
Paesaggi Immaginari: Weird Folk 4 – Joanna Newsom e altri menestrelli
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Nulla si crea e nulla si distrugge, tanto meno in piena epoca postmoderna;
e se è vero, come diceva il vecchio Tolkien, che “le radici non gelano”,
non sor...
15 anni fa
6 commenti:
In una vignetta satirica la tragicomica parabola dell’informazione di casa nostra. E non potrebbe essere diversamente. Il nostro capo del governo controlla come editore privato le sue emittenti e come primo ministro anche il servizio pubblico. Non si è voluto comprendere per tempo che il conflitto d’interessi è alla base della degenerazione democratica che stiamo soffrendo a causa dell'influenza che questo sbilanciamento mediatico esercita sull’opinione pubblica, attraverso metodi di propaganda che favoriscono convincimenti e orientamenti e spesso sottacendo come nel riferimento in oggetto la rilevanza e non certo il gossip di questa faccenda per niente edificante e certamente imbarazzante che lo riguarda e ci riguarda.
Dopo che tutto il mondo ne parla, dopo le polemiche del mondo politico e dei telespettatori che da giorni invocano lo "sciopero del canone", il direttore del Tg1 Augusto Minzolini è apparso questa sera in tv per «spiegare» l'oscuramento di quasi una settimana di tutte le notizie sulle inchieste di Bari e il giro di ragazze pagate per partecipare alle feste di Berlusconi.
«Ad urne chiuse voglio spiegare a voi telespettatori perché il Tg1, malgrado le polemiche, ha avuto una posizione prudente sull'ultimo gossip o pettegolezzo del momento: le famose cene, feste o chiamatele come vi pare, nelle dimore private di Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli o Villa Certosa. Il motivo è semplice: dentro questa storia piena di allusioni, testimoni più o meno attendibili e rancori personali non c'è ancora una notizia certa e tanto meno un'ipotesi di reato che coinvolga il premier e i suoi collaboratori». Così il direttore del Tg1 Augusto Minzolini, sul quale si è scatenata la polemica dell'opposizione per lo scarso rilievo dato all'inchiesta della Procura di Bari sulle frequentazioni nelle residenze private del premier Silvio Berlusconi di Villa Certosa e Palazzo Grazioli, si è rivolto con un editoriale ai telespettatori nell'edizione delle 20.
Cosa si può chiedere ad una persona così?
buonanotte write26
Una giovane donna, una ragazza, è diventata il simbolo della protesta nelle strade di Teheran e di altre città dell’Iran. Neda il suo nome, un nome che in persiano vuol dire voce. Ha perso la vita a sedici anni mentre era in strada con il padre, a dimostrare pacificamente. In un attimo si è accasciata a terra, il velo nero le è scivolato dal viso, l’abito, nero anch’esso, si è aperto a mostrare un paio di jeans sopra le sue scarpe da ginnastica. A colpirla uno dei basij, uno dei paramilitari che presidiano tetti e incroci. Un proiettile mirato con precisione, per uccidere una giovane donna, pericolosa per la sua sola presenza, una giovane donna a cui sono ora negati i funerali mentre i guardiani del popolo ammettono irregolarità nel voto, giudicati ‘irrilevanti’.
Facciamolo sapere al mondo e teniamolo a mente. Teniamo viva la voce di Neda e delle migliaia di persone che continuano a manifestare pacificamente, a rischio della propria vita. Un piccolo segno verde per stare insieme all’onda democratica.
E ora il PD del Lazio per ricordarla lancia l'iniziativa "I balconi delle città per la Democrazia in Iran", è il segretario regionale del Pd Roberto Morassut a rivolgere un appello a tutti cittadini "affinché espongano dal proprio balcone o dalla propria finestra un segno di colore verde, un drappo, una bandiera, un lenzuolo, in modo da testimoniare la propria solidarietà nei confronti del popolo iraniano che sta lottando per la libertà. La mobilitazione democratica del popolo iraniano contro la dittatura fondamentalista di Ahmadinejad si sta estendendo in tutto il Paese. Il dovere dei Democratici italiani - conclude Morassut - è sostenere con ogni mezzo la lotta dei giovani, delle donne, dei lavoratori, degli studenti e degli intellettuali".
Buona giornata a tutti...
aggiungo al commento di più forti l’ invito a connettervi al seguente link:
http://www.facebook.com/ext/share.php?sid=94202758190&h=2UFPh&u=4tO0G&ref=nf
per firmare la petizione a sostegno del popolo iraniano promossa da AVAAZ Il Mondo in Azione.
Colgo anche l’occasione per invitarvi a firmare la petizione promossa dal presidente Obama che ha già superato le 180.000 firme tesa a ristabilire la pace nel medio oriente che troverete sullo stesso link dopo aver cliccato in alto a destra su lingua: italiano.
Un saluto write26
Sta cambiando il vento,dice la gente di mare in quei momenti in cui si ferma che pare bonaccia e si sente forte l'odore del sale. Gira il vento.
Non c'è da cantare vittoria per aver mantenuto le città storiche, Bologna e Firenze. Sarebbe stato un disastro il contrario.Non bisogna spacciare le conferme per vittorie.
Però non bisogna nemmeno dimenticare cosa proclamava trionfante il centrodestra alla vigilia del voto solo poche settimane fa: che avrebbe espugnato le roccaforti della sinistra,che avrebbe raso al suolo le amministrazioni "rosse".
Berlusconi si diceva forte del consenso dell'80% degli italiani, prevedeva il suo partito oltre il 45%,aspettava il voto e poi il referendum come un personale plebiscito. Il presidente del Consiglio,personalmente, è uscito sconfitto dal voto: sconfitto rispetto alle sue stesse previsioni. Se la coalizione ha vinto è stato per la crescita della Lega divenuta azionista di riferimento. La sinistra ha retto al primo turno a dispetto dei profeti di sventura dentro e fuori dalla coalizione, ha ripreso in mano le redini al secondo: ben più della metà dei ballottaggi sono andati al candidato dell'attuale opposizione al governo.Oltre a Bologna e Firenze anche Padova, Bari, Torino, Arezzo,Alessandria, Foggia,Ancona,Grosseto. Per qualche migliaio di voti è andata al centrodestra la provincia di Venezia e per una manciata di schede quella di Milano che alla vigilia la destra dava per vinta a mani basse.Invece, è stato un testa a testa, fino all'ultimo.In generale sono state determinanti le alleanze:la presenza o l'assenza dell'Udc, delle liste civiche,ecc... Un banco di prova che molti leggono come un invito degli elettori a ritornare allo spirito dell'Unione. Insieme si può vincere. Il vento gira,bisogna ascoltarlo e orientare le vele:non siamo all'approdo, siamo in mare aperto. La meta è all'orizzonte, visibile ma ancora lontana. Dipende da noi.
Non credo che lo scandalo di cui tutto il mondo parla abbia favorito il voto locale. Da sempre le amministrative seguono una logica diversa da quella delle politiche e delle europee: è un voto a chi governa nei luoghi.Tuttavia credo che la disistima totale che Berlusconi esprime verso chi osa porgli legittime domande gli si ritorca contro e che per lui si sia cominciata una stagione cupa. Nonostante il direttore del Tg1, considerato il massimo esperto in Italia dei "si dice" di Palazzo,vada in tv a dire che l'inchiesta di Bari sia fatta di "chiacchiericci" e che lui non voglia "scimmiottare qualche quotidiano"(per esempio quello in cui lavorava fino a qualche settimana fa); la vicenda ha ormai assunto contorni di autentico allarme: la magistratura è in procinto di sentire le guardie del corpo del premier, oggi Gianni Letta sarà sentito dal Copasir:Il tema della ricazttabilità,della debolezza oggettiva del presidente del Consiglio non è gossip, certo che no.Poi ci sarebbe da elencare quel che il Governo non fa per il Paese mentre è impegnato ad allestire le sue feste.
Lasciamo stare che è meglio...
Un saluto a tutti
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