un grazie a Danilo Pezzolla per l'impegno.

minny ha detto...

Una semplice domanda.
Quanto possiamo sentirci distanti dal "caso Fondi"?
La decisione del governo,ci riguarda o no? A noi interessa o no avere un governo che ci tuteli? Ci interessa o no vivere in un paese,(Italia) libero? Non riesco a capire perchè a Lenola non se ne parli.
Se il CDM non scioglie il comune di Fondi....ma chi se ne frega? No miei cari,se il consiglio di Fondi non viene sciolto,possiamo anche chiuderci in casa e gettare la chiave!!!!!

write26 ha detto...

Cara Minny appelli inutili i tuoi, prendi atto che a chi ci amministra va bene così, per quanto riguarda il PD lenolese, stendiamo un velo pietoso, anche perché non sa andare oltre il rappresentare un lascito affettivo, sai quei ricordi adolescenziali dai quali è difficile separarsi?


I nostri amici non hanno sentito neppure la necessità di supportare il segretario del PD di Fondi che ieri, verbalmente, rischiando l’infarto, ha reagito pubblicamente con coraggio alle provocazioni del Sindaco Parisella e della sua Giunta, supportato dai ragazzi di SeL di RC e chiaramente dai vertici e dal popolo IdV venuto da Roma.


Ieri a Fondi si è consumato un deprimente attacco alla libertà di espressione, una dimostrazione di becera ottusità, tanto innocua quanto inopportuna, che i cittadini fondani non meritavano, perché il comune verrà sciolto, e gli amministratori potevano risparmiarsi questa farsa, per capire basta visionare il video che tu hai segnalato.

Quanto questo possa interessare ai lenolesi? Non lo so!!

So che a Pico è nato un giornalino, si chiama Gurù, dicono che non ha “padrini” politici, nome ripreso dalla protagonista di un romanzo di Tommaso Landolfi, metà donna e metà capra, so che a Pico il turismo sta crescendo, so che i ragazzi picani si stanno predisponendo per eleggere il Consiglio dei Giovani, so che Pico è stanca di non avere ancora una linea ADSL e si stanno organizzando attraverso il comune per avere disponibile una linea WI-FI gratuita.


A Lenola invece siamo dei nostalgici, a noi non sarebbe mai venuto in mente Gurù, adoriamo il Che Guevara, Hasta Siempre è la “musichetta” con la quale amiamo configurare il nostro telefonino, noi siamo duri, puri, comunisti o di estrazione comunista, non siamo mica ciociari, per questo lasciamo campo libero a Fazzone e a Cusani.


Minny, mi hai convinto, cambiamo registro, evitiamo di ricorrere chi va a zero all’ora e cerchiamo di capire quali sono i nostri avversari, in poche parole, caratterizziamoci, che fare di questo Blog…..credo che vada deciso tutti insieme.
Ciao write26

minny ha detto...

Qualcuno dice che non si può parlare al cuore dell'uomo se prima non hai parlato alla sua ragione.Io dico che l'uomo non reagisce nemmeno più su quelle cose dove la ragione non serve...su quelle cose dove basterebbe solo l'istinto. Nostalgici????
No write....anche io direi di parlarne.
Buonanotte a tutti

write26 ha detto...

Nel pomeriggio del 9 settembre Italia dei Valori ha organizzato, nella piazza centrale di Fondi, una manifestazione pubblica, con numerosi interventi e con la conclusione di una rappresentante dei funzionari prefettizi e dell'on. Antonio Di Pietro.

La piazza era stracolma, come mai si ricorda sia stata in occasione di iniziative politiche.

Migliaia di cittadini, giovani e anziani, intere famiglie sono accorse per testimoniare indignazione contro interessi malavitosi e per chiedere l'immediato scioglimento del Comune di Fondi.

In piazza, uno sparuto gruppo di scalmanati ha - vociando - provocato , chi si alternava al microfono per chiedere la liberazione del territorio di Fondi da infiltrazioni criminali mafiose.

Quello sparuto gruppo di scalmanati era guidato dal Sindaco ancora in carica ed era composto da alcuni esponenti della amministrazione e da qualche affarista “disturbato” dalla relazione del Prefetto e dalla proposta di scioglimento.

Le forze dell'ordine presenti per il servizio di ordine hanno dovuto faticare 7 camicie per isolare quello sparuto gruppo e per difendere oratori e cittadini ...dalle intemperanze del Sindaco!

I cittadini , però , non si sono fatti intimidire, sono rimasti nella piazza sino al termine della manifestazione e hanno coperto , con continui applausi agli oratori ,le voci e le provocazioni di quel gruppetto, sempre più chiaramente ormai visibilmente isolato dalla indignazione civile dei presenti.

Il Sindaco e i suoi sparuti e nervosi compari, registrato l'isolamento e lo sdegno dei cittadini, si è allontanato.

Ritengo doveroso esprimere gratitudine ed ammirazione per i cittadini di Fondi, civilmente e democraticamente impegnati per chiedere legalità e libertà'.

Noi di Italia dei Valori continueremo a dimostrare gratitudine e ammirazione per i cittadini di Fondi , incalzando e denunciando senza tregua il Governo nazionale sin tanto che non venga data risposta a quella ansia di legalità che fa della cittadinanza di Fondi, a dispetto di una minoranza, un esempio positivo per l'intero Paese.

Leoluca Orlando

nostalgia canaglia ha detto...

eChi l'avrebbe mai detto!
Anche dalla vicina Pico....

Un giornalino senza "padrini" politici, un mezzo cartaceo di informazione locale al di fuori delle appartenenze di partito.
Un occhio vigile ed obiettivo a controllo della vita politica e sociale della cittadina. Un'occasione per riunire intorno ad uno stesso tavolo, tutte quelle anime sparse, e in alcuni casi perse, in ragione di un valore superiore : l'amore per il proprio paese !

E noi a Lenola?
Oltre ad affacciarci sui cortili altrui?
Continuiamo "sfacciatamente" a rimanere ostaggio di quelle ipocrisie che da sempre ci accompagnano..?

write26 ha detto...

Nostalgia Canaglia, ogni giorno un nuovo Nik, che palle, un giornalino senza "padrini" politici, lo dicono loro, questo è quello che loro auspicano ed è giusto lasciarglielo credere, ma detto fra noi, purtroppo, se non fai attenzione e soprattutto se non sei vaccinato fino al midollo, prima o poi chi ti cavalca o tenta di farlo lo trovi.
Interessante trovo la costituzione del Consiglio dei Giovani, iniziativa che a Lenola è rimasto nel mondo dei sogni. Chissà Xbass cosa pensa del consiglio dei giovani.
Ciao write26