
Ogni giorno c'è un ministro dell'Astio, il sovrauomo Brunetta innanzitutto, che vomita trivialità ora su uno ora su un altro pezzo d'Italia: i cineasti sono parassiti, la borghesia è marcia, i professori sono ignoranti, gli statali sono fannulloni, gli studenti sono stupidi, gli economisti sono sconclusionati… Insomma ogni giorno arriva un insulto, un dileggio o una derisione a carico di una categoria sociale diversa. E sono parole rivelatrici, più di un album di fotografie, parole che sono la verità di questi uomini.
Parole che esprimono il senso compiuto di questi cortigiani del Principe che hanno un conto aperto con la natura o con la società e approfittano del loro potere per sfogarsi, come quei personaggi di Stendhal che cercavano a Parigi il risarcimento degli affronti subiti in provincia.
E infatti non si erano mai visti governanti così furiosi contro i governati. Giganti in esilio dentro corpi politicamente troppo angusti, Brunetta, Gelmini, Bondi e, qualche volta, anche Sacconi e Tremonti, trattano l'Italia come una pessima bestia da addomesticare, hanno elevato il disprezzo ad arte di governo, vogliono far espiare al Paese le loro inadeguatezze e le loro frustrazioni.
Bondi per esempio crede che la cultura sia il computo di sillabe in versi sciolti. Brunetta, che non sopporta la bassezza degli indici di produttività, vorrebbe disitalianizzare l'Italia per farne un campo di concentramento laburista: il lavoro detentivo rende liberi, belli, grandi e anche biondi. La Gelmini persegue un sessantotto al contrario che lobotomizzi fantasia e dottrina e mandi al potere i ragionieri con la lesina come scettro.
Di Bossi è inutile dire: vanta una lunga carriera fondata sulla parolaccia, sul dito medio, sulla scatole rotte, sulla carta igienica, sul ce l'ho duro…
Benché nessun governo abbia mai teorizzato e praticato l'offesa dei propri elettori come scienza politica, l'attacco alla cultura non è certo una novità. Goebbels, che era piccolo, nero e zoppo, metteva la mano alla pistola. Scelba, che era calvo e rotondo come un arancino, coniò il neologismo - culturame - ora rilanciato da Brunetta. Anche Togliatti sfotteva in terronio maccheronico il terrone Vittorini, e più in generale il Partito comunista riconosceva solo gli intellettuali organici, cioè gli intellettuali senza intelletto ma con il piffero…
Insomma, fare guerra alla cultura è sempre nevrosi, alla lunga perdente, ed è comunque manganello nelle sue varie forme, reali e metaforiche. Oltraggiare la cultura è uno scandalo penoso: è come sparare in chiesa, impiccare i neri, imputare all'immigrato clandestino la sua miseria, punire la sofferenza come un reato. Ed è un altro modo di organizzare ronde, magari sotto forma di squadracce ministeriali: prediche, comizi, fatwa…
Se Brunetta potesse pesterebbe i vari Placido d'Italia, da Dario Fo a Umberto Eco e, per imparzialità, anche Pippo Baudo e Fiorello. Per Brunetta e Bondi, infatti, gli uomini colti sono la misura della propria dannazione, lo specchio della propria nudità, come Berlusconi visto dalla D'Addario.
Con quegli uomini, che ora chiamano parassiti, Brunetta e Bondi non sono mai riusciti ad intrattenersi neppure quando militavano a sinistra. È da allora che covano rancori. Odiano i salotti (cioè le buone maniere) che li tenevano a distanza. Disprezzano i libri che non hanno letto né tanto meno scritto e che per il popolo della Padania sono ciapa pulver, acchiappa polvere, deposito di pulviscolo.
Sono rancorosi, Brunetta e Bondi, perché sono stati di sinistra e ora ne sono pentiti visto che solo la destra plebea e indecorosa li ha "capiti", promossi e ben ripagati. Come gli ebrei convertiti dell'Inquisizione cristiana rimproveravano a Cristo la debolezza di amare tutti, così questi ministri cortigiani rimproverano alla casa di produzione Medusa, che appartiene al loro dio, di investire sui nemici di dio, sudditi infidi che loro conoscono come se stessi.
Dunque i ministri dell'Astio danno del parassita agli artitisti di sinistra perché non sopportano che siano sovvenzionati dal loro stesso padrone senza neppure baciargli la mano. Addirittura quelli gliela addentano! Ebbene questa, signori ministri dell'Astio, è stizza.
È la stizza di chi, per avere i favori del Principe, non ha badato a spese, ha cambiato i propri connotati, ha ceduto l'anima, si è legato a doppie catene al suo carro. E ora vede che i vari Placido - non importa se bravi o meno - non si sono fatti ipnotizzare dalla medusa che li paga.
In buona sostanza, l'insulto come forma governo è espressione di malafede e di malessere, un impasto di vita vissuta male e di autoespiazione forcaiola: un film drammatico insomma. Dunque Michele Placido non li quereli, ma li metta in scena. Con i soldi della Medusa. Titolo? "La bava dei servi".
Francesco Merlo
fonte: http://temi.repubblica.it/micromega-online/i-ministri-dellastio-e-lassalto-alla-cultura/
3 commenti:
è strano.........tanti argomenti di cui parlare ma nessuno commenta.tante umiliazioni subite e nessuno commenta.siamo sotto regime e nessuno commenta.dove sono tutte quelle persone che dicono,ripeto,dicono di farsi in 4 per il loro paese?che vengono fuori ogni 5 anni?che parlano e parlano ma alla fine non arrivano mai a niente?vogliono dialogare,vogliono costruire,vogliono impegnarsi per il loro paese........ma come lo fanno,esponendo la bandiera della pace ai balconi?o forse è più convincente la bandiera del che? in questo paese,politicamente parlando,non siamo messi per niente bene.dove sono i nuovi politici?dove sono quelli che per gli ideali hanno rinunciato alla poltrona?la sinistra di lenola dove sta'?continuano a fare le vittime del sistema?
Tanto per non restare in argomento...nella consegna delle case in Abruzzo,hanno dimenticato di ringraziare la provincia di Trento.
X vesilessio
Hai ragione,è proprio strano che a Lenola di quello che succede in Italia non se ne parli.Io direi di cominciare a chiedersi il perchè.
Un saluto
Per quel po'' di esperienza maturata....non è che solo a Lenola non si parla di ciò che succede in Italia, ma un po'' ovunque. Purtroppo chi siede al potere riesce a far distogliere l'attenzione dalle nefandezze che combina, facendo, secondo me, andare il nano allo sbaraglio sparando cazzate a più non posso, è chiaro che si parla più del polverone alzato dalle bugie su floris, santoro, gabanelli, palinsesti spostati che del lodo "carogna alfano". Se fuori un bar, mentre giocano a stoppetta gli chiedi cosa pensano del lodo, prima t' mannan' affxxx perchè li disturbi mentre contano le carte, secondo ti dicono che più di tanto a loro n'n c' n' frega, bast' che stann' bon' lor'!!
La mia paura è che se questi riescono ad arrivare in prossimità dei mondiali di calcio del 2010, usando il calcio come momentaneo oppio mentale, che combineranno prima di andare al mare?
Sarà un po'' dura risvegliare le coscienze popolari, io, nel frattempo, mi diverto a portare scompiglio per fondi, e pensa che avrei potuto continuare a farlo pure a lenola, ma evidentemente doveva andare così. Oggi i nostri amici contestatori di fondi sono andati a roma, speriamo che un amico mi porti un po'' di immagini, così le pubblico e avremo modo di commentarle, nel frattempo ci stiamo preparando per la mega manifestazoione nazionale del 25, e penso proprio che mi divertirò come non mai a scorazzare tra Franceschini e c. che dal palco sotto il castello, sicuramente dirà qualcosa di interessante, anche se comunque, predicano bene e razzolano male, i piddini locali, che non riescono a trovare il coraggio di distaccarsi dalle varie comunità montane, mof e consiglio comunale......ma che sotto sotto, alla fine, gli dispiace se si dovesse scioglie il consiglio? secondo me si, perchè purtroppo non hanno il coraggio di creare una lista vincente, non hanno un programma decente e sicuramente hanno paura di vincere, perchè parliamoci chiaro, governare è una responsabilità troppo grossa, chissà se l'unico godimento che provano è quello di stare vita natural durante tra gli scranni della opposizione ad inveire contro tutto e tutti senza portare mai nessun beneficio alla discussione? ....eppure il vento soffia ancora!!!!
(speriamo che servi ad accendere un fuoco nuovo e non ad alimentare una brace che cova sotto le ceneri e "disturbata" all'occorrenza)
stat'v' buon'!!!
p.s.: abbiamo sempre una birretta a debbbbbito!!!
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