
“latuaopinione” PRIMO ANNO……. 127 sono stati i post pubblicati ……..2619 gli interventi la media degli accessi giornalieri, calcolata negli ultimi 90 giorni è stata di circa 60/65 ingressi.
Una esperienza e un impegno non indifferenti che credo siano stati condotti con franchezza e trasparenza non scevri di qualche, improvvisa e accidentale, perdita di eleganza. che, nei casi in cui sono stato direttamente coinvolto, avrei potuto evitare.
Non sono mancate ne invettive ne provocazioni e neppure quei momenti di riflessione virtuosa che aiutano a conoscere meglio sia noi stessi sia gli altri, così come non sono mancati aspri diverbi, anche tra i fondatori stessi, fino a perdere quella spinta propulsiva che agli albori ci aveva accomunato per lasciare spazio ad elementi di distinguo, sintomo di un pluralismo privo di censure che ho sempre ritenuto indispensabili per un sostanziale confronto.
Per un anno intero abbiamo fatto informazione duellando prevalentemente tra chi chiedeva una prevalenza di argomenti territoriali e i miei continui tentativi a non separare le inefficienze locali a responsabilità provinciali, regionali, nazionali, che ci governano.
Personalmente ho appurato che nei dibattiti non riusciamo a liberarci da quel diffuso “berlusconismo intellettuale” che ci allontana sempre più dalle altre realtà europee, anche in questo blog prevale lo spirito di appartenenza, le critiche e i suggerimenti vengono interpretati come attacchi personali, difficilmente si riesce ad entrare nel merito delle questioni, siamo vittime assuefatte di un annebbiamento mentale che ci rende incapaci di reagire, di proporre e addirittura e a volte anche di riunirci.
In questo contesto, condurre un Blog , non è cosa semplice, ma abbandonare la rete così come è avvenuto per altri Blog lenolesi , lasciando spazio solo a umori e malumori sterili, equivarrebbe a un non progredire, mentre sono persuaso che in questo anno le opinioni dibattute abbiano lasciato un sedimento che per sua natura porta ad una lenta ma progressiva maturazione.
Un saluto a tutti write26
15 commenti:
Un anno!!! Caspita come passa il tempo!!! Avevamo entusiasmo,voglia di dire,di capire,di scoprire.Ora qualcosa ci ha lasciato...forse è la paura di confonderci le idee che non ci fa entrare nel merito,oppure,il non voler essere obbiettivi.Le scelte politiche,che non si fanno a vita,ci imbarazzano al punto da non parlarne,quasi a voler nascondere la nostra intelligenza continuando a giustificare tutto con semplicità o con buonismo,soprattutto a livello locale.
Buona giornata
Tanti auguri a noi... tanti auguri a noi....
Un anno fa creammo questo blog con l'intenzione di dare una scossa a tutte quelle persone che si sentono impossibilitate ad esprimere la propria opinione non si sa per quale motivo. Il blog va avanti non senza qualche incomprensione ma questo rientra nella normalità. Sarebbe squallido se tutti la pensassimo allo stesso modo,un confronto,anche aspro,fa crescere le menti.
Ho avuto qualche momento di offuscamento ma continuo con voi perchè penso sia giusto cosi. Ci saranno altre imcomprensioni,altre discussioni e altri diverbi ma tutto fa parte del gioco. Quello che mi auguro per il futuro è una partecipazione maggiore da parte del popolo lenolese,soprattutto dei giovani. Il futuro è loro e loro devono prepararlo. Noi daremo la spinta poi dove atterrare dovranno essere loro a deciderlo.
Auguri!
Grande Swan!!!! Guai a non averli gli oscuramenti,segno che ragioni con la TUA testa.
E io questa c'ho...a volte perde i colpi ma...
ah ah ah ah
Caro Saviano,
due giorni fa a Napoli ho chiesto pubblicamente la tua disponibilità a candidarti per la presidenza della Regione Campania. Non è stato uno sgarbo né una forzatura ma una necessità civile. Perché a Napoli, fra qualche mese, ci giochiamo non solo il destino della tua regione ma un’idea di nazione. Chiamata stavolta a decidere di sé stessa: se pensa cioè di potersi riscattare dal giogo delle mafie e dei sospetti, dai furti di verità e di memoria, dall’impunità che s’è fatta sistema. O, altrimenti, se questo paese si è ormai arreso alla forza degli eventi, al corso inevitabile delle peggiori cose.
Il candidato che la destra quasi certamente presenterà si chiama Nicola Cosentino, sottosegretario del governo Berlusconi, uomo forte del PDL in Campania e «uomo a disposizione dei Casalesi», secondo le dichiarazioni di quattro collaboratori di giustizia, acquisite dalla Procura di Napoli. Falso, dice Cosentino. Vero, dicono i suoi accusatori. Possibile, dicono i giudici che l’hanno iscritto nel registro degli indagati. Chiunque al posto suo avrebbe fatto un passo indietro fino a che non fosse spazzata via l’ombra di un sospetto così lacerante. Chiunque: non Cosentino. Che continua a fare il sottosegretario e oggi si candida a governare la sua regione. Io c’ho i voti, fa sapere: e noi gli crediamo. Peccato che i voti da soli non bastino per restituire limpidezza alle storie degli uomini.
Che si fa, dunque, se Cosentino e il suo partito sceglieranno di sfidare il senso della decenza? Gli si contrappone un notabile di segno politico contrario? Si va in cerca d’un candidato comunque, purché abbia il cartellino penale pulito? Si derubrica questa elezione come un fatto locale, una cosa di periferia? E pazienza se poi colui che rischia di vincere andrà a governare in nome dei voti suoi e di quei sospetti... Io dico di no. E per questo, caro Saviano, se Cosentino dovesse candidarsi, ti chiedo di fare la tua parte accettando di candidarti anche tu.
Conosco già la tua obiezione che è stata anche la mia per molti anni: che c’entro io con la politica? Quando ammazzarono mio padre, pensai la stessa cosa: la mia vita è qui, mi dissi, continuare il mestiere suo e mio, scrivere, dire, capire. Perché la scrittura, una scrittura disposta a mettere in fila nomi e fatti, è un impegno civile capace da solo di riempire una vita. Vero. Poi però arrivano momenti della vita in cui capisci che ti tocca far altro. E fare altro, fare di più, a volte vuol dire la fatica della politica, affondare le mani e la vita in questa palude per provare a portarci dentro un po’ d’alito tuo, un po’ della tua storia, un po’ della tua sregolatezza, un po’ dei tuoi sogni. Non inventiamo nulla, caro Saviano.
Ci fu una generazione di ragazzi, nel ’43, costretti dalla notte all’alba a improvvisarsi piccoli maestri delle loro vite. Lasciarono le case, le donne, gli studi e per un tempo non breve si presero sulle spalle il mestiere della guerra. Se siamo usciti dalla notte di quella barbarie, lo dobbiamo anche a loro.
Anche questo è un tempo in cui occorre trovare il coraggio e la spudoratezza di fare altro. Di inventarsi altre vite. E di misurarsi con mestieri malati, com’è quello della politica. So che adesso qualcuno s’imbizzarrirà: che c’entra la resistenza con la lotta alle mafie? Che centrano i nazisti? Che c’entra Casal di Principe? Io invece credo che tu capisca. In gioco è il diritto di chiamarci ancora nazione. Quel diritto oggi passa da Napoli, dalle cose che diremo, dalle scelte che faremo. O dai silenzi in cui precipiteremo.
08 novembre 2009
Claudio Fava
Ho sentito di Cosentino,candidato del PDL alla presidenza della regione Campania,uomo a disposizione della mafia,ma sinceramente,se dall'altra parte ci troviamo con il PD che vuole candidare Bassolino alla Campania,oppure,Loiero in Calabria,non vedo dove sia la differenza.Candidare Saviano,non basta al centro-sinistra,ed in particolare al PD, se prima non mette al centro la questione legalità al proprio interno.Non è così che si acquistano i consensi.
Forse sbaglio,ma proporsi come alternativa a Cosentino,avendo al nostro interno personaggi come Loiero e Bassolino...lasciamo perdere,non ammazziamo,politicamente parlando, Saviano.
Putroppo per compiere quell'atto di pulizia all'interno dei partiti c'è bisogno di gente nuova non è che prendiamo i vari Bassolino & co e li passiamo alla candeggina.
Quella di Fava io la leggo come una provocazione ma che tanto provocazione non è. Mi trovo d'accordo con lui quando fa intendere che c'è un momento per informare ed un momento per agire.
Swan non è esattamente così, sarebbe ora che gli scritti al Pd facessero sentire la loro voce non credi? Se fosse Sinistra e Libertà a candidare Bassolino in Campania tu, Attilo, Umberto accettereste di buon grado le decisioni del partito? Credo proprio di no…… vi incazzereste come iene. Immagina cosa potrebbe succedere, all’interno di IdV se fosse Di Pietro a candidare uno come Loiero in Calabria o Tedesco in Puglia.
Qui c’è un problema di fondo offuscato da quella finta democrazia partecipativa che riguarda il più grande partito d’opposizione quello che tu più volte hai definito PDL senza elle, o gli iscritti mettono da parte lo spirito di appartenenza e lo spiccato senso della gerarchia che li caratterizza e costringono Bersani a cambiare completamente il gruppo dirigente oppure è meglio che prendano in considerazione, dopo averla vivamente caldeggiata all’ultimo congresso, l’ipotesi di votare Gianfranco Fini.
Swan tu a Storace non hai voluto offrire neppure un caffè e questi signori applaudono Fini.
La gente nuova la debbono imporre gli iscritti, avrebbero potuto farlo scegliendo Ignazio Marino ma gli è mancato il coraggio, hanno votato Bersani, sapevano benissimo da chi era appoggiato…… Bassolino, Loiero, D’Alema ecc. Ora a Bersani non resta altro da fare che pagare il conto a chi lo ha supportato, alternative non ha e noi? …..che dire….prepariamoci a quelle finte primarie che precederanno una sonora sconfitta per poi ospitare i dissidenti.
Ciao write26
Io credo invece che sia un grido di allarme.Vuole far intendere alle forze di centro-sinistra di cambiare atteggiamento nei confronti di chi si macchia di reati,altrimenti rischiamo veramente di dare tutta l'Italia al centro-destra.La candidatura di Saviano potrebbe essere anche una provocazione,ma verso di chi?? Verso il centro-destra?? Verso la mafia?? Non credo swan, Fava è un politico in gamba,si è visto anche ad annozero con Fazzone.Io sono convinta che abbia voluto lanciare un'altro tipo di messaggio.
Wrie io purtroppo non possono mettermi nelle teste di tutti gli iscritti del PD. Sicuramente sarebbe meglio un cambio ai vertci del partito anche per dare un segnale a quei sostenitori del partito che ultimamente si sono allontanati da esso.
Certo Swan, nessuno può mettersi nella testa degli altri, allora io intravedo due strade:
la prima aspettare CHE GLI ALTRI SI RAVVEDANO e nel contempo mangiare nel loro piatto,
la seconda fare in modo CHE GLI ALTRI SI RAVVEDANO, informandoli , contrastandoli , per aiutarli a riflettere, senza peli sulla lingua, senza il timore di renderci impopolari.
La prima, dal mio punto di vista, è deplorevole, la seconda, che poi è quella da noi assunta , è più dignitosa e a lungo termine più fruttuosa perché affronta le questioni nello specifico, fa emergere le contraddizioni, e sicuramente aiuta a riflettere.
Allora bisogna imparare a distinguere, gli attacchi gratuiti dalle critiche costruttive, e noto con piacere che tu da tempo hai imparato a farlo.
Il nostro comune amico “la verità” tempo fa voleva da me sapere che differenza c’era tra Bruno Tabacci e il Senatore Cuffaro.
Bruno Tabacci si commenta da solo, oggi, per la seconda volta, ha abbandonato l’UDC non per convenienza ,come qualche malizioso vorrebbe far intendere, ma perché non condivide la politica bifronte di Casini, in particolar modo per quanto riguarda le posizioni ambigue e ballerine che assumerà il partito alle prossime regionali. (la serietà politica non la si manifesta esclusivamente con la falce e il martello io l’ho capito troppo tardi)
Era già accaduto nel 2008 quando non ha volle cedere ai ricatti di Belusconi, quando con Publio Fiori e Savino Pezzotta tentò di dar vita a un nuovo partito fatto poi proprio da quel furbastro di Casini, al quale, se vogliamo veramente capire, dobbiamo sempre associare il patrimonio economico e gli interessi dei Caltagirone altrimenti non riusciamo a capire un cazzo.
Spero che anche Bersani, Vendola, Ferrero e Di Pietro facciano proprie queste riflessioni e non cedano all’opportunismo. Se dovesse farlo Di Pietro sarei inflessibile.
Per quanto riguarda noi, carissimo Swan, se vogliamo veramente dar seguito ai tuoi auspici (cito le tue parole: quello che mi auguro per il futuro è una partecipazione maggiore da parte del popolo lenolese, soprattutto dei giovani) se non vogliamo continuare a fare ginnastica mentale, dobbiamo cominciare a distinguerci, attraverso un esempio intellettuale, dobbiamo cominciare ad essere più severi con noi stessi e con i nostri alleati almeno per i prossimi tre anni, perché mio caro le liste elettorali, in paesi tipo Lenola, dove nessuno è fesso, non si fanno in quindici giorni e i programmi di governo non sono la mera sommatoria dei sogni e degli auspici della gente.
Io, dopo un anno di continue constatazioni di incomunicabilità, comincio ad essere ottimista, il blog è decollato, prendiamone atto, è l’unica cosa buona che siamo riusciti a fare, lo abbiamo fatto noi e non è stato facile, Swan gli altri non ci sono riusciti, ci leggono e quando intervengono lo fanno sotto mentite spoglie.
Un forte abbraccio Vladimiro.
Complimenti ragazzi e cento di questi giorni di più non so!!!!!!!!
Qualcuno ha per caso idea di cosa abbia farneticato Minzolini su rai1?? Da quando in quà i direttori dei TG,di una rete pubblica, si sono messi a fare politica,o meglio,si sono messi chini?? Ha superato alla grande Fede e Ghedini.......non è possibile!!!!!!!
Poi il problema della Rai è Santoro!!!
Santoro con tutti i soldi che porta alla rai dovrebbe avere più rispetto anche se a volte esagera.
bravi e auguri
Posta un commento