lunedì 8 giugno 2009

ELEZIONI EUROPEE E PROVINCIALI A LENOLA


Europee a Lenola grande affermazione di Sinistra e Libertà cresce notevolmente l’UDC in lieve rialzo la Destra in senso generale, Idv e RC mantengono più o meno le proprie posizioni, in forte calo PDL e PD a sorpresa nasce la La Lega Nord.


PDL Europee 2009 voti 1.113 Politiche 2008 voti 1.412, Differenza -299

PD Europee 2009 voti 428 Politiche 2008 voti 683 Differenza -255

UDC Europee 2009 voti 596 Politiche 2008 voti 396 Differenza +170

Dx /Fiamma/MPA/Pens Europee 2009 voti 116 Politiche 2008 voti 106 Differenza +10

Forza Nuova Europee 2009 voti 16 Politiche 2008 voti 8 Differenza +8

IdV Europee 2009 voti 93 Politiche 2008 voti 97 Differenza -4

SINISTRA E LIBERTA' Europee 2009 voti 94 Politiche 2008 voti 0 Differenza +94

PC Lavoratori Europee 2009 voti 11 Politiche 2008 voti 13 Differenza -2

RC, SN. EUR.,COM. IT. Europee 2009 voti 52 Politiche 2008 voti 59 Differenza -7
(ex Sinistra Arcobaleno)

PANNELLA BONINO Europee 2009 voti 27 Politiche 2008 (all’interno del PD)

Lega Nord Europee 2009 voti 17 Politiche 2008 voti Differenza +17

51 commenti:

write26 ha detto...

Non è mia abitudine dire: te lo avevo detto io!!! : te lo avevo detto io!!! : te lo avevo detto io!!!

Ma in questa occasione corre l’obbligo ripeterlo : te lo avevo detto io!!!, da oltre un anno sosteniamo, attraverso questo Blog, che la strana alleanza che caratterizzava il gruppo di Minoranza Consiliare (PD /PdL ) avrebbe penalizzato, a Lenola, entrambi i partiti e così è stato.

Non mi strappo i capelli per il calo del PdL e ritengo positivo il transito di questi voti dal PdL all’UDC anche se personalmente accredito il merito alla cara e mitica “Noèmi” e non alla “finezza” della politica locale degli ex democristiani , ma sulla debacle del PD a livello locale che passa da 683 a 428 consensi credo chi sia necessario aprire un dibattito politico fin da subito con quelle forze, palesemente più coerenti e più lungimiranti, che in Italia rappresentano l’opposizione al governo Berlusconi.

A livello nazionale il PD ha perso il 20% qualcuno ha detto per colpa di Veltroni e per questo motivo, a livello preventivo, Walter si è sacrificato, a Lenola registriamo una perdita del 40% e ancora non si è dimesso nessuno, ciò non può essere tollerato, ne dagli iscritti e neppure da quelle forze che vedono il centro sinistra come unica alternativa al governo Berlusconi.

Lenola è l’unico comune sotto i diecimila abitanti che vede seduti in Aula Consiliare 12 rappresentanti di centro destra, frutto di un dilettantismo politico che ha avuto fine in forte ritardo alla vigilia delle elezioni europee e provinciali.

E’ necessario anche sottolineare il risultato di Sinistra e Libertà avvenuto soprattutto grazie all’impegno del solito Attilio, di Swan , di qualche altra persona che ogni tanto appare sui blog lenolesi e di alcuni ragazzi molto giovani che non esitano a far sentire la propria voce sul territorio.

Un saluto write26

minny ha detto...

Da sottilineare anche che ci sono stati 251 elettori in meno.Sono entusiasta per Sinistra e Libertà,che nonostante la divisione con RC, alle europee, ha avuto una percentuale di tutto rispetto.Ma se permettete,urlo a squarciagola il raddoppio,in termini percentuale,dell'IDV.Andava detto no?????

write26 ha detto...

Si Minny ci sono stati 240 elettori in meno ma i voti persi dal Compagine di Minoranza sono 554 ed io sono convinto che Attilio prenderà quasi il doppio dei voti del partito che lo ha candidato (Sinistra e Libertà) se cosi fosse sarebbe un risultato enorme.
Ricordo che Ettore pensava che non sarebbe andato oltre i 6o voti.
Ciao write26
Ps dai speriammo bene, attendiamo l'esito delle provinciali e poi ne riparliamo

Attilio Pietrosanto ha detto...

Fare dei commenti a caldo è sempre difficile, perchè a volta l'amarezza, la delusione ti privano di quella lucidità di cui si ha bisogno.

Le analisi politiche del voto le faremo più avanti, per ora vorrei RINGRAZIARE tutti coloro che hanno creduto nella mia candidatura, in un probabile cambiamento di rotta e dunque tutti coloro che mi hanno onorato del loro voto.

GRAZIE A TUTTI!

write26 ha detto...

Visto che non sono a Lenola qualcuno vuole essere così cortese da pubblicare i dati della consultazione per le provinciali? Così magari, nel corso della serata, cominciamo a ragionarci a caldo. Possibile Attilio che è andata così male? Questo tuo ultimo commento un pochino mi preoccupa.
Ciao write26

Swan ha detto...

I dati dovrebbero essere questi:
Mariarita Mastromanno 365
Giuseppe Tatarelli 993
Pasquale Guglietta 699
Attilio Pietrosanto 146
Erik Nardoni 146
Voto più voto meno!

write26 ha detto...

Di primo” acchitto” registro:

UDC prende 596 voti alle Europee è il suo candidato a Lenola ne prende 993 che dire…….bravo Peppino, non credo che siano sufficienti per rientrare tra gli eletti ma mi sembra un ottimo risultato anche se alle ultime consultazioni provinciali ricordo che era andato un po’ meglio.

Mariarita 365 voti prendo atto che 63 elettori del PD non l’hanno votata, forse alcuni hanno votato Attilio o il candidato di Itri, mi resta difficile pensare che abbiano votato altre persone, bisognerebbe sapere quante sono state le schede bianche, certo è che il nostro PD nostrano ha perso un ulteriore 20%

Pasqualino 699 voti, sono tanti, ma se si pensa che si è candidato in un partito che ha preso 1113 voti, corre l’obbligo evidenziare che il 50% non ha votato per lui e questo ridimensiona fortemente la sua posizione.

Lo stesso credo valga anche per Erik.

Attilio si è candidato con un movimento che non è ancora un partito, che a sorpresa ha preso 94 voti alle europee forse proprio grazie alla sua candidatura per contro, lui ne ha presi da solo 146 alle provinciali che dire ha fatto un miracolo, non capisco l’ amarezza, la delusione che traspare dal suo commento spero che presto ci dia spiegazioni.

Inoltre, temevamo un plebiscito a favore di Berlusconi e della destra, in sintonia con quanto è accaduto negli altri paesi europei, in Italia è avvenuto esattamente il contrario, godiamocela questa rivincita, che spero sollevi anche il nostro amico Xbass e il nostro amico Più Forti che spero si faccia carico, a livello locale, di fare pressioni sui dirigenti del PD col fine di costringerli a fare un minimo di riflessione.

Ciao write26

write26 ha detto...

Cara Minny ti informo che Italia dei Valori che ha raddoppiato i consensi rispetto alle ultime politiche e quasi quadruplicato quelli rispetto alle precedenti europee non è più un partito personale ma dimostra di essere un partito popolare pronto a costruire l'alternativa al modello di governo berlusconiano.

Il 22 giugno prossimo l'esecutivo nazionale deciderà di togliere il nome di Antonio Di Pietro dal simbolo allo scopo di favorire la costruzione di un nuovo partito su base universale.

write26 ha detto...

Risultati parziali alla Provincia di Latina:

Cusani si sta imponendo con il 55% alla Presidenza della Provincia, Sesa Amici è al 25% Guidi e Macci seguono a pari merito rispettivamente con il 7%

Xbass ha detto...

La decisione di Pasqualino di candidarsi col PDL, ha danneggiato evidentemente e l'una e l'altra sponda, soprattutto Mariarita, la quale pensavamo potesse aspirare anche al doppio dei voti, nella magliore delle ipotesi.
Resto scettico sul futuro lenolese a breve termine, speranzoso su quello a lunga scadenza,accadimenti italiani ed europei permettendo.

Mi preoccupa il successo delle destre xenofobe, e sono particolarmente sensibile al problema turco, naturalmente favorevole all'entrata della Turchia nell'UE.

A livello nazionale tiro un sopsiro di sollievo, ma se poi volgo lo sguardo in Inghilterra, dove per un peccato che sarebbe stato veniale in Italia,i laburisti passano da un decennio di governo a una percentuale preoccupante (anche se poi per l'Inghilterra, a livello di tradizione democratica, andrebbe fatto tutto un altro discorso), comprendo che gli italiani restano succubi degli incantesimi di mr.Berlusconi.

Quando vedevo schede in cui erano barrati tutti simboli, quando vedevo Attilio e Pasqualino che venivano votati come parlamentari europei,a me piangeva il cuore.
Una vergogna il senso civico di questo paese, una vergogna l'ignoranza di cui le schede si sono fatte testimoni.

Contentissimo per l'exploit dell'Idv, per il quale prospetto un'allargamento di consensi all'interno della sinistra riformatrice ancora maggiore.E' questa la vera nota lieta di queste elezioni a mio parere.

Ma non mi stanco di ripetere:teniamo d'occhio gli estremisti, perchè è nell'Europa che la mia generazione ha un futuro.

write26 ha detto...

Provinciali 2009

Armando Cusani voti 167.679 56% Presidente della Provinci

PdL voti 98.960 34,9% seggi 13
UDC voti 24.288 8,6 % seggi 3
Lista Locale lista per Cusani 19.158 6,8% seggi 2


Sesa Amici voti 74.342 25%

PD voti 49.610 17,5% seggi 6
perde 3,8 punti e 2 seggi

IdV voti 13.223 4,7% seggi 1
da solo Idv va oltre il raddoppio dei voti e conquista un seggio
(alle provinciali 2004 Di Pietro + Occhetto)

Umberto Macci voti 25.414 8,6% seggi 1
(la destra unita aumenta i voti e conquista 1 seggio)

Domenico Guidi voti 19.144 6,4 % seggi 1
(verdi e sinistra tengono in percentuale ma perdono un seggio)

Provinciali 2004

Armando Cusani voti 58,2%

DS 14,9% Margherita 6,4%

Di Pietro + Occhetto 2,1%

RC 3,6%

Verdi 3,1%

Alessandra Mussolini 3,9%
Fiamma Tricolore 1%

Per quanto riguarda le provinciali rispetto Lenola registriamo:

Avanza UDC
Tengono IdV , la Destra, RC.
Forte conferma di Sinistra e Libertà
Perde vistosamente il PdL
Esce totalmente sconfitto il PD

write26 ha detto...

Caro Xbass cosa pensi dei 17 voti andati alla Lega Nord?
Ciao write26

write26 ha detto...

FIRMIAMO LA PETIZIONE A SOSTEGNO DELL’APERTURA DI "RADIO 100 PASSI"
http://www.firmiamo.it/asostegnodellaaperturadiradio100passi

day after ha detto...

Trovo decisamente sorprendente l'affermazione di Pasqualino segno che a dispetto delle scorse amministrative il candidato c'è ed è tornato a ruggire.
Mi sarei aspettato qualche voto in più dalla Mastromanno che evidentemente ha peccato di inesperienza poggiando la propria campagna elettorale prevalentemente sui contenuti, raffreddando l'elettorato di centro-sinistra.
Bene Erik, 150 voti per lui che è un "neofita" sono una bella iniezione di fiducia. Stessa cosa non posso dire di Attilio al quale sarebbe dovuto andare un consenso decisamente superiore, e credo che il candidato lo meritasse. Ma dopotutto il suo risultato è stato realizzato quasi da solo, e da solo l'abbiamo tristemente visto in questi giorni "lottare" davanti al seggio elettorale....onore alle armi!!!
Per Peppino un decisivo ridimensionamento senz'altro salutare per il benessere del nostro amato paese.

day after ha detto...

COLLEGIO ITRI SPERLONGA LENOLA CAMPODIMELE

GUGLIETTA PASQUALINO 1.679
TATARELLI GIUSEPPE 1.557
MASTROMANNO MARIA 448
NARDONI ERIK 190
PIETROSANTO FIORENTINO 190

Fonte: http://elezioni2009.interno.it/amministrative/amm090607/P04014.htm

Unknown ha detto...

Da oggi riporterò un po' di notizie,farò delle domande e analizzerò delle questioni sperando di dar vita a delle discussioni.
Sono nato e cresciuto a Lenola e preferisco farmi presentarmi come LENOLA NOSTRA perchè sento che Lenola è sempre meno NOSTRA.

PRIMA QUESTIONE:
Un applauso veramente a voi candidati alle elezioni provinciali (non tutti per fortuna) che hanno imbrattato di manifesti elettorali ogni angolo del paese. CHI PULIRA' TUTTO CIO'? GLI ADDETTI COMUNALI CON I NOSTRI SOLDI? Complimenti ancora,se ci tenete al vostro paese ora vi munite di sacconi dell'immondizia ed andate a pulire lo schifo che VOI avete fatto!Non penso che lo farete mai...

IO NON CI STO!

write26 ha detto...

Grazie a day after per aver pubblicato i risultati dell’intero collegio, che sicuramente gratificano maggiormente Pasqualino ma non tolgono nulla a Tatarelli che a mio avviso esce da questa tornata elettorale comunque vincente.
Tra l’altro, resto convinto che verrà nominato Assssore alla Provincia di Latina, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, a partire da Fondi, senza nessun vantaggio per Lenola come sempre è stato e come dovrebbe essere, altrimenti come potrei apprezzare le parole degli Assessori alla Regione Astorre e Moscardelli del PD che non hanno fatto figli e figliastri, non hanno privilegiato i comuni amici ma hanno trattato tutti allo stesso modo.
Eric ha convogliato su di se i voti che gli appartenevano, non vedo nessuna novità se non la soddisfazione di rappresentare dei giovani con idee proprie tanto legittime quanto lontane dalle mie.
Considero invece una grande vittoria l’affermazione di Attilio e del suo partito proprio perché come dice day after ha combattuto da solo, candidandosi in un neonato movimento di sinistra che poco lo ha potuto appoggiare sul territorio e sostenuto apertamente dal nostro Blog.
Ad Attilio sono andati i voti dei giovani che desiderano cambiare, sono 190, saprà farli fruttare.
Sul PD è già stato detto tutto e non credo sia stata la candidatura di Mariarita a freddate gli animi del centro sinistra lenolese anzi credo il contrario, una candidata di spessore che continuo a vedere seduta nell’aula consiliare del comune di Lenola, penalizzata da un partito che sembra non voglia capire, che fa tutto e di più per farsi del male, ricordate Tafazzi il personaggio interpretato da Gacomo Porretti, componente del trio Aldo, Giovanni e Giacomo………quello che si dava le martellate sui coglioioni.
Benvenuto al nuovo Blogger Lenola Nostra, che intende riconquistare Lenola e dar vita ad analisi e riflessioni, anche se parte con il piede sbagliato.
La propaganda elettorale si fa anche con i manifesti e non credo che questo possa rappresentare un elemento di grande discussione.
Diciamo che abbiamo scoperto chi ha votato Lega Nord, pensavamo fosse uno scherzo di qualche burlone invece no, che dire anche questo fa notizia.

Un saluto write26

Più Forti ha detto...

Cari Signori, quello che ci deve far riflettere viene dal voto europeo, in quanto rivela a mia avviso il malessere dell'elettorato verso le due coalizioni(PdL, Pd).L'astensionismo,però,non è stata la sola modalità di protesta.C'è stato chi ha scelto altri partiti e chi ha selezionato con cura i candidati.
Però i dati fondamentali sono la sconfitta del disegno plebiscitario di Berlusconi(confermata dal mancato raggiungimento dell'obiettivo dei 3milioni di preferenze) e un severo avvertimento lanciato dagli elettori al Partito democratico.Ma il segnale politico più significativo di questa tornata elettorale è rappresentato da un vasto movimento all'interno delle due coalizioni.gli elettori hanno "comunicato" in vari modi con i loro partiti di riferimento: abbandonandoli, in molti casi.Ma anche scegliendo tra i candidati quelli che meglio rappresentavano il desiderio di rinnovamento.

Secondo me il messaggio più clamoroso e leggibile tra i tanti che il suo elttorato ha lanciato al Pd, è il successo di Debora Sarracchiani, che nella sua circoscrizione ha ottenuto più preferenze del premier.
Di certo in Italia esiste una terza organizzazione politica che raccoglie molti transfughi delle due principali coalizioni.Hanno manifestato la loro protesta in forme diverse:alcuni nn anndando alle urne(quasi 6milioni in più rispetto alle precedenti politiche), altri annullando o nn compilando la scheda, altri ancora indirizzando il loro voto alle formazioni che,nelle due aree hanno assunto le posizioni più radicali:la Lega Nord per il PdL e l'Italia dei Valori per il Pd.

Se ricordaiamo le varie "asticelle" che erano state piazzate nel corso della campagna elettorale, comprendiamo facilmente le ragioni del sospiro di sollievo che centrosinistra ha tirato l'altra notte, dopo le prime proiezioni. Si temeva un PdL oltre il 40%, con un Berlusca a quel punto lanciato verso lo scardinamento del sistema costituzionale; un Partito democratico attorno al 22%, irrimediabilmente sconfitto e destinato a dividersi.
Si temeva la perdita dell'intero Nord del paese.
Non è accaduto.
Di certo per il nostro partito(pd) nn è un risultato da festeggiare, anzi, è un risultato da leggere con attenzione per trarne le conseguenze necessarie a partire dal lungo lavoro di preparazione del congresso.
Gli elettori hanno parlato con estrema chiarezza. Anche quelli che hanno segnalato la loro richiesta di rinnovamento votando altre liste. Sono stati chiari, d'altra parte, anche gli elettori del PdL.
Cari miei, il silenzio di Gianfranco Fini vale più di tante dichiarazioni politiche dei suoi avviliti ex colonnelli.

Un bacio a tutti

write26 ha detto...

Il PD ha perso MENO DEL PREVISTO il 20% a livello nazionale il 40% a Lenola, che vuoi che sia, bravo questo è il giusto modo di ragionare, questa SEMI DISAFATTA del PD secondo te come mai è avvenuta? E’ colpa della sfiga?


Da quanto scrivi la colpa sarebbe della sinistra radicale e di IdV che vi avrebbero sottratto i voti, perché “stranamente” “spiazzandovi” hanno deciso, di fare opposizione invece di appecorarsi come avete fatto voi nel cercare un dialogo a qualsiasi costo con Belusconi per fare non si capisce quali riforme, al punto di cercare di aggraziarvelo (Il Cavaliere) non partecipando neppure alla raccolta di firme per fare il referendum sul lodo Alfano, senza il quale Berlusconi non sarebbe alla presidenza del consiglio.

Vedi più forti, questo purtroppo non è il tuo stravagante modo di ragionare ma quello dei capi del PD per questo motivo quanto affermato da Nanni Moretti resta ancora attuale: “con questa classe dirigente non si va da nessuna parte” sia a livello nazionale sia a livello locale.


Più forti grazie per il bacio che con affetto contraccambio write26

Xbass ha detto...

Caro Write,
i 17 voti per la Lega restano un geroglifico tutto da decifrare.Mi sarei aspettato che questi voti fossero andati ad altri partiti di destra: penso a "la destra", penso a "fn". Nel Lazio siamo al 4% per la Lega...
Per me sono precipuamente queste le ipotesi:
1) La Lega viene vista come un partito in cui gli accenti guerrieri di stampo fascista vengono forzatamente adattati alle forme democratiche. Chi non vuole sbilanciarsi troppo a destra vota Lega, cosa che fanno anche i berlusconiani più intransigenti.
E' il partito limite tra la destra più radicale e il "liberalismo" ( notare le virgolette) berlusconiano, e l'importanza di un partito che si presenta con queste caratteristiche agli occhi degli elettori sappiamo quanto valga.
Resta per me comunque questa l'ipotesi meno adatta, almeno per un discorso più inerente a Lenola.
2)Una campagna elettorale chiara, decisa,guidata da leaders carismatici ( e ho più volte sottolineato come in Italia sia decisiva un'azione di questo tipo, giocata sulla parte emotiva) in cui si è puntato decisamente sulla componente sociale, vale a dire su quella parte del programma che interessa gli ideali di discriminazione e autorità.
E'stata questa la vera forza della Lega a mio parere, che andata ben al di là dei confini geografici,facendo passare in secondo piano le avversioni per il Mezzogiorno (andrebbe fatto qui un discorso sul sentimento di nazione degli italiani, per me sempre stato precario).

Direi però soprattutto di non estraniare questi risultati dal contesto europeo, che ha visto un'avanzata generale delle destre.

Sono del parere però che solo il futuro potrà dirci come questo risultato deve essere letto.
Io lo prenderei come un segnale da non sottovalutare:vedo la Lega come espressione di un collateralismo berlusconiano, di matrice post-fascista,in cui confluiranno elettori sempre in numero maggiore dalla destra e che è destinato a diventare presto il centro dell'opera del premier.
Se il referendum verrà bocciato, le chance che questo accada aumenteranno esponenzialmente,complice la frammentazione della sinistra.

Xbass

write26 ha detto...

Caro xbass, la tua analisi non fa una piega, in linea di massima sono in sintonia con il tuo ragionamento, ho difficoltà a comprendere le tue ultime due righe.


(se il referendum verrà bocciato, le chance che questo accada aumenteranno esponenzialmente,complice la frammentazione della sinistra)


Riflettiamoci insieme:


Berlusconi aveva detto che avrebbe partecipato e avrebbe votato SI perché cancellata la legge il premio di maggioranza sarebbe andato al partito più forte, lui è il più forte e quindi ci avrebbe guadagnato, inoltre, grazie a una maggioranza bulgara, non avrebbe avuto problemi a fare una legge che vada ancora più a suo favore.


Ieri sera ad Arcore ha invitato a cena Bossi, che forte del risultato elettorale, gli ha detto: “giovanotto questa legge non si tocca, la legge porcata l’abbiamo fatta noi, e tale deve restare”


Allora Berlusconi sotto ricatto ha detto vado a votare NO per mantenere inalterata la legge e per accontentare il Bossi che in caso contrario mi farebbe il culo.


Di Pietro, che è stato uno dei promotori del referendum sostiene: “ ho promosso il referendum perché questa legge fa schifo ma, allo stato attuale dei fatti, andrò a votare NO perché se votassi SI rafforzerei Berlusconi.


Franceschini che anche lui è stato uno dei promotori del referendum sostiene, la legge è una porcata e va eliminata, in uno stato di diritto, in una democrazia occidentale, non è possibile che gli elettori non possano scegliersi il proprio candidato, andrò a votare e voterò SI……..a prescindere…….

Io contrariamente a quanto afferma il capo del mio partito andrei a votare e voterei SI così come consiglia Franceschini, i miei dicono che sono scemo….tu che dici?

Non capisco poi cosa c’entri la frammentazione della sinistra, io sono paradossalmente portato a pensare che se alle europee fossero andati tutti insieme tipo “Lista Arcobaleno” non avrebbero raggiunto il 4% separati, non hanno ottenuto seggi, ma hanno entrambi superato il 3% se non altro serve a mantenersi in vita, ti pare poco? E poi che responsabilità hanno rispetto al referendum? Non mi sembra che abbiano ancora annunciato dichiarazioni di voto, tu sai qualcosa?

Ciao write26

write26 ha detto...

Caro “più forti” quello che tu chiami un voto di protesta d ato a IdV ha portato in Europa:

Sonia Alfano Nata a: Messina, 15 ottobre 1971
Professione: Funzionario della Regione Sicilia


Pino Arlacchi Nato a: Gioia Tauro, 21 febbraio 1951
Professione: Sociologo


Luigi de Magistris Nato a: Napoli, 20 giugno 1967
Professione: Magistrato


Vincenzo Iovine Nato a: Francolise (Ce), 28 dicembre 1955
Professione: Dirigente d'Azienda


Niccolò Rinaldi Nato a: Firenze, 03 dicembre 1962
Professione: Segretario Generale aggiunto presso il gruppo dell'Alleanza dei Democratici e Liberali per l'Europa al Parlamento europeo


Giommaria Uggias Nato a: Villanova Monteleone (SS), 29 marzo 1961
Professione: Avvocato


Gianteresio Vattimo (detto Gianni) Nato a: Torino, 04 gennaio 1936
Professione: Filosofo

Mica male vero? A quando il prossimo voto di protesta?

Sempre con affetto Vladimiro

Attilio Pietrosanto ha detto...

Il risultato di Sinistra e Libertà alle elezioni europee fotografa una storia che è ricominciata, un cantiere che è partito, una mobilitazione che significa accumulo di energie intellettuali e di passioni civili. Soprattutto tra le giovani generazioni, cioè tra i veri protagonisti della nostra campagna elettorale.
Un soggetto politico neonato, spesso oscurato mediaticamente, con un rodaggio di poche settimane, ha raggiunto quel 3.1% che è un risultato importante, segno di una domanda di sinistra che vive, sia pure dispersa e frustrata, nel nostro Paese. Il risultato è ancora più incoraggiante se lo si legge con le lenti del nostro Mezzogiorno, dove la proposta di Sinistra e Libertà ha avuto affermazioni persino straordinarie. Nel Sud si è cominciato ad avvertire il segno reale della politica economica e sociale delle destre, si è cominciato a intendere quanto la “questione settentrionale” sia una minaccia per l’universalità dei diritti e per l’unità del Paese.
Gli sconfitti di questa tornata elettorale sono tre. Il bipolarismo innanzitutto, cioè l’idea di poter ridurre ai due antagonisti (PDL e PD) la ricchezza culturale e politica che ha animato la storia italiana. Poi ha perso Berlusconi, si è creata la prima crepa, la prima incrinatura nel rapporto con il suo popolo: una sorta di “idillio infranto” che rende visibilmente vulnerabile il volto arrogante dell’egemonia berlusconiana. E infine il PD, che ha perso moltissimi voti, soprattutto al Sud. È, secondo me, la sconfitta della vaghezza di chi crede di poter riempire il vuoto a sinistra ma è strutturalmente, politicamente e culturalmente impossibilitato a farlo.
Il 10% degli italiani che hanno votato a sinistra del Pd e non saranno rappresentati nel Parlamento Europeo ci dicono quanto sia necessario proseguire il nostro lavoro, chiedere a ciascuno e a ciascuna di continuare a tenere in piedi questo sogno utile che è la ricostruzione di una sinistra che abbia senso, che abbia significato e utilità, che abbia il coraggio di costruire mobilitazione ed esperienza politica, di occuparsi di questioni scomode, di coniugare innovazione politico culturale e progetti autorevoli.
Si ricomincia quindi, da parole d’ordine chiare: la questione sociale, la difesa della laicità dello Stato, il rilancio della scuola pubblica, la centralità della sicurezza del lavoro e sul lavoro, la tutela dell’ambiente e poi i diritti civili, sociali e umani.
Col nostro 3,1 abbiamo inaugurato il cantiere della nuova sinistra italiana. Noi quel cantiere non lo chiuderemo.

minny ha detto...

Il 3,1 per cento non è molto,ma se si comincia da zero è tanto.La sinistra ha imboccato la strada giusta andando dritta ai problemi che sempre più affliggono il nostro paese,mentre chi ci governa la stessa strada gli è ancora lontanissima.Non vedo tutto nero come xbass,nel senso che "tutto va in direzione destra",anzi,sono convinta che alle prossime votazioni il centro-destra sarà quasi inoffensivo.Dico quasi perchè bisogna comunque fare i conti con l'informazione falsa di cui Berlusconi ne è il garante.

f.carroccia ha detto...

non so se sia tanto davvero quel 3.1% per chi da molto tempo portava avanti la battaglia e la bandiera di essere il nuovo punto di riferimento per la sinistra italiana. come per l'udc con i suoi obiettivi, anche qui il processo è molto molto lungo ma in questo caso si avrà a che fare con lotte intestine o quasi per rivendicare la leadership del blocco di sinistra. comunque vada in bocca al lupo per il cammino,anche se oggi in quest'italia e con ciò che è la sinistra oggi (un vaso in mille pezzi che non vuole ricomporsi per dirla facile), la dimensione in termini numerici e di gradimento non si discosterà tanto.

write26 ha detto...

s-guardo, dipende da come la interpreti sai, io credo che in Italia parlare di sinistra sia semplice retorica, basta pensare che oggi a Roma è arrivato Gheddafi, il Colonnello non ha mai spiccato ne per la democrazia ne per il l rispetto dei diritti umani e chi c’è li a protestare, non i soliti No Global ma i ragazzi dell’IdV al seguito del senatore Stefano Pedica, un cattolico, ex democristiano, lo stesso che sia venerdì scorso, sia il venerdì precedente ha condotto due comizi a Fondi contro l’amministrazione fondana collusa con la camorra.

Eppure Clandestino dice che IdV in Europa siede al fianco del gruppo Liberal ed è vero, ci capisci qualcosa tu? Io no, tra l’altro, non ho ancora capito quale spazio occuperanno i parlamentari eletti con il PD nel parlamento europee, sembra che ne faranno uno apposta per loro.

Io credo che bisogna finirla con questa storia che tutto ciò che proviene da una certa area è giusto e tutto ciò che proviene dall’altra è sbagliato, anche perché non paga.

Sinistra e Libertà è al 3,1% va benissimo perché condivido tutti i loro valori sociali……….. possiamo lavorare insieme.

Per contro, il PdL è, come dice Berlusconi, al 101% non va bene perché gli unici valori che ha sono quelli che il suo capo esprime a giorni alterni, ed io non posso condividerli.

Ciao write26

Xbass ha detto...

Caro Write,
la bocciatura del referendum intendevo presentarla come una prova del peso che la Lega avrà sempre di più nell'azione dell'esecutivo:proprio partendo dal fatto che Berlusconi disse che avrebbe votato SI, cambiando in seguito idea, scaturisce il mio ragionamento.
La frammentazione delle sinistre che presentavo è quella relativa alla sinistra riformatrice: citi tu ad hoc le posizioni discordanti dell'IDV e del PD, che non possono far dirigere il referendum verso la bocciatura.
Detto ciò, non volevo conferire un'accezione negativa alla bocciatura, bensì presentarla appunto come segno evidente della crescita del carroccio.
Personalmente voterei ( il condizionale per ora è d'obbligo) SI, proprio per ciò che afferma Franceschini, anche se in effetti il rischio che la situazione peggiori esiste.
Seguiremo in questi giorni l'evolversi del dibattito. Prenderò una decisione doltanto quando ne sarò convinto.

clandestino ha detto...

L' 11 giugno di 25 anni fa moriva Enrico Berlinguer.

Dopo una legislatura da parlamentare europeo (eletto nel 1979 per le liste del PCI), in vista delle successive elezioni del 1984 Berlinguer si recò a Padova il 7 giugno, sul palco di Piazza della Frutta, dove effettuò un appassionato comizio.
Mentre si apprestava a pronunciare la frase "Compagni, lavorate tutti, casa per casa, strada per strada, azienda per azienda" venne colpito da un ictus. Evidentemente provato dal malore, continuò il discorso fino alla fine, nonostante anche la folla, dopo i cori di sostegno, urlasse "basta, Enrico!".
Le persone che lo stavano ascoltando lo trasportarono in albergo dove, si addormentò sul letto della sua stanza, entrando subito in coma. Venne chiamato un medico che constatò la gravissima situazione. Venne trasportato all'ospedale Giustinianeo, ma i soccorsi furono vani:
un comunicato datato 11 giugno del sovrintendente sanitario affermò che il politico sardo era venuto a mancare alle 12:45.

da: Utilize rap! Again!

Più Forti ha detto...

La prima vittima ufficiale di questo tsunami elettorale che ha colpito il Pd è il mito fondativo del partito veltroniano, quello dell'autosufficienza.
La sindrome dell'autosufficienza, la bolla Anna Finocchiaro, quasi fosse una malattia da cui guarire.
Col 26% nazionale e la difficoltà sul territorio che insidia persino le regioni rosse, come testimonia l'emorragia di province e comuni, nn si va da nessuna parte.E tra un anno ci sono le Regionali, con un nuovo rischio di bagni di sangue visto che il centrosinistra governa ovunque (salvo Veneto,Lombardia,Sicilia,Sardegna,Abruzzo) e praticamente può solo perdere.
Caro write, arrivati a questo punto, bisogna mettere mano alle alleanze.
"Recuperare l'Ulivo",come dice Chiamparino; "riorganizzare il campo del centrosinistra", come afferma Bersani; Ripensare all'Unione,come sostengono i prodiani.Anche se proprio il caso Bologna, con il candidato Flavio Delbono,esplicitamente appoggiato da Prodi al grido di "con l'Unione si vince", finito al ballottaggio nn è di buon auspicio.
Il problema principale è che nessuno sa come rimettere insieme una potenziale coalizione di governo.E' vero che sulla carta i voti delle opposizioni arrivano quasi al 50%, mettendo dentro tutto, da Ferrero a Casini.
Ma come riuscire a tenerli insieme è un mistero insondabile, e nessuno ha ricette risolutive.

Caro compagno, il problema principale che affligge il Pd, è che prima di capire con chi si va, bisognerebbe capire chi siamo e chi vogliamo rappresentare; però tra 2 settimane ci sono i ballottaggi,ed è urgente stabilire qualche nuovo rapporto.
Quindi bisogna lavorare subito ad allargare il Pd, chiamando a raccolta gli esclusidelle Europee, da Vendola alla Bonino, ma soprattutto trovare un leader forte come mezzo di sintesi della linea politica.

Write, un bacio e buon pranzo!!!

write26 ha detto...

Caro Clandestino, volevo fare un post a riguardo poi non me la sono sentita, mi sarei trovato costretto ad aprire una polemica con quei pseudo compagni che oggi si ritengono suoi eredi e a venticinque anni dalla sua morte non mi è sembrato il caso, dal mio punto di vista, squisitamente personale, preferisco ricordarlo in privato e citarlo pubblicamente come esempio quando ne sento il bisogno.


Questa mattina nella rubrica il Caffè di Rai New 24 c’èra Fausto Bertinotti, invitato da Corradino Minneo per citarne le memorie dopo averlo avversato in modo aspro e spesso scorretto in vita.


Spero che non me ne vorrai ma non ho resistito a tanta retorica, ho apprezzato molto il nuovo look di Fausto che in estate preferisce il lino avana e celeste ai colori autunnali del cachemire, più adatti al clima invernale, l’ho ascoltato solo pochi secondi e poi ho disgustato ho cambiato canale.


Ciao write26

write26 ha detto...

Caro più forti, un nuovo ulivo che spazia da Casini a Ferrero……………lasciamo stare.

Per quanto riguarda i ballottaggi noi nel Lazio possiamo fare poco, tra l’altro, con i referendum non stiamo facendo una bella figura da Niki Vendola da Claudio Fava fino a Di Pietro.

Potremmo cominciare a fare qualcosa a Lenola, scegliere due progetti e portarli avanti per misurare questa volontà di una nuova aggregazione che sembra stia prendendo piede nel nostro paese , più vicina ai valori, ai problemi dei lavoratori, dei commercianti, dei piccoli imprenditori, ai disagi giovanili, degli studenti, dei cittadini e soprattutto più lontana da chi pone al centro dell’attenzione, sempre e comunque, quelle “stravaganti” ideologie tese ad evidenziare i problemi oltre oceanici fregandosene, o quasi, di quanto avviene sotto i propri piedi.

Se questo è l’obiettivo io, non senza pregiudiziali, sarei disponibile a lavorare fin da subito vediamoci e parliamone.

Contattami write26@libero.it

Ciao Vladimiro

Più Forti ha detto...

In questi 25 anni che ci separano dalla scomparsa tragica di Enrico Berlinguer, tutto intorno a noi è cambiato. Il mondo,l'Europa,l'Italia,la società hanno conosciuto trasformazioni enormi che ci consegnano uno scenario del tutto diverso da quello in cui il più amato Segratario del Pci visse la sua straordinaria stagione politica e umana.
E,tuttavia, tornare a riflettere sull'azione e sul pensiero di uno dei dirigenti che più ha segnato la storia della sinistra e della democrazia italiana è tanto più utile perchè il nostro tempo ci consegna temi su cui Berlinguer ebbe intuizioni preziose e precoci.
Quando il Segretario del Pci parlò di "austerità", nel nostro linguaggio nn c'era ancora un altra parola con la a accentata-"sostenibilità"- che è divenuta oggi di uso quotidiano.
Era la metà degli anni '70,il tempo della prima grande crisi petroliera, che spingeva i paesi produttori di petrolio a rivendicare un cambiamento delle ragioni di scambio e dei rapporti di mercato e di investimento con i paesi industrializzati e consumatori.
I più guardarono in quel momento all'austerità berlingueriana con diffidenza, quasi fosse una forma di rifiuto della modernità.In realtà Berlinguer capì molto prima di altri che una concezione dello sviluppo come sola e ininterrotta produzione di beni e di merci è destinata a scontrarsi con i limiti invalicabili della natura e del destino umano. E che fondare lo sviluppo su basi sostenibili-demografiche,ambientali,sociali- è condizione perchè la crescita sia capace di produrre benefici di cui possa godere una vasta umanità e senza pregiudicare le opportunità e il destino delle generazioni future.
"Governo mondiale" fu altra espressione originale che Berlinguer coniò, volendo sottolineare la consunzione del sistema bipolare e la necessità di un nuovo equilibrio politico del pianeta, non più governabile soltanto sulla base dei rapporti di scontro o competizione o confronto tra Urss e Stati Uniti.
Anche quella espressione può sembrare utopica, e non mancò chi accusò il leader del Pci di atrazioni e visioni velleitarie, quando invece Berlinguer anticipava così un tema che oggi la crisi della globalizzazione ci pone im modo stringente:
la necessità di una governance globale e di un multipolarismo responsabile a fronte di un mondo sempre più unico e interdipendente, che non può essere retto dalle sole sovranità nazionali e dalle loro mutue relazioni.
E ancora una delle affermazioni più note e più forti di Berlinguer, "la democrazia come valore universale", che torna oggi di prepotente attualità.
Se ieri quell'affermazione aveva il significato forte e esplicito di contestare il comunismo sovietico e il suo carattere oppressivo,oggi la "questione democratica" torna di straordinaria attualità, in una società in cui i poteri delle nazioni si svuotano, i cittadini sentono più incerti i loro diritti, la politica e le istituzioni appaiono deboli e inadeguate e, anzi, crescente e lo spostamento di poteri,decisioni risorse da istituzioni leggitimate dai cittadini- "democratiche" appunto, a luoghi e sedi extraistituzionali e si affermano concezioni populistiche e plebiscitarie della politica delle leadership.
Riflettere su Berlinguer, dunque, non per un'antistorica nostalgia, ma per avvalersi delle sue intuizioni e delle sue riflessioni in un tempo presente che, ancora una volta, chiede alla sinistra e ai riformisti di non aver timore, come non lo è per Berlinguer, di percorrere cammini inesplorati e di navigare in mare aperto.

Swan ha detto...

Enrico...se tu ci fossi ancora...

write26 ha detto...

Il Presidente del XIII Municipio (Ostia Lido) Giacomo Vizzani assegnerà domani a Licio Gelli capo della Loggia Massonica P2 e condannato con sentenza definitiva per i seguenti reati: procacciamento di notizie contenenti segreti di Stato; calunnia nei confronti dei magistrati milanesi Colombo, Turone e Viola; calunnia aggravata dalla finalità di terrorismo per aver tentato di depistare le indagini sulla strage alla stazione di Bologna, vicenda per cui è stato condannato a 10 anni; bancarotta fraudolenta (Banco Ambrosiano) un premio per la letteratura, data la sua particolare dedizione alla “poesia”

f.carroccia ha detto...

commento ore 17.09 11 giugno...
che tristezza infinita,cosi male siamo ridotti!?

Swan ha detto...

Vi stupite?
In provincia abbiamo votato dei camorristi,al governo abbiamo un pedofilo-puttaniere-mafioso,invitiamo a parlare un dittatore al Senato ed ora vi stupite per questo?
Sono cosi incazzato questi giorni che ho scelto la via del silenzio. Ci sentiamo tra qualche giorno.

write26 ha detto...

Caro s-guardo siamo ridotti peggio, domani ad Ostia si terrà una fiaccolata di protesta, vai su internet e guarda con i tuoi occhi chi sono gli organizzatori, quali partiti, quali movimenti, quali associazioni, parteciperanno.

Ti accorgerai che c’è un Italia, un Italia “diversa” che purtroppo poco appare sui media, non ama i salotti di Ballarò o Porta a Porta, ma grazie ad Internet, sul territorio, sarà sempre più attiva.

Niente a che vedere con quel 3,1 % che citavi nel precedente post, dobbiamo sgomberare le nostre menti dal concetto destra/sinistra e combattere per quei valori di solidarietà e di giustizia che rappresentano le fondamenta degli stati civili, per ricondurre il nostro paese alla normalità i distingui sulle ideologie è giusto farli ma nei salotti non in parlamento.

Su con il morale, non scoraggiarti, un abbraccio write26

write26 ha detto...

Caro più forti dimmi cosa ne pensi?

'Ma si puo' chiedere a chi siede in Parlamento con un condannato come Cuffaro una comune battaglia con l'Idv?

Franceschini condivida con noi dell'Idv di mandare via dal Parlamento i condannati per reati gravi come associazione mafiosa, truffa o corruzione o altri reati che sono presenti purtroppo nel partito dell'Udc': lo dice l'esponente dell'Idv Stefano Pedica.


a Fondi (LT) sono stato venerdì -sottolinea Pedica - e' ritenuto dal Prefetto di Latina 'luogo strategico per l'integrazione fra diverse organizzazioni di tipo mafioso', e guarda caso e' governata dal Pdl e anche dall'Udc.

Quell'Udc che alcuna sinistra vuole accarezzare anche per le prossime amministrative.

Franceschini faccia attenzione a non scivolare sulla buccia di banana dell'Udc.

Cerchi di compattare la sinistra, e sostenga la nostra mozione.

ciao write26

write26 ha detto...

Nessuna tv italiana vi mostrerà mai questa immagine

Nonostante il dilagare, contagioso e inquietante, del servilismo, c’è qualcuno che resta immune al contagio.

Ecco una spettatrice di Porta a Porta che nega la stretta di mano a Berlusconi.

Lui tira dritto come se niente fosse.

Ha solo un impercettibile irrigidirsi della mascella, contratta nel sorriso automatico di vecchio incantatore di serpenti.


http://filcusum.wordpress.com/2009/06/04/spettatrice-di-porta-a-porta-nega-stretta-di-mano-a-berlusconi/

passatempo ha detto...

Una notizia che non ha conosciuto il tam-tam mediatico perché può sembrare innocua, ma che riveste nel suo messaggio intrinseco subdoli segnali formativi.
La “piccola” notizia è questa, una signora (di nome Claudia) scrive al giornale l’Avvenire indignata per avere dovuto registrare che a Gardaland con10 euro a testa oltre i 35 d’ingresso si acquista il diritto di saltare la coda per le attrazioni più richieste del parco giochi. Scrive:”rispettare la fila è una dimostrazione di democrazia, civiltà e uguaglianza che esempio si dà ai bambini?” e continua “ un messaggio mostruoso: con il denaro ci si guadagna il diritto a non rispettare le regole”. Il direttore risponde sottolineando l’iniziativa insopportabile, “considerando la destinazione familiare del luogo”. Condivido pienamente le considerazioni della signora Claudia e le riflessioni critiche del giornale e la ringrazio per avere reso pubblica la sua indignazione, e credetemi lettori del blog , personalmente la ritengo più seria di un premio alla poesia perché mina un mondo formativo in una età molto ricettiva, complici genitori troppo spesso disattenti che scegliendo quella scorciatoia discriminatoria favoriscono un percorso educativo sbagliato.
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f.carroccia ha detto...

Niente a che vedere con quel 3,1 % che citavi nel precedente post, dobbiamo sgomberare le nostre menti dal concetto destra/sinistra e combattere per quei valori di solidarietà e di giustizia che rappresentano le fondamenta degli stati civili, per ricondurre il nostro paese alla normalità i distingui sulle ideologie è giusto farli ma nei salotti non in parlamento.

su questo mi trovi pienamente d'accordo con te. per forza di cose deve essere cosi, dobbiamo far cosi noi che anche se di ideologie diverse,e di vedute diverese amiamo la legalità, le cose fatte per bene, le cose trasparenti fatte alle luce del sole senza servilismi e corruzione

StarmanBlogger ha detto...

@passatempo
non c'è da stupirsene però. già pagare 35euro per un parco divertimenti è tutt'altro che istruttivo.
Dal mio punto di vista basta frequentare simili postacci come questi resort per dare un cattivissimo esempio a chiunque.

ora il fatto che a 10€ in più tu possa saltare la fila di centinaia di disgraziati che aspettano da un'ora sotto il solaccio di metà luglio ci sta tutto. E' assolutamente in linea col modello che stiamo veicolando e che trova in queste 'riproduzioni di esperienze' in carta pesta e polistirolo la più rappresentativa coagulazione di intenti.

write26 ha detto...

s-guardo io sinceramente non capisco neppure quali sarebbero queste ideologi che dovrebbero dividerci se non l’interesse generale a tutti i livelli di alcuni leader e mini leader di partito alla poltrona.

Istruzione, sanità, ambiente, infrastrutture, precariato, sicurezza sul lavoro, città più sicure, lotta alla criminalità, libertà di stampa, giustizia uguale per tutti, diritti umani, pace nel mondo, razzismo non credo che abbiano colore politico, parlo per le persone di buon senso non per chi vota PdL.

Lo stesso vale per i grandi temi etici partendo dall’eutanasia, dal testamento biologico, dalla fecondazione artificiale fino ad arrivare alle coppie gay (Dolce e Gabana tutto sono meno che compagni) si può essere tranquillamente di destra e approvare il testamento biologico, la Paola Binetti, senatrice del PD non la pensa come me eppure rappresenta un pezzo importante del centro sinistra.

Così come credo che oggi, sarebbe impopolare, per non dire una cazzata, parlare di abolizione della proprietà privata.

Quando Clandestino associa le posizioni dei Liberal Europei a Italia dei Valori, solo perché nel parlamento europeo occupano più o meno lo stesso “punto cardinale” non ha capito un cazzo ne di IdV, ne dei Liberal al cui interno vivono molte anime, certo, non tante quanto quelle che vivono nella sinistra radicale italiana, forse è questo il suo riferimento, ma, sinceramente sono un po’ troppe e credo che lui lo sappia meglio di me.

Anche nella politica estera è impensabile descrivere la Cina o Cuba come due paesi democratici così come è sbagliato considerare oggi gli Stati Uniti d’America un paese imperialista, anche li dipende da chi governa, prima Clinton oggi Obama hanno espresso, ed oggi esprimono, riguardo le politiche globali, un concetto completamente diverso da quello di Regan o di Bush Senior e Junior.

La Costituzione Italiana ripudia la guerra come mezzo atto a risolvere le controversie internazionali, siamo tutti d’accordo, ma intervenire militarmente contro l’eccedio che stava avvenendo in Kossovo, su disposizioni dell’ONU, significa interferire militarmente negli affari interni di un paese?

Non intervenire in Iraq e fornire mezzi militari e gas nervini negli anni 80 a Saddam mentre sterminava i Curdi, per poi intervenire militarmente dopo lo sterminio per appropriarci dei pozzi petroliferi, con la subdola scusa riguardo una bugiarda fantomatica ipotesi di realizzazione di armi di sterminio di massa, negata dagli ispettori dell’ONU, è la stessa cosa che intervenire nell’ex-Juogoslavia?

Secondo una certa sinistra SI……..Un Si da me non condiviso ma comunque legittimo, un SI o un NO sul quale si può e si deve discutere nel merito, nelle sedi appropriate e tra la società civile ma poi in parlamento si va con una posizione unica, non possiamo farci ridere dietro dalle destre, dall’opinione pubblica e dagli altri paesi.

Non si può far cadere un governo e regalare l’Italia a Berlusconi e alla Lega perché poi loro fanno come gli pare: leggi at personam, leggi razziste, interventi militari, acquisto di 135 Bombardieri, acquisto di centrali nucleari di vecchia concezione, legge 30, legge Gelmini, “LODI” Alfano e chissà quante altre ancora.

Allora s-guardo, quali sarebbero queste ideologie diverse, quelle che certi super uomini della politica enfatizzano, che non ci permetterebbero di lavorare insieme?

Per favore…….. non prendiamoci in giro.

Ciao write26

f.carroccia ha detto...

ce ne sono abbastanza di linee di pensiero e di ideologie che ci tengono distanti, ti leggo abbastanza da poterlo notare da mille miglia.

write26 ha detto...

Ti ringrazio per il fatto che mi leggi è sempre piacevole sapere che qualcuno ti ascolta e ogni tanto interviene anche se per dissentire.

Per quanto riguarda le distanze non posso far altro che crederti sulla fiducia perché non ho mai avuto il piacere di conoscere cosa pensi, che mondo immagini, qual è la tua filosofia del sociale, della vita e quanto, ai giorni nostri, sia applicabile.

Dici che è lontana dalla mia lo dicono anche molti cattolici, molti altri , sempre cattolici, pensano il contrario, che dire……… speriamo un giorno d’incontrarci, mai porre limiti alla provvidenza nel frattempo tu continua a leggermi e ad intervenire che fa bene ad entrambi.

Ciao write26

minny ha detto...

Bello l'argomento che si è iniziato...ideologie,legalità, Berlinguer.
A chi crede ancora nei valori di onestà e giustizia, a coloro che come punto di riferimento hanno la Costituzione Italiana, agli altri che desiderano per i propri figli un paese che sappia riconoscere la differenza tra dignità e potere,a tutti quelli che non hanno votato il centro-destra oppure non sono andati a votare perchè stufi....cavolo!!!!!Siamo un esercito!!!!!Perchè il governo continua ad ignorarci??? DDL intercettazioni...votato anche da qualcuno dell'opposizione.
Che dire....complimenti a tutti e buonanotte........

clandestino ha detto...

Una domanda:
abbiamo un governo xenofobo; un governo che dice si ad ogni cagata del cavagliere; un capop di governo che sui scopa le ragazzine (qualcouno dice "beato lui"; un governo che spende e spande per le spese militari (ma a chi cazzo dobbiamo andae a sparare?) e taglia sulla ricerca; insomma viviamo comandati da un governo fondamentalmente di merda, un governo per pochi, per molto pochi.
Poi si vota e la metà vuole ancora esser "comandata", una banda di masochisti feticisti!
Ma scusate, voi che vi riempite la bocca di democrazia, di che cazzo vi lamentate????!?!
l'AVETE VOLUTA LA DEMOCRAZIA? bEH, TENETEVELA STA ZOCCOLA!!!
Il desiderio monarchico di questo popolo è fin troppo chiaro.
Il resto sta zitto, non contrasta, non manifesta, non spara neanche più, figuratevi!
Allora stiamo zitti! Muti!
Aspettiamo nell'ombra,magari rifugiamoci in campagna, come diceva il Signor G, e speriamo nelle nuove generazioni, che sappiano seppellire l'intero mondo.
Un piccolo bigban non sarebbe male!!
Personalmente mi son rotto i coglioni, tutti e due!
Scusatemi lo sfogo...
domani passa!

write26 ha detto...

Clandestino Clandestino, mio carissimo amico, possibile che per chiamarti in gioco bisogna sempre e comunque provocarti fino a farti saltare i nervi?

Io ti voglio bene e fatico a ricorrere a questi mezzucci.

Il PdL avanza e il centro sinistra ha perso 15 Province, tralascio il numero dei Comuni perché non ho voglia di rovinarti la serata……e noi? Cosa vogliamo fare NOI? Vogliamo continuare a ragionare su dove si andrà a collocare a livello europeo il PD, oppure su quali coordinate geometriche IdV si troverà meglio a suo agio, o su come associare a IdV le malefatte del gruppo Liberal visto che nel parlamento europeo condividono la stessa area, o peggio ancora vogliamo avventurarci nel cercare di comprendere quali tematiche possono aver provocato una rottura nella sinistra radicale tale, al punto, di far privilegiare, ad entrambe le compagini (Sinistra e Libertà e RC) , un accordo separato con i rinati socialisti craxiani per raggiungere quel fatidico 4%.

Vogliamo fare politica o geometria, vogliamo occuparci dei problemi della gente o vogliamo continuare disquisire sui punti cardinali sugli assi cartesiani ?

Vogliamo o NO far pace con la nostra testa e cominciare ad entrare nel pratico?

Vogliamo o NO prendere le distanze da quelle che tu chiami appartenenze ideologiche, ed io lasciti adolescenziali, infantili o meglio ancora “seghe mentali”…?????

Perché mio caro se, questo salto di qualità, non facciamo in fretta, tra dodici mesi avremo regalato a Berlusconi e alla Lega Nord anche la Regione Lazio e a quel punto avremo l’obbligo morale di dover giustificare ai posteri, ai nostri figli, la nostra scelleratezza e sinceramente vorrei avere almeno un alibi, se non altro, quello di aver provato a contrastare quest’involuzione pseudosociale.

Vogliamo o no realizzare a Lenola attraverso un accordo tra partiti (sai che io non credo alle associazioni e alle liste civiche) un gruppo politico composto dai membri e dai simpatizzanti di quei partiti che si oppongono con tutte le loro forze al malgoverno Berlusconi Fini Bossi? Che poi a livello locale si traducono in Cusani, Fazzone, Forte? Tralascio il ballerino.

Un equipe formata da donne e uomini capace di riportare la cittadinanza a discutere sui grandi temi e non sulle peculiarità e sulle ripicche dei vari peppino o dei vari bearzot, un team capace di recuperare le risorse perse (Ennio) e nel contempo deciso a gettare alle ortiche quelle ingenue avventure “pionieristiche” che in passato ci hanno diviso e tu sai a cosa mi riferisco.

Perché se vogliamo fare ciò io ci sono, (spero che il nostro amico La Clessidra legga questo mio commento) in caso contrario ognuno andrà per la sua strada e in quel caso, inevitabilmente, a prevalere sarebbero i meri interessi di bottega, quelli che finora ho trascurato, e non quelli dei cittadini.

Ciao write26.

write26 ha detto...

Mentre gli altri Paesi ospitano Barack Obama, considerato il JFK del nuovo secolo per la sua politica "illuminata", Berlusconi riceve un fiancheggiatore di terroristi e allontana l'Italia dalle nazioni che contano, quelle in via di sviluppo.
Berlusconi nuoce all'Italia accogliendo un uomo indegno come Gheddafi, e dimostra di non conoscere i numeri della nostra economia: nel 2008 le esportazioni italiane verso gli USA ammontavano a 36.1 mld di US$ con un incremento del 3% rispetto al 2007. Le oltre 800 imprese statunitensi insediatesi in Italia, tra le quali spiccano nomi eccellenti, generano Pil e posti di lavoro che questo governo non crea, anzi, distrugge.
E Gheddafi, vestito da pagliaccio, oltre ad incontrare il suo amico magnate che sperpera soldi pubblici, cosa è venuto a fare? Ad insultare i Paesi con cui fino a ieri eravamo, almeno all’apparenza, amici. Ha indicato l’Italia come un Paese amico dei terroristi, in cui ora, senza intercettazioni è possibile rifugiarsi. E’ venuto ad osannare Bin Laden, di cui si sente evidentemente collega per l’attentato di Lockerbie nel 1988. E’ venuto a ricattarci chiedendoci soldi, molti soldi, se vogliamo che la smetta di spedirci barconi di Stato colmi di disperati.
Ha tenuto una lezione di marketing delle dittature proponendole come un modello altrettanto valido rispetto a quello democratico, un argomento sul quale ha probabilmente ricevuto qualche assist dal nostro clown. E’ venuto a riscuotere l’applauso di politici come il “gladiatore” Cossiga e “zio Giulio” Andreotti che nel loro passato hanno forse sognato e perseguito forme politiche diverse dalla democrazia. E’ venuto a stringere accordi con Eni ed altre industrie di Stato, ricattandole con l’oro nero. E’ venuto a lusingare un migliaio di donne nell’incontro al “pollaio” delle Pari opportunità, umiliando il genere femminile, da lui conosciuto solo ed esclusivamente in termini di harem.
Io sono con gli studenti, soprattutto con quelli a cui è stato vietato contestare la visita italo-libica di ieri all'università 'La Sapienza' di Roma. Io sono con gli italiani. Io Gheddafi, Putin e i dittatori come loro, non li vogliio sul suolo del nostro Paese.

dal sito Idv write26

Più Forti ha detto...

Caro Vladimiro,scusa il ritardo ma il lavoro mi ha impedito di risponderti prima e chiacchierare un pò con te.
Hai perfettamente ragione, il "tesoro " di don Vito ha messo nei guai l'Udc siciliana... però deve stare molto attento anche Dario.(solo questo ci manca al Pd, poi la frittata è fatta).
Quattro indagati eccellenti sono i protagonisti della nuova bufera giudiziaria che parte dalla Procura antimafia di Palermo. Il nome più noto è quello di Carlo Vizzini, già ministro e sottosegretario socialdemocratico, oggi parlamentare del Pdl e membro della commissione nazionale antimafia, incarico dal quale si è dimesso mercoledi mattina.
Vizzini,insieme al segretario regionale dell'Udc, Saverio Romano, all'ex assessore sempre Udc,Salvatore Cintola e all'inossidabile Totò Cuffaro, è indagato di concorso in corruzione aggravata dall'art.7, ovvero dall'aver favorito Cosa nostra.
Tutti e quattro dovranno spiegare come avrebbero incassato soldi provenienti da un conto cifrato, attivo presso la banca di Ginevra. Soldi che provenivano dal cosiddetto "tesoro" di Vito Ciancimino,l'ex sindaco DC di Palermo,condannato per mafia e morto nel 2002.

Tra gli indagati, come vi ho detto, vi è anche l'ex presidente della Regione Siciliana, Totò Cuffaro, condannato in primo grado a 5 anni per favoreggiamento aggravato nei confronti di un boss mafioso. Una condanna che a Cuffaro costò la poltrona di Palazzo d'Orleans.
Un "sacrificio" per il quale Cuffaro venne prontamente risarcito con un seggio a Palazzo Madama e con la relativa immunità.
Un'immunità che il partito di Casini nn ha voluto far mancare neppure a Salvatore Cintola,già a suo tempo inquisito per mafia in un indagine poi archiviata, e al segretario regionale Saverio Romano, eletto domenica al Parlamento Europeo.L'effetto dell'immunità, oltre a porli al riparo da misure cautelari, ha una ricaduta immediata sulle indagini.
A supporto delle dichiarazioni di massimo Ciancimino, vi sarebbero numerose conversazioni intercettate.Per utilizzarle nel processo però i magistrati dovranno avere l'autorizzazione del Senato e del Parlamento Europeo.

P.S. Write ti contatterò quando avrò maggiori informazioni, ma soprattutto quando avrò più tempo.

Un bacio e buon finesettimana...

write26 ha detto...

buon fine settimana anche a te