martedì 30 dicembre 2008

Incontro del 29 Dicembre 2008

Ieri sera, presso la biblioteca comunale si è tenuta una riunione nella quale si è preso atto della sensibile recessione che a partire dal prossimo anno interesserà il nostro paese (Italia) un processo involutivo che sarà severo e inclemente nei confronti delle classi sociali più deboli e delle piccole realtà urbane.

A Lenola, in questo particolare momento di emergenza, avvertiamo il bisogno di coinvolgere le nuove generazioni in una concezione più nobile d’intendere la politica e di ricondurre al buon senso e alla partecipazione, tutte quelle potenzialità, quelle intelligenze, che snervate dai vari “teatrini” locali e nazionali si sono allontanate dalle questioni civiche.

Cogliamo nelle proposte di Tiziano e di altri nostri conterranei non più residenti, che si sono resi disponibili ad offrire il proprio contributo, un irrinunciabile valore aggiunto, un’opportunità che ci permetterà di interagire con altre realtà a noi simili dislocate su tutto il territorio nazionale.

Con l’intento di fornire un informazione capillare, a partire dall’anno nuovo, le nostre riflessioni, le nostre sintesi, frutto dei dibattiti che avverranno in questo Blog, assumeranno un aspetto cartaceo e verranno distribuite nel territorio sotto forma di volantini.

Con la speranza che questo nostro impegno, teso a migliorare la qualità della vita collettiva, possa in breve tempo trasformarsi in un “pensiero sociale” capace d’interpretare meglio le preoccupazioni, le perplessità, le esigenze reali dei Lenolesi cogliamo l’occasione per augurare a tutti un felice anno nuovo. write26

giovedì 25 dicembre 2008

Il Natale di Pier Paolo




Tanti auguri ai fabbricanti di regali pagani! Tanti auguri ai carismatici industriali che producono strenne tutte uguali!
Tanti auguri a chi morirà di rabbia negli ingorghi del traffico e magari cristianamente insulterà o accoltellerà chi abbia osato sorpassarlo o abbia osato dare una botta sul didietro della sua Santa Seicento!
Tanti auguri a chi crederà sul serio che l’orgasmo che l’agiterà, l’ansia di essere presente, di non mancare al rito, di non essere pari al suo dovere di consumatore, sia segno di festa e di gioia!
Gli auguri veri voglio farli a quelli che sono in carcere, qualunque cosa abbiano fatto (eccettuati i soliti fascisti, quei pochi che ci sono)
E’ vero che ci sono in libertà tanti disgraziati cioè tanti che hanno bisogno di auguri veri tutto l’anno.
(tutti noi, in fondo, perché siamo proprio delle povere creature brancolanti, con tutta la nostra sicurezza e il nostro sorriso presuntuoso).
Ma scelgo i carcerati per ragioni polemiche, oltre che per una certa simpatia naturale dovuta al fatto che, sapendolo o non sapendolo, volendolo o non volendolo, essi restano gli unici veri contestatori di questa società.
Sono tutti appartenenti alla classe dominata, e i loro giudici sono tutti appartenenti alla classe dominante.
Pier Paolo Pasolini.

martedì 23 dicembre 2008

Ricordate il bando Regionale rivolto al finanziamento di opere pubbliche proposte dai cittadini?

Ebbene…dopo la richiesta di accesso agli atti da me protocollata in data 16/Dicembre/2008 prot.5791,stamattina ho ricevuto, via posta, tutta la documentazione richiesta.

Sintetizzo: ci sono due proposte inviate alla regione per la richiesta di finanziamento precisamente:

la prima, con prot.n.5342 del 18/11/2008, impiantata dal comune di Lenola denominata “Sistemazione e Completamento Parco Mondragon.”

Nel dettaglio è previsto il completamento del teatro,dei servizi igienici,pavimentazione e sistemazione zona teatro,pavimentazione viali,potenziamento dell’impianto elettrico ed idrico,manutenzione del recinto,attrezzature per giochi ed in ultimo è previsto il recupero di una antica neviera per la conservazione della neve.

Previsione di spesa complessiva EURO 250.000,00

La seconda con prot.n.5567 del 02/12/2008 posta in essere da me e sottoscritta da cinquanta firmatari denominata Qualificazione Parco Mondragon.

Nel dettaglio è previsto il taglio di piante secche e/o malate,adeguamento illuminazione,individuazione e costituzione area pic-nic,installazione di barriere architettoniche per impedimento accesso di veicoli non autorizzati e
conseguente studio di percorso per disabili, installazione giochi per bambini conforme alle vigenti norme di sicurezza.


Riassumo il documento della partecipazione che il comune ha inviato alla regione:

Oggetto:processo di partecipazione dei cittadini per l’individuazione di opere pubbliche da realizzare nel territorio comunale di Lenola,ai sensi della D.G.R.458 del 1 Luglio 2008 e dell’art.34 della L.R.n.26 del 28/12/2007

DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE

A seguito delle riunioni pubbliche sono state presentate le seguenti proposte:
Sistemazione e Completamento Parco Mondragon Presentata dal comune Riqualificazione Parco Mondragon Presentata da Lauretti S.+altri
Tenuto conto che trattasi di proposte che interessano la stessa area,non è necessario procedere ad una valutazione di massima sulla loro fattibilità tecnica ed economica.

Cosa significa? Sono due progetti diversi, il primo cementifica, mattona, pavimenta rispondendo più alle esigenze delle imprese edili che alle reali esigenze dei cittadini, diversamente, il secondo, oltre ad essere educativo è rivolto all’ambiente e alla qualità della vita dei bambini, dei disabili, degli anziani, delle famiglie che intendono trascorrere una giornata all’aperto, che preferiscono consumare un fugace pranzo al sacco per permettere ai propri figli di socializzare.

Come si fa a porre sullo stesso piano entrambi i progetti? Cosa significa presentato da Lauretti e altri? Chi sono gli altri? Cinquanta persone secondo loro sono gli altri?

Povera Lenola, poveri noi. Silvana Lauretti

WAKE UP ITALY! Lunedì 29 Dicembre presso la Biblioteca Comunale di Lenola




Che dignità ha un popolo che non sa salvaguardare i propri diritti? Che dignità ha un popolo che non ha nessun controllo sulla vita politica dei governanti!?


E' il momento di TENTARE, per lo meno, di riappropiarci della vita pubblica.
Tiziano.


Riferito all’ inchiesta sul Ministro Antifannulloni pubblicata da l’Espresso http://solleviamoci.wordpress.com/2008/11/14/speciale-lespresso-che-furbetto-quel-brunetta/

Prendiamo spunto da queste due locuzioni contenute nel Post che Tiziano ha pubblicato sul suo Blog (http://musicistapensante.blogspot.com/) per proporre un incontro aperto a tutti che si terrà presso la Biblioteca Comunale il giorno 29 Dicembre alle ore 17.00

Si parlerà del futuro di Lenola, di cosa può fare, un piccolo paese montano in un’Italia che si sta avviando alla recessione, “dominata” dalle TV e dalla economia creativa, propinataci da un governo in perenne conflitto d’interessi e da Ministri con curriculum singolari posti al vertice della Pubblica Amministrazione, delle Pari Opportunità, della Giustizia della Pubblica Istruzione.

mercoledì 17 dicembre 2008

Consiglio dei Giovani

Alcuni di noi pensano che i Giovani sono tutti "bamboccioni" che il Consiglio dei Giovani sia un'allegra brigata, che se ne può fare a meno, o che una volta affidato ad un promettente e simpatico giovanotto una delega alle politiche giovanili si ha la coscenza a posto.
A NORMA LA PENSANO DIVERSAMENTE cliccate sul titolo.........

martedì 16 dicembre 2008

Ringraziamo il Sindaco e gli Assessori di Lenola

Praticamente Il Sindaco e gli Assessori (la Giunta) si sono riuniti e hanno deciso in primo luogo di partecipare al bando regionale teso a finanziare opera pubbliche proposte dai cittadini con delibera 114, SUCCESSIVAMENTE SONO AVVENUTI TRE INCONTRI PUBBLICI, ATTRAVERSO I QUALI, DOPO AMPI DIBATTITI, la Giunta ha preso atto della volontà dei cittadini a sistemare e completare il Parco Mondracon e con delibera 128 ha accettato il piano, ha approvato lo studio di fattibilità, e ha deciso d’inoltrare alla Regione Lazio la proposta di contributo entro i termini previsti dalla legge.

Tutto questo è avvenuto senza che nessuno di noi se ne sia reso conto, non sappiamo se con il consenso assenso del Gruppo di Minoranza che si è limitato a lasciar “marcire” sul proprio blog il post pubblicato a riguardo.

(ad eccezione del solito Andrea, che con la gentilezza che lo contraddistingue, “a domanda sempre risponde”)

Un efficienza questa che non si riscontra neppure nel lodevole Comune di Norma.

Che dire “COMPLIMENTI” GRAZIE per aver pensato a “noi” senza averci recato il minimo disturbo.

Ora però la domanda sorge spontanea, cosa si intende per sistemare e completare il Parco Mondracon? Quali interventi riterrete prioritari visto la ristrettezza dei margini economici? Il Gruppo di Minoranza: che dice? Che pensa?

Perché le priorità espresse da una cinquantina di cittadini sono le seguenti:

1)taglio degli alberi secchi e illuminazione.

2)Individuazione e realizzazione di alcune aree da dedicare al pic-nic a sostegno dei turisti che desiderano mangiare all’aperto

3)Posizionamento di alcuni ostacoli che pur rendendo agibile il parco ai disabili renderanno difficoltoso l’accesso a quei ragazzi che amano cimentarsi con gli scooter in varie acrobazie e agli automobilisti che non trovano di meglio che parcheggiare le auto sul prato.
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4)Realizzazione di un parco Giochi per bambini a norme di sicurezza



Voi che cosa avete deciso di fare?

lunedì 15 dicembre 2008

APPELLO di Massimo FINI e Marco TRAVAGLIO

Con l’annuncio di Silvio Berlusconi di voler cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza si è giunti al culmine di un’escalation, iniziata tre lustri fa, che porta dritto e di filato a una dittatura di un solo uomo che farebbe invidia a un generale birmano.

Da un punto di vista formale la cosa è legittima. La nostra Carta prevede, all’articolo 138, i meccanismi per modificare le norme costituzionali. Ma farlo a colpi di maggioranza lede i fondamenti stessi della liberal-democrazia che è un sistema nato per tutelare innanzitutto le minoranze (la maggioranza si tutela già da sola) e che, come ricordava Stuart Mill, uno dei padri nobili di questo sistema, deve porre dei limiti al consenso popolare. Altrimenti col potere assoluto del consenso popolare si potrebbe decidere, legittimamente dal punto di vista formale, che tutti quelli che si chiamano Bianchi vanno fucilati. Ma la Costituzione non ha abolito la pena di morte? Che importa? Si cambia la Costituzione. Col consenso popolare. Elementare Watson. Senza contare che a noi la Costituzione del 1948 va bene così, e non si vede un solo motivo per stravolgerla (altra cosa è qualche ritocco sporadico per aggiornarla).

Com’è possibile che in una democrazia si sia giunti a questo punto? Non fermando Berlusconi sul bagnasciuga, permettendogli, passo dopo passo, illiberalità e illegalità sempre più gravi. Prima il duopolio Rai-Fininvest (poi Mediaset) che è il contrario di un assetto liberal-liberista perché ammazza la concorrenza e in un settore, quello dei media televisivi, che è uno dei gangli vitali di ogni moderna liberaldemocrazia. Poi un colossale conflitto di interessi che si espande dal comparto televisivo a quello editoriale, immobiliare, finanziario, assicurativo e arriva fino al calcio. Quindi le leggi “ad personas”, per salvare gli amici dalle inchieste giudiziarie, “ad personam” per salvare se stesso, il “lodo Alfano”, che ledono un altro dei capisaldi della liberaldemocrazia: l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Infine una capillare, costante e devastante campagna di delegittimazione della Magistratura non solo per metterle la mordacchia (che è uno degli obbiettivi, ma non l’unico e nemmeno il principale della cosiddetta riforma costituzionale), ma per instaurare un regime a doppio diritto: impunità sostanziale per “lorsignori”, “tolleranza zero”, senza garanzia alcuna, per i reati di strada, che sono quelli commessi dai poveracci.

Presidente del Consiglio, padrone assoluto del Parlamento e di quei fantocci che sono i presidenti delle due Camere, padrone assoluto del centro-destra, se si eccettua, forse, la Lega, padrone di tre quarti del sistema televisivo, con un Capo dello Stato che assomiglia molto a un Re travicello, Silvio Berlusconi è ormai il padrone assoluto del Paese e si sente, ed è, autorizzato a tutto. Recentemente ha avuto la protervia di accusare le reti televisive nazionali, che pur controlla nella stragrande maggioranza (ieri, in presenza del suo inquietante annuncio, si sono occupate soprattutto della neve), di “insultarlo”, di “denigrarlo”, di essere “disfattiste” (bruttissima parola di fascistica memoria), di parlare troppo della crisi economica e quasi quasi di esserne la causa (mentre lui, il genio dell’economia, non si era accorto, nemmeno dopo il crollo dei “subprime” americani, dell’enorme bolla speculativa in circolazione).

Poi, non contento, ha intimidito i direttori della Stampa e del Corriere (il quale ultimo peraltro se lo merita perché ha quasi sempre avallato, con troppi silenzi e qualche adesione, tutte le illegalità del berlusconismo) affermando che devono “cambiare mestiere”.

Questa escalation berlusconiana ci spiega la genesi del fascismo. Che si affermò non in forza dei fascisti ma per l’opportunismo, la viltà, la complicità (o semplicemente per non aver capito quanto stava succedendo) di tutti coloro che, senza essere fascisti, si adeguarono.

Ma sarebbe ingeneroso paragonare il berlusconismo al fascismo. Ingeneroso per il fascismo. Che aveva perlomeno in testa un’idea, per quanto tragica, di Stato e di Nazione. Mentre nella testa di Berlusconi c’è solo il suo comico e tragico superego, frammisto ai suoi loschi interessi di bottega.

Una democrazia che non rispetta i suoi presupposti non è più una democrazia. Una democrazia che non rispetta le sue regole fondamentali non può essere rispettata. A questo punto, perché mai un cittadino comune dovrebbe rispettarla, anziché mettersi “alla pari” col Presidente del Consiglio? “A brigante, brigante e mezzo” diceva Sandro Pertini quando lottava contro il totalitarismo. O per finirla in modo più colto: “Se tutto è assurdo”, grida Ivan Karamazov “tutto è permesso”.

Massimo Fini
Marco Travaglio

martedì 9 dicembre 2008

CONSULENZE : Un motivo in più per fare un giro nel comune di Norma.

Ai sensi dell’art 53 del Dlgs. 165/01, le Amministrazioni Pubbliche sono state chiamate dal Ministro Brunetta a dichiarare gli incarichi affidati a Collaboratori e Consulenti esterni. Il tutto per garantire la massima trasparenza ed evitare che i vari enti affidino consulenze spesso non indispensabili, che molte volte pesano gravemente sul bilancio. Purtroppo, però, il nostro Comune non ha provveduto ad inviare al Ministro la lista delle prestazioni affidate a consulenti e collaboratori esterni. In ragione di ciò, il ministero ha inserito Lenola nella lista nera dei comuni inadempienti. L’elenco è reperibile al sito http://www.innovazionepa.gov.it/ministro/incarichi/PDF_inadempienti/COMUNI_INADEMPIENTI.pdf Il nostro Comune, anche in questo caso diversamente dal comune di Norma, conferma di meritare gli onori della cronaca, piazzandosi in ottima compagnia (5300 i comuni inadempienti su 8100) in una classifica tutt’altro che gratificante.
Questa nuova dimenticanza dei nostri Amministratori, oltre a determinare un danno all’immagine del nostro paese, potrebbe pesare anche sulle tasche di noi cittadini. Infatti, come ha dichiarato solo pochi giorni fa il Ministro Brunetta parlando a proposito delle prestazioni esterne: «Quelle non comunicate le pagheranno gli amministratori, che dovranno rimborsare le risorse spese, perché non potevano essere spese visto che non c’era trasparenza». Quindi potremmo essere noi cittadini a farci carico delle gravi mancanze della nostra amministrazione, che si dimostra sempre meno efficiente.
Come mai l’elenco non è stato inviato al Ministro?

lunedì 8 dicembre 2008

La Città dei Bambini




Correggio (Reggio Emilia). Normalmente sono gli architetti che fanno le case. Qui invece c’è una casa che ha fatto un architetto. Dovremmo dire, farà, perché Ilaria va ancora alla seconda liceo scientifico, ma, a giudicare dalla determinazione che le brilla negli occhi, possiamo già dare la notizia per certa. “Da quando abito qui ho capito che l’architettura può cambiare la vita della gente. In meglio, voglio dire”. E poi, a dirla tutta, Ilaria è già architetto. Questa luminosa casa con gemme rilucenti incastonate sulla facciata, celeste di fuori me rosa-verde dentro, dove nessuna porta ha lo stesso colore dell’altra, l’ha progettata lei. Quando aveva più o meno cinque anni.

Andava alla scuola materna, una delle dodici di Correggio, nobile cittadina della pianura di Reggio Emilia baciata dalle muse per secoli, dall’eponimo pittore rinascimentale al rocker Ligabue. Alla materna un giorno le fecero giocare un bel gioco: immaginare la casa dei sogni. Era il 1995. La diligente Ilaria e 700 coetanei la descrissero, la disegnarono.

Obbedienti alle maestre, perché a scuola si fa così, ma senza farsi illusioni: “Dicevano: “Poi le costruiremo davvero”, ma io mica mi fidavo tanto degli adulti”. Non fateli così ingenui, i bambini. Sopratutto se frequentano gli asili del Reggiano, notoriamente i più belli del mondo. Ilaria aveva le sue ragioni per non aspettarsi nulla. L’Emilia partecipativa e didattica ama i grandi progetti intelligenti, ama i laboratori creativi e originali, ma di solito tutto questo amore finisce con una mostra, un convegno, un bel libro e un discorso dell’assessore.

Invece no, per una volta no. Sono passati tredici anni, è vero, e sono tanti. Ma le case di Ilaria e dei suoi settecento compagni di scuola sono uscite dai fogli a quadretti. Sono diventate cemento e mattoni. La gente ci abita. Sono case vere, ci puoi entrare, farci la pastasciutta, spimacciare i cuscini, guardare la tivù, perfino lasciarci entrare un giornalista curioso e spiegargli che “se una casa la immagina un bambino, va bene anche per un adulto”.

Ed è così, lo dicono i fatti. Alle Coriandoline, borgo residenziale di dieci villette e dieci appartamenti in condominio tra paese e campagna, abitano venti famiglie, cioè ottanta persone, di cui solo sedici bambini. Ci sono anche coppie senza figli che hanno scelto di comprar casa in questo quartiere che sembra una nursery grande come un paesino, e macchia la pianura Padana di colori sgargianti anche quando c’è nebbia. In fondo, è un quartiere residenziale come un altro, solo che “nessuno ha una casa uguale alla mia”, dice con orgoglio non trattenuto la signora Pina Bartolotta, che abita nella Casa Col Tetto Sugli Alberi, per la felicità della figlia Silvia che aveva quattro anni nel ‘98, quando i bambini delle materne occuparono la piazza con decine di casette di cartone dipinte da loro.

Certo, c’è voluto qualcuno che ci credesse. A Correggio c’era e c’è una cooperativa di abitazione, Andria, che costruiva decenti villette a schiera come tutte le decenti villette a schiera del mondo. C’era e c’è un architetto, Luciano Pantaleoni, che voleva qualcosa di meglio. C’era e c’è una pedagogista, Laura Malavasi, a cui nacque Francesco proprio durante il primo laboratorio, e convinse se stessa e gli altri che il gioco poteva diventare sogno, e il sogno mattone.

Da dove cominciare? Da concretissima fantasia. Dalle specifiche progettuali dettate dai bambini. Chiaere come più chiare non si può. Come vorresti la tua casa? “Dura fuori, che se arriva un cattivo si fa male”, “Morbida dentro e calda, “Trasparente per vedere se c’è il sole fuori, “Con un posto segreto”, “Con gli scivoli al posto delle scale”, “Non trafficosa”.

Facile, no? Disegna, progetta, ma se non c’era il tocco di genio di un vecchio bambino di nome Emanuele Luzzati forse non s’arrivava alla fine. Ci pensò lui, il pittore scenografo genovese, a tradurre i desidere in colori e forme, fu lui a dare le pennellate finali sul plastico che adesso troneggia sempre nella sala riunioni ed è di per sé un’opera d’arte. Peccato che Luzzati non sia riuscito a vederla finita, nel 2007, quando il cantiere smobilitò ed i primi inquilini aprirono ancora increduli le porte delle loro casette fatate.

Ed eccole qui, come dovevano essere. Lo scivolo c’è davvero, nella tromba delle scale del condominio azzurro: puoi scendere quattro piani tutti col fondo dei pantaloni, però se si stanco sali con l’ascensore che ha lo specchio come tutti gli ascensori, solo che è deformante e ti fa grasso o magro secondo dove ti sei messo. C’è un serpente di porfido che mangia le automobili all’ingresso del borgo e non le lascia passare dove si fanno i giochi. Ci sono i lampioni con le ali, c’è un periscopio-orecchio in mezzo al giardino che ti aiuta a sentire quel che dice la mamma dal balcone, e ci sono le case, una diversa dall’altra, le finestre senza scuri o tapparelle, ognuna con un atelier luminoso, “la stanza che manca sempre nelle case progettate da adulti prigioniere dalla loro adultità”, e ciascuna casa ha il suo nome ed il suo carattere.

Sulla casa di Francesca c’è la macchina acchiappa-cattivi, trappola per mostri: “E funziona! Vivere qui aiuta a toglierti i brutti pensieri. Certo, è un condominio come un altro, però si litiga un pò meno, ed io conosco i nomi di tutti”. Sua figlia Sara è la prima nata alle Coriandoline: “Penserà che tutte le case del mondo sono fatte così..”. Non potrebbe essere? L’architetto Pantaleoni giura che costruire case creative non costa poi tanto di più di quelle ripetitive ed anonime, ed in effetti queste sono state vendute a prezzi normali di mercato, tra i 160 ed i 280mila euro. L’utopia dell’urbanistica bambina avrà un futuro? “Adesso vediamo come va, abbiamo lanciato il sasso nello stagno”.

Non tutto è andato secondo i progetti, qualcuno ha montato verandine non previste, ha chiuso balconi, ha cambiato infissi, ed alla fine quasi tutti hanno scelto di recintare il proprio giardino invece di lasciare sfumato il confine tra comune e privato, com’era nei piani dei piccoli. Perché la macchina acchiappa-cattivi potrebbe anche non funzionare, ed un mondo ideale puoi sognarlo, ma è molto più difficile da costruire delle Coriandoline.

Miche Smargiassi

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sabato 6 dicembre 2008

Dedicato a Giustappunto, vedi commento 4 dicembre 2008 ore 20.02 sul Blog della Minoranza.

E’ nostra intenzione, nel corso delle feste natalizie, raccogliere dei fondi, attraverso una sottoscrizione, per “regalare” una “vacanza studio” ai nostri amministratori (Minoranza Maggioranza) nel comune di NORMA.

NORMA (LT) 3972 abitanti, Sindaco Dr. Sergio Mancini, Vice Sindaco Marcello Guarnacci.

Il comune di NORMA nel 2007, UN ANNO PRIMA DI LENOLA, ha usufruito dei finanziamenti tesi a migliorare e incrementare l’impiantistica sportiva nel territorio pontino, insieme a Bassiano, Castelforte, Itri, Maenza, Monte San Biagio, Prossedi, Rocca Massima, Sabaudia, Sermoneta, Fondi e Ventotene.

Nel 2006 La Regione Lazio ha FINANZIATO la nascita dei primi consigli dei Giovani, in sette comuni, precisamente NORMA (LT) Cittaducale (RI) S. Abrogio sul Garigliano (FR) Serrone (FR) Spigno Saturnia (LT) Posta (RI) Percile (RM)
La Regione Lazio ha scelto NORMA per un incontro regionale sullo sviluppo di un nuovo modello di partecipazione dei giovani ai processi decisionali locali, con l’obiettivo di rendere l’esperienza laziale un modello di riferimento per tutte le regioni d’Italia. 3 milioni di euro
è la cifra stanziata in favore dei giovani nel programma triennale
2007-2009.

Al comune di NORMA, avendo presentato in tempo utile la richiesta di deroga riguardo il piano di dimensionamento della rete scolastica, pur avendo prerogative meno marcate di Lenola è stata riconosciuta l’autonomia scolastica sia per l’anno 2009/2010 sia per gli anni a venire, noi, per ora, siamo stati accorpati a Fondi, siamo in “forse” per il 2009/2010, e in “incognita” per gli anni a venire.

Una domanda, il prossimo parcheggio dove lo faremo? E chi dovremo ringraziare?

venerdì 5 dicembre 2008

Il consiglio dei Giovani. a Lenola a che punto siamo, come mai questa iniziativa, proposta dal gruppo di minoranza da noi si è si è arenata?

Scarico da Internet copio e incolloI

Consigli dei Giovani. Verso una rete regionale di istituti di partecipazione giovanile
I Consigli dei GiovaniAl fine di promuovere la partecipazione dei giovani ai processi decisionali locali applicando i principi della Carta europea della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale approvata dal Consiglio d’Europa e il Patto della Gioventù dell’Unione europea, la Regione Lazio ha previsto l’istituzione a livello comunale di “Consigli dei Giovani”, veri e propri organismi di rappresentanza democratica di tutti i giovani residenti nel territorio di riferimento, con funzioni consultive di natura preventiva e obbligatoria su tutti gli atti amministrativi varati dal Comune che a vario titolo coinvolgono i giovani stessi.

Mentre in gran parte dei paesi membri della Unione europea esistono già da diversi anni strutture di questo genere, in Italia, viceversa, i “Consigli dei Giovani” rappresentano oggi una piccola realtà, diffusa in alcuni ristretti ambiti locali e che solamente nella Regione Lazio, trovano riferimento e organicità in un’apposita norma di legge, la l.r. 6 ottobre 2003, n. 32, resa operativa dall’attuale Amministrazione regionale a partire dal 2006.

I consigli dei giovani, sono istituiti dal comune, dal municipio o dai comuni in forma associata ed hanno le seguenti funzioni:

a) promuovere la partecipazione dei giovani alla vita politica ed amministrativa;
b) facilitare la conoscenza dell’attività e delle funzioni dell’ente locale;
c) promuovere l’informazione rivolta ai giovani;
d) elaborare progetti coordinati da realizzare in collaborazione con organismi analoghi previsti in altri comuni;
e) seguire l’attuazione dei programmi e degli interventi rivolti ai giovani in ambito locale.

CON I CONSIGLI DEI GIOVANI PUOI:

a) essere ascoltato e dire la tua su tutte le questioni che ti riguardano in prima persona;
b) esprimere il tuo parere preventivo e obbligatorio su tutti gli atti amministrativi comunali e municipali che riguardano i giovani;
c) proporre e realizzare attività e iniziative autogestite e finanziate con le risorse assegnate direttamente ogni anno dalla Regione Lazio

COME FUNZIONANO

La richiesta di contributo alla Regione Lazio per l’istituzione e il funzionamento dei Consigli dei Giovani deve essere predisposta dal Comune o dal Municipio interessato entro il 31 marzo di ogni anno, previa approvazione del regolamento del consiglio redatto sulla base di quello standard elaborato a livello regionale.

I consigli vengono eletti direttamente da tutti i giovani dai 15 ai 25 anni residenti nel comune o municipio di appartenenza.

Se hai tra i 15 e i 25 anni e vuoi che anche il tuo Comune o il tuo Municipio istituisca il Consiglio dei Giovani inviaci una mail a giovani@regione.lazio.it per avere ulteriori informazioni e ti metteremo in contatto con altri giovani del tuo territorio per iniziare questa nuova esperienza di partecipazione diretta alla vita della tua città.

giovedì 4 dicembre 2008

Il Miracolle, comincia a dare segni di nervosismo, può diventare pericoloso, lo demoliamo o ne facciamo qualcosa di utile. di PPP

Hhrmm hhrmm

Scusate, scusate se vi disturbo. Mi presento:
Sono al vostro fianco da molto tempo;
alcuni di voi hanno imparato un mestiere grazie a me;
molti hanno sbarcato il lunario;
tanti sono cresciuti grazie a me;
molti hanno lavorato con me;
alcuni si sono arricchiti, ed altri sono rimasti con le pezze al ………

Mi sono fatto un leggero lifting qualche tempo fa, ecco perché ancora non avete capito chi sono!
Dai che non è difficile!
Con un occhio guardo il mare e con l’altro osservo la collina!
Non avete capito ancora??

Dai, sforzatevi!
Per aiutarvi, vi dirò che molti di voi pensano che io sia la soluzione di tutti i mali;
ma nel frattempo, mentre litigano tra chi vuole venire a lavorare con me, il mio lifting ha bisogno di ulteriori ritocchi!! Anzi, quasi cado a pezzi!

Altro aiuto:
Sono molto amico al Comune di Lenola, anzi è come se fossi del Comune….in realtà sono proprio del Comune!
Dovevo andare a lavorare con un gruppo di persone, ma altre si sono offese e sono ricorsi addirittura alla Magistratura; ma volete sapere qual è la cosa che mi rattrista? E’ che proprio il Comune, mio grande amico, mi ha portato a questa situazione di oblio ed insicurezza!

Da qui sù guardo i lenolesi che si affannano a litigare per me, senza pensare al bene comune; lasciandosi guidare dagli interessi di parte e basta!
Pensate che su di me sono state fatte intere campagne elettorali!
……un po’ mi vergogno!!!

Avete capito chi sono??
Sono il povero MIRACOLLE!!

Vi prego, aiutatemi a risolvere questa situazione. Suggeritemi e suggerite a chi di dovere cosa fare di me!

A proposito, ho sentito che qualcuno sarebbe disposto ad occuparmi! Forse sarebbe meglio così, la prenderei come una dimostrazione di affetto.

mercoledì 3 dicembre 2008

Con rif. al post del 10/11/2008 Bando Regione Lazio rendo pubblica la mail inviatami ieri dalla Sig.ra Silvana Lauretti

Oggi pomeriggio insieme ad altre persone ci siamo recati in comune per aderire al Bando in oggetto ed abbiamo presentato, a mio nome, la nostra modesta proposta per rivalutare il parco Mondragon.

Quale miglior occasione se non questa? 300.000,00 euro anche se non sono molti, potrebbero essere sufficienti per valorizzare quello che già c’è, La Cascata che a me piace moltissimo, l’ Anfiteatro che in estate si trasforma in scenario per molte rappresentazioni culturali.

Per fare ciò abbiamo evidenziato quattro punti che riteniamo essenziali:

1) taglio degli alberi secchi e illuminazione.

2) Individuazione e realizzazione di alcune aree da dedicare al pic-nic a sostegno dei turisti che desiderano mangiare all’aperto

3) Posizionamento di alcuni ostacoli che pur rendendo agibile il parco ai disabili renderanno difficoltoso l’accesso a quei ragazzi che amano cimentarsi con gli scooter in varie acrobazie e agli automobilisti che non trovano di meglio che parcheggiare le auto sul prato.

4) Realizzazione di un parco Giochi per bambini a norme di sicurezza.

A me è sembrata una buona idea e i consensi riscontrati da parte di molti concittadini che hanno ritenuto di supportare con la loro firma la mia iniziativa mi rendono fiduciosa.

Saluti Silvana Lauretti.

lunedì 1 dicembre 2008

IC L. Da Vinci: “Cronaca di una Morte Annunciata

Nella seduta del 3 Novembre 2008, il Consiglio Comunale di Lenola all’unanimità, delibera la modifica del piano approvato dalla giunta provinciale e rivendica l'autonomia dell'Istituto Comprensivo di Lenola, in quanto ubicato in comune montano.

Apprendiamo dal Blog della Minoranza che il Sindaco di Lenola il giorno 4 Novembre ha recapitato presso la Regione Lazio tale delibera in modo che la stessa potesse essere discussa nel tavolo Regionale per il Dimensionamento della rete Scolastica delle province del Lazio, nella riunione prevista per il giorno stesso.

Registriamo che, anche se in ritardo, anche se in maniera irrituale, per una volta Minoranza e Maggioranza, si sono spesi in accordo per un problema che riguarda tutta la cittadinanza: l’autonomia scolastica. Bravi!!!!!

Poi nessuna notizia. Cosa è successo dopo ?

Non si sa o meglio nessuno ha intenzione di esplicitarlo.

Allora: si evince dalle carte che la Regione Lazio, dopo la riunione consiliare avvenuta nella propria sede, ha dato indicazioni alle province per apportare i correttivi a quanto precedentemente deliberato, in materia di ridimensionamento della scuola pubblica, alla luce di nuove esigenze e nuove prerogative poste in essere dai comuni.

La Giunta Provinciale di Latina, riunitosi il giorno 20 Novembre, preso atto delle osservazioni dell’ Ufficio Scolastico Regionale riguardanti i comuni di Aprilia, Latina, Cisterna, Monte S. Biagio, Semoneta (NO LENOLA!!!!!) delibera, nel non rispetto delle indicazioni provenienti dalla regione, (in quanto la Regione non cita Lenola tra i comuni ai quali vanno apportate varianti) che per il nostro paese la situazione resterà invariata (nessuna autonomia la scuola sarà un appendice di quella di Fondi) però “sottolinea” che verrà mantenuta in essere una dirigenza.

Cosa significa? A cosa serve un dirigente se non c’è una direzione? se tutto verrà deciso a Fondi ?

Non sarebbe il caso che il nostro Assessore alla Provincia, che ha partecipato sia alla discussione sia al voto, ci spieghi cosa sta succedendo? E’ esatta la nostra interpretazione dei fatti?

Se questi sono i risultati che si riscontrano dopo il colloquio che alcuni rappresentanti del gruppo di minoranza hanno avuto con l’assessore regionale Silvia Costa cosa dobbiamo pensare? che c’è stata una incomprensione dialettica o una vera e propria incapacità a far emergere il problema?

La Costa è stata messa al corrente che a Lenola l’autonomia scolastica spettava di diritto? Che la delibera provinciale che la espropria a Lenola e l’ assegna a Sperlonga è la conseguenza della dimenticanza o meglio dell’incuria di chi ci amministra?

Se abbiamo capito bene e se questi sono i risultati, amici miei, delle iniziative bipartisan, possiamo farne a meno.