
Cari amici di Europa,
con l'editoriale del vicedirettore Chiara Geloni introducete, con garbo, un punto politico importante: come rendere utile al Paese e al centrosinistra la proposta politica di Sinistra e Libertà? Come rendere utile quel milione di voti ricevuti e il “sogno” che essi incarnano? La risposta è nel cammino che ci aspetta.
Partendo da alcune premesse: la prima si chiama autonomia. E l’ autonomia di un progetto politico pretende rispetto. Ecco la ragione del mio disagio di fronte all’invito rivoltoci dal capogruppo del PD alla Camera Antonello Soro: “integratevi!”. Non credo che integrarci nel Partito Democratico sarebbe cosa utile: né al PD né a quel milione di elettori che con il loro voto non hanno voluto tenere a battesimo una possibile nuova componente dei democratici ma un’ autonoma forza della sinistra italiana.
Credo che l’utilità di Sinistra e Libertà sia quella di contribuire concretamente, politicamente, in forme e intenzioni trasparenti, alla costruzione d’un nuovo centrosinistra. Che recuperi lo spirito positivo del primo Ulivo. Che metta in rete tra loro culture politiche e linguaggi diversi dentro una comune cornice di valori. Ma perché questo accada occorre reciproco rispetto e autonomia. Sinistra e Libertà è un progetto politico destinato a mettere radici nei prossimi mesi, pronto a dialogare con le altre forze del centrosinistra ma ben attento a rispettare il mandato ricevuto dagli elettori: coniugare insieme le parole sinistra e libertà in un processo politico nuovo, rivolto al futuro e al Paese.
Scelte chiare, che abbiamo rispettato anche in questa campagna elettorale: un cartello con Rifondazione comunista ci avrebbe regalato il 4% e qualche eletto ma avrebbe disperso le ragioni del nostro impegno. Chi vi scrive è stato ben felice di sacrificare la propria permanenza al Parlamento Europeo pur di non sacrificare la coerenza del nostro progetto. Il dialogo politico, la collaborazione, il comune impegno elettorale fa parte di questo progetto: a patto di non parlare di integrazione. Sinistra e Libertà, assieme al PD e all’IDV, può rappresentare la risposta alle destre e a Berlusconi. Ma nella chiarezza e nel rispetto reciproco dell’identità di ciascuna forza politica. Più che un sogno, tutto ciò lo considero una comune responsabilità.
Claudio Fava
Io sarei d'accordo, potremmo sperientarla a Lenola quest'idea. write26
15 commenti:
"Un partito nuovo, unitario e plurale, della sinistra, di tutta la sinistra. Un partito capace di rappresentare il mondo del lavoro e le “grandi mete” (eguaglianza e libertà, laicità, nonviolenza) che danno senso alla sinistra. Una forza da ricostruire processualmente entro un tempo politico “medio” – tre anni – entro, cioè, le prossime elezioni politiche. Questa a me pare la sola prospettiva percorribile"
F. Bertinotii.
Mi trovo d'accordo più con Fava che con Bertinotti. Unire le forze rispettando le autonomie dei singoli partiti.
Potrei trovarmi d'accordo anche con Fausto a patto che il PD torni a fare una politica di Sinistra.
Mi sconcerta il fatto che si parla di tutto ciò ancora come una possibilità da attuare: bisogna rendersi conto che una sinistra unita rappresenta l'unico antidoto al "suffocating control" (come diceva la tv inglese sulla quale ho rivisto la stretta di mano negata a Berlusconi),la "sola prospettiva percorribile" come dice appunto Bertinotti.
A livello locale basta con le alleanze PD-PDL che mettono tra parentesi la politica nazionale,come se la realtà paesana fosse avulsa dal mondo,come se la politica rispondesse qui ad altre leggi.
Una sinistra così dovrà essere fatta ( e qui mi trovate inamovibile) a prescindere dal numero di liste che verranno presentate.Mi danno del pazzo visionario quando lo sostengo, adducendomi il motivo che a Lenola è impossibile una cosa del genere e le divergenze partitiche qui si annullano come d'incanto.
Diffondere una mentalità diversa, capace di critica e flessibilità mentale, capace di aprire gli occhi davanti a una realtà degradata, è questo il nostro compito.
Abbiamo 4 anni ancora, salvo clamorosi capovolgimenti al Comune, per farlo.
X Bass portare la Sinistra, alle prossime comunali, tutta unita è una cosa che bisogna assolutamente fare (e noi lo diciamo da 10 anni) ma non significa creare un partito unico.
A proposito di strette di mano,guardate la premiazione della Champions di quest'anno.Qualche giocatore non da la mano allo Psiconano ma lui per non fare la figura del fesso fa il gesto di stringere la mano a qualcuno lo stesso!!!
Berlusconi: un golpe contro di me……..dietro le calunnie un progetto eversivo…..Bravo!!!!
Ma coloro che lo votano si rendono conto di ciò che quest’uomo dice?
Buonanotte write26
A livello locale basta con le alleanze PD-PDL che mettono tra parentesi la politica nazionale,come se la realtà paesana fosse avulsa dal mondo,come se la politica rispondesse qui ad altre leggi.
Diffondere una mentalità diversa, capace di critica e flessibilità mentale, capace di aprire gli occhi davanti a una realtà degradata, è questo il nostro compito.
Abbiamo 4 anni ancora, salvo clamorosi capovolgimenti al Comune, per farlo.
Xbass, parli come mio figlio………….sicuro che non sei lui? Perché già una volta su un blog mi ha preso in giro “portandomi a spasso” per oltre un mese, perché se così fosse….questa volta, caro Valerio non ti perdonerei.
Non abbiamo quattro anni come dici tu per prendere coscienza ma solo undici mesi, perche se dovessimo perdere la Regione Lazio il danno sarebbe tale da non essere paragonabile alle peculiarità locali, a Gianni e Peppino, ai loro parcheggi, alle loro miopi manie, ci siamo quasi affezionato, nel marasma in cui viviamo, rappresentano un problema secondario
Caro Swan in Italia dobbiamo toglierci dalla testa questo dogma, non abbiamo al governo una destra conservatrice o sociale, chiamala come vuoi, che giustifica la nascita o la presenza di una sinistra alternativa, ma un gruppo di cialtroni, ignoranti e poco rispettosi delle regole, per intenderci “i furbetti del quartierino” se così è non possiamo caratterizzarci ne a destra ne a sinistra.
Non ci si oppone a questa ciurma con le ideologie, DOBBIAMO PARLARE DI ONESTA’ E DI BUON SENSO, DI REGOLE , DI GIUSTZIA, dobbiamo riportare il paese alla legalità, non facciamoci infinocchiare da quei cattivi filosofi della politica, da quei santoni demagogici e astratti che guadagnano ventimila euro al mese, che ripeto, a prescindere dalla collocazione politica, vogliono continuare a mantenere le proprie rendite di posizione ma soprattutto salariali.
Noi stiamo vivendo un momento storicamente unico, uno dei peggiori regimi che passera alla storia perché, pur privo di colore ,politico, è stato democraticamente accettato e supportato dalla pubblica opinione, l’attuazione integrale del piano Licio Gelli, che evidenzia in Berlusconi un socio di primo piano con tessera 1861.
Nel caso specifico c’è poco da disquisire, supportare la criminalità, modellare le regole a proprio uso e consumo, tagliare le gambe ai giudici, non è un programma di destra, è un disegno illegale, che tutti (destra e sinistra) dovremmo contrastare, se capisci ciò comprendi anche perché tempo addietro ho assunto posizioni radicali, pregiudiziali e impopolari rispetto un eventuale allargamento incontrollato del nostro gruppo.
Il quadro a mio avviso è questo, banalizzo: riportiamo il paese alla normalità , stabiliamo le regole e poi , nel rispetto reciproco, cerchiamo i consensi nella convinzione che è l’alternanza che crea le grandi democrazie. Diciamocelo……. un po’ quello che dice s-guardo
Un abbraccio e buonanotte write26
"non facciamoci infinocchiare da quei cattivi filosofi della politica, da quei santoni demagogici e astratti che guadagnano ventimila euro al mese, che ripeto, a prescindere dalla collocazione politica, vogliono continuare a mantenere le proprie rendite di posizione ma soprattutto salariali."
Ci sono cialtroni e cialtroni.
Secondo me una persona che sceglie di seguire un progetto politico pur sapendo che al 99% perderà il suo stipendiuccio non può definirsi cialtrone.
Io le mie ideologie non le mollo e lo sai bene. La politica è fatta di ideologie e questo è innegabile,soprattutto oggi. Proprio per contrastare quei cialtroni che pensano che la politica sia un mezzo per vedersi i cazzi propri.
Dici che oggi non abbiamo una destra ideologica? Dai uno sguardo a Repubblica a pag.12. Io mi preoccuperei un attimino!
Lettera di N. Vendola a Giovanna Melandri.
http://altronline.it/cara-giovanna
copia e incolla.
Infatti caro Swan, nessuno pensa che Fava sia un Cialtrone, tutt’altro, così come non si può accusare di egocentrismo (Di Pietro) uno che si presenta alle europee con il 50% dei candidati non iscritti al partito (Gianni Vattimo, Luigi De Megistris, Sonia Alfano per fare alcuni esempi) uno che la prossima settimana toglierà la sua faccia dal logo di IdV e lo farà da vincente non da perdente.
Ho letto con attenzione la lettera di Niki Vendola, diciamo quasi tutta condivisibile, però non capisco una cosa: perché la indirizza alla Melandri?
Giovanna non è e non è mai stata nessuno all’interno del partito, non ha mai spiccato neppure in intelligenza politica, perché non scrive a D’Alema, a Veltroni, a Bersani, alla Finocchiaro oppure a Franceschini a Rosy Bindi a Renato Soru, a uno che conta?
Come dobbiamo leggere questa scelta?
Ciao write26
Semplicemente come la risposta ad una lettera che la Melandri aveva scritto a lui.
Se vai sul sito del quotidiano "L'ALTRO" trovi anche la lettera della Melandri. Sono stato impreciso io a non metterle tutte e due.
Caro Swan, ho dovuto leggere entrambe le lettere più volte, sai com’è…….. leggere prima la risposta e dopo la proposta è un po’ come disegnare un cane partendo dalla coda.
Comunque anche se a parti invertite la mia perplessità, e ho la presunzione di credere che sia anche la tua resta tale e quale. Come mai è Giovanna e non Water o Massimo a scrivere a Vendola?
Così come permane il mio personale giudizio sulla Melandri, ha sicuramente una grande padronanza della lingua inglese, ma quando scrive in italiano un po’ si perde e fa bene Niki a farglielo notare.
Fa bene quando gli ricorda che il nostro è uno stato laico, che in Italia c’è Berlusconi, che è a rischio la democrazia, la libertà di stampa, la giustizia che stanno distruggendo la scuola pubblica, che non c’è il lavoro ecc. ecc.ecc.ecc…………..
Ma questa signora dove vive? Perché non resta a New York? Ma è mai stata a Tor Bella Monaca? Ha mai visto una periferia romana?
Diciamo che la letterina della Meladri somiglia un po’ a quelle che mia sorella, da piccola, scriveva al mio papà il giorno di Natale, recitavano più meno così: “si lo so che ho fatto un sacco di stronzate è vero che la media dei voti della mia pagella è calata del 20% però prometto di diventare più brava e soprattutto più buona”
Che dire Swan se son rose fioriranno………….ciao write26
Quando nel mio primo commento dicevo che il PD deve tornare a fare una poltica di Sinistra prima di proporre delle alleanze mi riferifo proprio a quello che dici tu.
E questo anche a Lenola.
Bene l'accordo tra il PD (anche se condivido solo una parte),IDV e sinistra e libertà...ho qualche perplessità riguardo ad un eventuale accordo con i radicali.
ROMA - Pochi stakanovisti e un esercito di "fannulloni", direbbe Brunetta. Che stanno soprattutto a destra. Per non dire che con le pagelle scolastiche reintrodotte dalla Gelmini (da 0 a 10), solo il 2,6% dei parlamentari (16 deputati e 8 senatori per la precisione) sarebbero promossi al secondo anno di legislatura.
Il primo anno si archivia così, con insufficienze a go-go: poco presenti, poco attivi, poco propositivi. Con gli onorevoli di opposizione a salvare la faccia. Le donne, come sempre, meglio degli uomini. E col dato più avvilente a fare da sfondo: un Parlamento ormai in ginocchio, ridotto a ratificare decisioni già adottate a Palazzo Chigi: in un anno, 61 ddl presentati dall'esecutivo trasformati in legge (90%), a fronte dei soli 7 di iniziativa parlamentare (10%).
La fotografia dei primi dodici mesi di vita delle Camere l'ha scattata l'"Osservatorio" composto da Cittadinanzattiva (movimento che dal '78 promuove i diritti dei cittadini e dei consumatori), Controllo cittadino e Openpolis. Le 32 pagine del rapporto 2008-2009 sulle attività parlamentari - che sarà presentato oggi - misurano con grafici e classifiche l'efficienza di gruppi e singoli. Un "indice di attività" elaborato in base a una serie di parametri: quante volte ogni parlamentare è stato primo firmatario o cofirmatario di un atto legislativo o ispettivo, quante volte relatore di un progetto di legge, quante volte è intervenuto in aula o in commissione, quante volte presente alle votazioni. Cosa si scopre? "Emerge molto chiaramente che i deputati dell'Italia dei valori sono i più attivi tra tutti i gruppi presenti alla Camera", su una scala da 0 a 10, la loro media di attività si attesterebbe attorno al 3,57. Sotto la sufficienza, ma meglio degli altri. Seguiti dal gruppo della Lega (2,67) e dal Pd (2,65).
Stesso discorso al Senato, anche lì in testa i dipietristi, seguiti però da Udc e Pd. In entrambi i rami del Parlamento, il principale gruppo di maggioranza, il Pdl, ha raccolto il grado di efficienza più basso, ultimo alla Camera (2,01) e penultimo (seguito dal solo misto) al Senato (0,67). Quozienti che si invertono, ed è facile immaginare il perché, se si passano ai raggi x le presenze in occasione delle votazioni: essendo la gran parte dei ddl di origine governativa, ecco che i deputati del Pdl sono risultati presenti all'83% delle votazioni, i leghisti all'86, i democratici all'81. Le donne hanno un indice di attività medio di 2,7, mentre gli uomini si fermano al 2,2. Tra le senatrici e i senatori "la differenza è ancora più marcata: le prime hanno un indice di attività di oltre 3 punti, mentre i senatori sono al 2". Stesso discorso per le presenze.
E come alla fine di ogni anno scolastico che si rispetti, Cittadinanzattiva ha affisso i quadri con promossi e bocciati. Classifiche elaborate, anche queste, sulla base di quei criteri (presenze, firme agli atti, interventi, votazioni). Ed ecco allora la pidiellina Angela Napoli in testa ai virtuosi, affiancata dalla senatrice radicale-Pd Donatella Poretti (entrambe con un bel 10 per indici di attività). Maglia nera tra i "bocciati", invece, al coordinatore del Pdl Denis Verdini alla Camera e al senatore (anche lui pdl) Marcello Pera, che di Palazzo Madama è stato presidente. "È la prima volta che i cittadini accendono un faro sui lavori del Parlamento, basato su dati incontrovertibili e pubblici - spiega Antonio Gaudioso di Cittadinanzattiva - . È giunto il momento che gli elettori si assumano la responsabilità di verificare le attività delle istituzioni, tanto più utile nel momento in cui viene a mancare il rapporto diretto con gli eletti, ormai semplici nominati".
E Brunetta,il secondo dei nani,che dice?
Brunetta caro Swan lo trovi qui:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Che-furbetto-quel-Brunetta/2049037&ref=hpsp
ne avevamo gia parlato ricordi?
Ciao write26
Si,l'ho letto e mi fa incazzare ancora di più la cosa. Come possono gli Italiani ancora credere a queste persone?
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