Voltaire: “È molto singolare che tutta la natura, tutti i pianeti, debbano obbedire a leggi eterne e che possa esserci un piccolo animale, alto cinque piedi, che a dispetto di queste leggi possa agire a suo piacimento, seguendo solo il suo capriccio”
LA LETTERA. Il direttore generale della Luiss avremmo voluto che l'Italia fosse diversa e abbiamo fallito
Figlio mio, stai per finire la tua Università; sei stato bravo. Non ho rimproveri da farti. Finisci in tempo e bene: molto più di quello che tua madre e io ci aspettassimo. È per questo che ti parlo con amarezza, pensando a quello che ora ti aspetta. Questo Paese, il tuo Paese, non è più un posto in cui sia possibile stare con orgoglio.
Puoi solo immaginare la sofferenza con cui ti dico queste cose e la preoccupazione per un futuro che finirà con lo spezzare le dolci consuetudini del nostro vivere uniti, come è avvenuto per tutti questi lunghi anni. Ma non posso, onestamente, nascondere quello che ho lungamente meditato. Ti conosco abbastanza per sapere quanto sia forte il tuo senso di giustizia, la voglia di arrivare ai risultati, il sentimento degli amici da tenere insieme, buoni e meno buoni che siano. E, ancora, l'idea che lo studio duro sia la sola strada per renderti credibile e affidabile nel lavoro che incontrerai. Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, pronta a svendere i minimi valori di solidarietà e di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti. A meno che non sia un merito l'affiliazione, politica, di clan, familistica: poco fa la differenza.
Questo è un Paese in cui, se ti va bene, comincerai guadagnando un decimo di un portaborse qualunque; un centesimo di una velina o di un tronista; forse poco più di un millesimo di un grande manager che ha all'attivo disavventure e fallimenti che non pagherà mai. E' anche un Paese in cui, per viaggiare, devi augurarti che l'Alitalia non si metta in testa di fare l'azienda seria chiedendo ai suoi dipendenti il rispetto dell'orario, perché allora ti potrebbe capitare di vederti annullare ogni volo per giorni interi, passando il tuo tempo in attesa di una informazione (o di una scusa) che non arriverà. E d'altra parte, come potrebbe essere diversamente, se questo è l'unico Paese in cui una compagnia aerea di Stato, tecnicamente fallita per non aver saputo stare sul mercato, è stata privatizzata regalandole il Monopolio, e così costringendo i suoi vertici alla paralisi di fronte a dipendenti che non crederanno mai più di essere a rischio.
Credimi, se ti guardi intorno e se giri un po', non troverai molte ragioni per rincuorarti. Incapperai nei destini gloriosi di chi, avendo fatto magari il taxista, si vede premiato - per ragioni intuibili - con un Consiglio di Amministrazione, o non sapendo nulla di elettricità, gas ed energie varie, accede imperterrito al vertice di una Multiutility. Non varrà nulla avere la fedina immacolata, se ci sono ragioni sufficienti che lavorano su altri terreni, in grado di spingerti a incarichi delicati, magari critici per i destini industriali del Paese. Questo è un Paese in cui nessuno sembra destinato a pagare per gli errori fatti; figurarsi se si vorrà tirare indietro pensando che non gli tocchi un posto superiore, una volta officiato, per raccomandazione, a qualsiasi incarico. Potrei continuare all'infinito, annoiandoti e deprimendomi.
Per questo, col cuore che soffre più che mai, il mio consiglio è che tu, finiti i tuoi studi, prenda la strada dell'estero. Scegli di andare dove ha ancora un valore la lealtà, il rispetto, il riconoscimento del merito e dei risultati. Probabilmente non sarà tutto oro, questo no. Capiterà anche che, spesso, ti prenderà la nostalgia del tuo Paese e, mi auguro, anche dei tuoi vecchi. E tu cercherai di venirci a patti, per fare quello per cui ti sei preparato per anni.
Dammi retta, questo è un Paese che non ti merita. Avremmo voluto che fosse diverso e abbiamo fallito. Anche noi. Tu hai diritto di vivere diversamente, senza chiederti, ad esempio, se quello che dici o scrivi può disturbare qualcuno di questi mediocri che contano, col rischio di essere messo nel mirino, magari subdolamente, e trovarti emarginato senza capire perché.
Adesso che ti ho detto quanto avrei voluto evitare con tutte le mie forze, io lo so, lo prevedo, quello che vorresti rispondermi. Ti conosco e ti voglio bene anche per questo. Mi dirai che è tutto vero, che le cose stanno proprio così, che anche a te fanno schifo, ma che tu, proprio per questo, non gliela darai vinta. Tutto qui. E non so, credimi, se preoccuparmi di più per questa tua ostinazione, o rallegrarmi per aver trovato il modo di non deludermi, assecondando le mie amarezze.
Preparati comunque a soffrire.
Con affetto, tuo padre
Pierluigi Celli Direttore Generale della prestigiosa università Luiss Guido Carli di Roma
Sicuramente apprezzabile la “lista delle buone intenzioni” apparsa ieri sul Blog nella Maggioranza Consiliare soprattutto se viene pubblicata nel periodo pre-natalizio.
Va dedicata, a mio avviso, la massima attenzione a questo illuminato cambio di rotta di una amministrazione comunale che, pur non esprimendo pareri sulle cause che lo hanno generato, finalmente ha preso atto che nel Comune di Fondi sono presenti infiltrazioni mafiose, approvando un documento, che oltre a contenere alti valori morali, fa assumere agli scriventi impegni precisi riguardo la lotta alla criminalità, impegni che spero molto si tradurranno in atti concreti, a partire dalle imminenti elezioni amministrative che si terranno a Fondi nella prossima primavera, che implicherebbero, per coerenza, almeno delle prese di distanza.
In una mozione si poteva superare il convenzionale con qualche distinguo e andare oltre scontati frasi e propositi , una mozione che a leggerla sembra di scorrere i generici suggerimenti di qualche ordinario oroscopo, con proposte e indicazioni adattabili a tutto.
“Per il Consiglio Comunale di Lenola il tema dello sviluppo è un tema particolarmente sentito, verso il quale si è impegnato da tempo a presentare proposte e soluzioni che vedono protagonisti gli attori della società civile, per rilanciare lo sviluppo umano e sociale, lo sviluppo del territorio e quello delle imprese” E’ UN VERO PECCATO CHE A NOI TUTTI TUTTO CIO’ SIA SFUGGITO………NON CE NE SIAMO ACCORTI.
Non ci resta che piangere direbbero Troisi e Benigni, senza parole aggiungo io nell’attesa che queste iniziative: formazione, approfondimento, sensibilizzazione dei giovani e degli studenti, delle forze sociali ed economiche verso il diritto alla sicurezza e il rispetto della legalità, vengano poste in essere da questa amministrazione.
Sono giovani ma sperimentati”. Pier Luigi Bersani presenta così il nuovo gruppo dirigente del Pd, e forse non si rende conto di aver coniato una battuta involontaria: ben quattro dirigenti facevano parte dello stesso organismo, nel secolo scorso (vent’anni fa, ai tempi del Pci). Possibile? Ebbene sì, il nuovo che avanza.
Eppure apparentemente la definizione pareva calzante e la nuova segreteria a prima vista, giovane (e politicamente corretta): sei uomini e sei donne, la maggior parte quarantenni. Benissimo. Solo, che prima ancora di compulsare l’elenco dei giovani leoni e delle new entries si scopre “il trucco”.
Un tempo la segreteria (dal Pci al Pds) era composta dai responsabili dei dipartimenti. Ogni dirigente, quindi era una sorta di ministro ombra: i dirigenti più importanti, dei settori più importanti, non erano più di sei-dieci persone, per garantire l’agilità dell’organismo. Questa volta, invece, c’è una novità: i 12 nuovi talenti saranno affiancati dai “nuovi” responsabili dei forum. Quindi le responsabilità (e le teste) si raddoppiano prima, e si triplicano poi.
Se vai a scorrere l’elenco di questi responsabili dei dipartimenti, scopri che la lista è questa: l’ex presidente della Camera Luciano Violante si occupa del forum Riforma dello stato (ovvero del vecchio settore riforme), Livia Turco sarà la responsabile dell’Immigrazione. Poi un terzetto: Paolo Gentiloni si occupa delle politiche dell’informazione, Stefano di Traglia della comunicazione e Carlo Rognoni della tv; Giuseppe Fioroni del Welfare (affiancato da Pierre Carniti), Piero Fassino è il responsabile della Politica internazionale, Laura Pupato dell’Ambiente, il presidente della Toscana Claudio Martini delle Autonomie, Andrea Orlando della Giustizia, Umberto Ranieri del Mezzogiorno e Gianni Cuperlo dell’Ufficio studi e rapporto con le fondazioni.
Uno si ferma a leggere il nome di Fassino e rimane di sale. Nel 1989 era il responsabile Esteri del Pci: sono passati venti anni ed è tornato allo stesso preciso incarico di allora. Uno pensa: che lo abbiano costretto? Macché, ha anche pressato per entrare, affetto, come i dirigenti della sua generazione, dall’impossibilità di lasciare.
Passiamo a Violante: era il numero uno del dipartimento Giustizia del Pds già nella seconda metà degli anni Novanta.
Livia Turco, perlomeno ha fatto un rimpastino: nel 1989 era responsabile femminile, adesso passa all’immigrazione.
Persino Cuperlo (in questo novero sicuramente il più brillante e il più nuovo) era già in segreteria nel 1989, come membro consultivo (era segretario della Fgci).
Carniti era segretario della Cisl nel 1977. Il secondo gruppo di dirigenti, per così dire “più freschi”: un ex ministro come Gentiloni, un ottimo sessantottenne come Rognoni ex membro del Cda Rai.
Bersani è impazzito? No, ha disegnato un garbato sistema cencelliano in cui ogni corrente ottiene il suo omino. Ci sono due coordinatori: uno per la segreteria (Maurizio Migliavacca) e uno per la segretaria del segretario (Filippo Penati) e poi delle “perle” che fanno ricordare la moltiplicazione dei ministeri nei governi Andreotti della fase crespuscolare. C’è un responsabile della Finanza pubblica (Enrico Morando) e uno di quella privata (Matteo Colaninno). A questi si aggiungono le vere novità: l’organizzatore bersaniano Nico Stumpo, l’economista vischiano Stefano Fassina, il dalemiano Matteo Orfini, la romana Roberta Agostini e tanti altri a cui facciamo l’augurio di non ritrovarsi nella segretaria del 2040 dopo una rovinosa serie di sconfitte, all’insegna dello slogan: squadra che perde non si cambia.
«Viviamo un tempo triste. Negli anni finali della mia vita, non immaginavo davvero di dover assistere ad un simile imbarbarimento dell'azione politica, ad una aggressione così brutale e sistematica delle istituzioni e dei valori nei quali ho creduto...». La prima cosa che colpisce, nelle parole di Carlo Azeglio Ciampi, è l'amarezza. Un'amarezza profonda, sul destino dell´Italia e sulle condizioni della nostra democrazia.
E mai come in questa occasione l'ex capo dello Stato, da vero "padre nobile" della Repubblica, lancia il suo atto d'accusa contro chi è responsabile di questo "imbarbarimento" e di questa "aggressione": Silvio Berlusconi, il suo governo e la sua maggioranza, che stanno abbattendo a "colpi di piccone" i principi sui quali si regge la Costituzione, cioè "la nostra Bibbia civile".
"Vede - ragiona Ciampi - la mia amarezza deriva dalla constatazione ormai quotidiana di quanto sta accadendo sulla giustizia, ma non solo sulla giustizia. È in corso un vero e proprio degrado dei valori collettivi, si percepisce un senso di continua manipolazione delle regole, una perdita inesorabile di quelli che sono i punti cardinali del nostro vivere civile". Vale per tutto: non solo i rapporti tra politica e magistratura. Le relazioni tra potere esecutivo e Parlamento, tra governo e presidenza della Repubblica, tra premier e organi di garanzia, a partire dalla Corte costituzionale.
L'intero sistema istituzionale, secondo Ciampi, è esposto ad un'opera di progressiva "destrutturazione". "Qui non è più una questione di battaglia politica, che può essere anche aspra, come è naturale in ogni democrazia. Qui si destabilizzano i riferimenti più solidi dell'edificio democratico, cioè le istituzioni, e si umiliano i valori che le istituzioni rappresentano. Questa è la mia amara riflessione...".
Ciampi, forse per la prima volta, parla senza mezzi termini del Cavaliere, e di ciò che ha rappresentato e rappresenta in questo "paesaggio in decomposizione".
"Mi ricordo un bel libro di Marc Lazar, uscito un paio d'anni fa, nel quale io e Berlusconi venivamo raccontati come gli estremi di un pendolo: da una parte Ciampi, l'uomo che difende le istituzioni, e dall'altra parte Berlusconi, l'uomo che delegittima le istituzioni. Mai come oggi mi sento di dire che questa immagine riassume alla perfezione quello che penso. Io ho vissuto tutta la mia vita nelle istituzioni e per le istituzioni, che sono il cuore della democrazia. E non dimentico la lezioni di Vincenzo Cuoco sulla Rivoluzione napoletana del 1797: alla felicità dei popoli sono più necessari gli ordini che gli uomini, le istituzioni oltrepassano i limiti delle generazioni. Ma poi, a rendere vitali le istituzioni, occorrono gli uomini, le loro passioni civili, i loro ideali di democrazia. Ed io, oggi, è proprio questo che vedo mancare in chi ci governa...".
L'ultimo capitolo di questa nefasta "riscrittura" della nostra Costituzione formale e materiale riguarda ovviamente la giustizia, il Lodo Alfano e ora anche il disegno di legge sul processo breve con il quale il premier, per azzerare i due processi che lo riguardano, fa terra bruciata dell'intera amministrazione giudiziaria corrente. Anche su questo la condanna di Ciampi è senza appello:
"Le riforme si fanno per i cittadini, non per i singoli. L'ho sempre pensato, ed oggi ne sono più che mai convinto: basta con le leggi ad personam, che non risolvono i problemi della gente e non aiutano il Paese a migliorare".
Fa di più, l'ex presidente della Repubblica. E si spinge a riflettere su ciò che potrà accadere, se e quando questa nuova legge-vergogna sarà approvata:
"Io non do consigli a nessuno, meno che mai a chi mi ha succeduto al Quirinale. Ma il capo dello Stato, tra i suoi poteri, ha quello della promulgazione. Se una legge non va non si firma. E non si deve usare come argomento che giustifica sempre e comunque la promulgazione che tanto, se il Parlamento riapprova la legge respinta la prima volta, il presidente è poi costretto a firmarla. Intanto non si promulghi la legge in prima lettura: la Costituzione prevede espressamente questa prerogativa presidenziale. La si usi: è un modo per lanciare un segnale forte, a chi vuole alterare le regole, al Parlamento e all'opinione pubblica". Ciampi non nomina Napolitano, ma fa un riferimento implicito a Francesco Saverio Borrelli: "Credo che per chi ha a cuore le istituzioni, oggi, l'unica regola da rispettare sia quella del "quantum potes": fai ciò che puoi. Detto altrimenti: resisti".
Lui stesso, nel suo settennato sul Colle, ha resistito più volte alle spallate del Cavaliere. Dalla legge Gasparri per le tv alla riforma dell'ordinamento giudiziario di Castelli:
"È vero, ma ho fatto solo il mio dovere. C'è solo una cosa, della quale mi rammarico ancora oggi: il mio unico messaggio alle Camere, quello sul pluralismo del sistema radiotelevisivo e dell'informazione. Allora era un tema cruciale, per la qualità della nostra democrazia. Il Parlamento non lo raccolse, e da allora non si è fatto niente. Oggi, e basta guardare la televisione per rendersene conto, quel tema è ancora più grave. Una vera e propria emergenza".
Ma in tanto buio, secondo Ciampi c'è anche qualche spiraglio di luce. Per esempio l'appello lanciato su "Repubblica" da Roberto Saviano, che chiede al premier di ritirare la legge sull'abbreviazione dei processi, la "norma del privilegio".
"Io - commenta il presidente emerito della Repubblica - per il ruolo che ho ricoperto non uso firmare appelli. Ma condivido dalla prima all'ultima riga quello di Saviano. Risponde a uno dei principi che mi hanno guidato per tutta la vita. E il fatto che abbia ottenuto così tante adesioni rappresenta una speranza, soprattutto per i giovani. È il vecchio motto dei fratelli Rosselli: non mollare. Loro pagarono con la vita la fedeltà a questo principio. Qui ed ora, in Italia, non c'è in gioco la vita delle persone. Ma ci sono i valori per i quali abbiamo combattuto e nei quali abbiamo creduto. In ballo c'è la buona democrazia: credetemi, è abbastanza per non mollare".
Probabilmente siamo tutti consapevoli che lamentarsi può solo rappresentare una valvola di sfogo, ma nonostante ciò, abbiamo la tendenza a indugiarvi a lungo, perdendo spesso la possibilità di prendere in mano le chiavi del nostro piccolo paese.E’ proprio quello che mi sono detta ieri nella sala consiliare durante l’incontro con i cittadini, indetto dal comune di Lenola, per spiegarci il senso del mettere “la nostra voce in bilancio”.Ci viene offerta la possibilità di migliorare il nostro territorio e noi non ne approfittiamo perché l’invito viene da una parte politica che a noi non piace,o magari,sappiamo già come va a finire.Atteggiamento questo che spesso si rivela controproducente per i cittadini stessi.Ecco, dunque, che la soluzione ultima per imparare a smettere di lamentarsi è quella di assumersi le proprie responsabilità. Ognuno di noi, ogni giorno, senza colpevolizzarsi, ma con piena consapevolezza, dovrebbe affermare all’altro che “io mi prendo la responsabilità di tutto ciò che faccio o non faccio”.Lamentarsi è la negazione della responsabilità e colpevolizzare se stesso o qualcun altro è solo una scusa per evitare tale responsabilità. Abbiamo la facoltà di decidere su tematiche che riguardano il nostro paese, ma non riusciamo ad allontanare la tentazione di lamentarci poi.
Detto questo vi invito a riflettere ed a partecipare al prossimo incontro.....
Domenica abbiamo domandato in prima pagina al “nuovo” Pd di Bersani se “discuterà della moralità dei candidati”. Il “nuovo” Pd di Bersani ha subito raccolto l’appello. Infatti, nella “nuova” Direzione, fa il suo trionfale ingresso il senatore Nino Papania da Alcamo (Trapani), ex Margherita.
Lo stesso a cui hanno appena arrestato l’autista-giardiniere-factotum per mafia. Lo stesso che nel 2002 ha patteggiato a Palermo 2 mesi e 20 giorni di reclusione per abuso d’ufficio: era indagato per aver sistemato in posti pubblici diversi disoccupati privi dei titoli di legge, in un giro di assunzioni facili per cui sindacalisti senza scrupoli prendevano tangenti.
Nel 2008 Dario Franceschini annunciò: “Non presenteremo candidati con procedimenti in corso né con sentenze passate in giudicato”. Strano: Papania fu ricandidato dopo il patteggiamento e rieletto per la terza volta senatore (diversamente da Nando Dalla Chiesa, colpevolmente incensurato).
Scelta lungimirante: il 4 novembre la Dda di Palermo ha arrestato il suo braccio destro Filippo Di Maria, considerato l’autista, il cassiere e l’uomo di fiducia del boss di Alcamo, Nicolò Melodia detto “il macellaio”, catturato nel 2007 assieme al capomafia Salvatore Lo Piccolo. Nei giorni pari Di Maria scarrozzava il boss Melodia, in quelli dispari il senatore Papania.
Arrotondava. “Emerge – annota la Mobile di Trapani – da numerose conversazioni che Di Maria svolgeva attività di factotum presso la villa di Scopello del predetto Papania, muovendosi incessantemente per procurare posti di lavoro ad amici e conoscenti grazie anche al diretto interessamento di collaboratori e personale di segreteria del senatore”.
Ed era attivissimo “in occasione di alcune competizioni elettorali”: come “le primarie 2005 per il candidato premier” e “per il candidato alla presidenza della Regione Sicilia” (contro Rita Borsellino e per Ferdinando Latteri). “Lo staff del sen. Papania – scrive il gip – e altri politici locali contattavano ripetutamente il Di Maria al fine di indurlo a sostenere le iniziative politiche sopra indicate e invitandolo a fare altrettanto con tutte le persone di sua conoscenza”.
Il Giornale gongola: “Anche il Pd ha il suo ‘stalliere’ mafioso”.
Ma naturalmente chi fosse Di Maria non lo sapeva nessuno. Infatti la nuova Direzione del Pd non ha trovato un posto per due simboli dell’antimafia come Rosario Crocetta e Beppe Lumia (la Borsellino non è iscritta). Ma a Papania sì, in quota Franceschini.
E questa sarebbe l’opposizione. Poi c’è il centrodestra, con i suoi Berlusconi, Dell’Utri e Cosentino. E’ la famosa “alternanza”.
“latuaopinione” PRIMO ANNO……. 127 sono stati i post pubblicati ……..2619 gli interventi la media degli accessi giornalieri, calcolata negli ultimi 90 giorni è stata di circa 60/65 ingressi. Una esperienza e un impegno non indifferenti che credo siano stati condotti con franchezza e trasparenza non scevri di qualche, improvvisa e accidentale, perdita di eleganza. che, nei casi in cui sono stato direttamente coinvolto, avrei potuto evitare. Non sono mancate ne invettive ne provocazioni e neppure quei momenti di riflessione virtuosa che aiutano a conoscere meglio sia noi stessi sia gli altri, così come non sono mancati aspri diverbi, anche tra i fondatori stessi, fino a perdere quella spinta propulsiva che agli albori ci aveva accomunato per lasciare spazio ad elementi di distinguo, sintomo di un pluralismo privo di censure che ho sempre ritenuto indispensabili per un sostanziale confronto. Per un anno intero abbiamo fatto informazione duellando prevalentemente tra chi chiedeva una prevalenza di argomenti territoriali e i miei continui tentativi a non separare le inefficienze locali a responsabilità provinciali, regionali, nazionali, che ci governano. Personalmente ho appurato che nei dibattiti non riusciamo a liberarci da quel diffuso “berlusconismo intellettuale” che ci allontana sempre più dalle altre realtà europee, anche in questo blog prevale lo spirito di appartenenza, le critiche e i suggerimenti vengono interpretati come attacchi personali, difficilmente si riesce ad entrare nel merito delle questioni, siamo vittime assuefatte di un annebbiamento mentale che ci rende incapaci di reagire, di proporre e addirittura e a volte anche di riunirci. In questo contesto, condurre un Blog , non è cosa semplice, ma abbandonare la rete così come è avvenuto per altri Blog lenolesi , lasciando spazio solo a umori e malumori sterili, equivarrebbe a un non progredire, mentre sono persuaso che in questo anno le opinioni dibattute abbiano lasciato un sedimento che per sua natura porta ad una lenta ma progressiva maturazione. Un saluto a tutti write26
Puntata di fuoco ieri sera ad Annozero, la trasmissione di Rai Due di Michele Santoro. Lo speciale dal titolo "Profumo di Mafia" ha puntato i riflettori sulla città di Fondi, il cui comune è stato indagato per mafia e proposto per lo scioglimento per infiltrazioni. All'arena televisiva hanno partecipato anche il senatore pontino del Pdl, Claudio Fazzone ed il direttore di Latina Oggi Alessandro Panigutti. Interessante il servizio realizzato dal giornalista Stefano Bianchi che ha intervistato l'ex assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Fondi, Riccardo Izzi, al centro dell'inchiesta Damasco, a cui si imputano legami particolari con le famiglie mafiose Trani-Tripodo che avrebbero contaminato l'attività dell'amministrazione comunale. Intervistato anche il padre dell'ex assessore, Mario Izzi, imprenditore pontino (che gestisce circa 80 supermercati) che ha dichiarato di aver sostenuto la campagna elettorale del senatore Fazzone. Il giornalista Rai ha avvicinato anche il sindaco Luigi Parisella che ha dichiarato: "si tratta di una gogna mediatica e quello che dice il Prefetto non è vangelo. Izzi un ragazzo che va rispettato, ha avuto molti problemi e al momento, ha aggiunto Parisella, preferisco non avere rapporti con lui ". Il giudizio sul Prefetto Frattasi è stato duro anche da parte del senatore Fazzone che ad Annozero ha ribadito di voler sporgere querela nei suoi confronti ed ha precisato: "ho riscontrato delle gravi inesattezze negli atti riportati dal funzionario del governo contro di me e preciso che si deve indagare per fare luce su quanto accaduto a Fondi, ma non si deve infangare il buon nome di questa cittadina.Tutto quello che è accaduto in questi mesi è frutto di una campagna mediatica pilotata dal quotidiano Latina Oggi e dal suo editore, il senatore Giuseppe Ciarrapico, con cui io non voglio avere nulla a che fare. La vicenda Fondi è stata strumentalizzata per attaccare me". Le ipotesi sulla presenza della mafia a Fondi sarebbero, quindi, frutto di un complotto politico (secondo il senatore del Pdl) a cui avrebbero partecipato anche il Pd, il Prefetto, i giornalisti, ma anche il Ministro dell'Interno Roberto Maroni, che sin dall'inizio ha sostenuto la richiesta di scioglimento del Comune di Fondi per mafia. Durante la trasmissione i nomi di Fazzone e del presidente della Provincia di Latina Armando Cusani sono stati accostati spesso a vicende poco chiare, come quelle legate al Lago di Paola (su cui sarebbero in atto numerose speculazioni), il sequestro del campeggio Holiday Village di Fondi (per cui Fazzone si mobilitò tanto da ottenere un colloquio privato con il giudice Cario) e Acqualatina. "Per la prima volta, a Latina, la mafia scioglie la Prefettura, ha detto il direttore di Latina Oggi Alessandro Panigutti, a Fondi ci sono stati 21 arresti, molti dei quali per associazione di stampo mafioso. Due Prefetti hanno indagato sul Comune pontino ed hanno prodotto una relazione di ben 515 pagine documentando tutto ciò che di anomalo è stato riscontrato a Fondi. E' assurdo che un senatore della Repubblica, invece di prendere le distanze da una vicenda del genere, si schieri dalla parte dell'illegalità".
"Quello che è accaduto nel sud pontino è una truffa, ha detto l'Europarlamentare dell'Idv Luigi De Magistris,il Consiglio dei Ministri doveva sciogliere il Comune di Fondi, anche se il sindaco si era già dimesso".
"E' stato un atto per tutelare la democrazia", ha invece detto il deputato del Pdl Italo Bocchino, difendendo le scelte del consiglio dei ministri.
Il mancato scioglimento per infiltrazioni mafiose del comune di Fondi,cosa ha a che fare con la tutela della democrazia?
Leggerlo richiede un po' di tempo, decisamente articolato, Obama non è come i nostri leader politici, non si accontenta dei leccaculo, per lavorare con lui non bastano le raccomandazioni………buona lettura write26
Il partito che vince la corsa alla Casa Bianca mette i suoi uomini nelle posizioni chiave della nuova amministrazione. La corsa ai circa 8000 posti vacanti è già iniziata ma non è affatto un arrembaggio. Per molti aspiranti candidati si arresterà ancor prima di aver iniziato.
Il Presidente eletto Barak Obama ha infatti mantenuto la promessa fatta in campagna elettorale di fare pulizia a Washington.
Per questo, gli uomini del suo gruppo di transizione hanno già diffuso un elaborato questionario che accentua il rigorismo etico con il quale gli americani tradizionalmente giudicano i politici e la loro cerchia.
Una lista di 63 domande che a tamburo battente fruga nei trascorsi biografici dei candidati alla ricerca del più piccolo indizio che potrebbe mettere in imbarazzo il nuovo presidente o rappresentare un conflitto di interessi con il posto ambito.
Una attenzione quasi maniacale, ma certamente sensata per chi crede nella tutela e nelle responsabilità delle persone chiamate a esercitare un ruolo pubblico.
Tutto viene messo a nudo: famiglia, lavoro, affari e proprietà economiche, tasse, rapporti con la giustizia, pubblicazioni. Anchele comunicazioni elettroniche. Se i passi falsi e gli scandali delle passate amministrazioni sono ormai divenuti leggenda, prevale oggi la preoccupazione di qualche conflitto di interessi legato alla crisi finanziaria mondiale.
Non è quindi un caso se buona parte delle domande ruota intorno agli investimenti, alle proprietà immobiliari, ai prestiti, agli impieghi precedenti ed alle attività a favore dei gruppi di pressione politica (lobby).
Le domande sono per lo più chiuse e immancabilmente esigono dettagli e chiarimenti sulle circostanze del caso.
Aperta ma non meno indiscreta è poi quella che chiede di descrivere in sintesi le questioni più controverse nelle quali il candidato è stato coinvolto nel corso della sua carriera. Per il resto si tratta di mettere a fuoco l’onestà, i rapporti associativi e il rispetto delle leggi e dei regolamenti.
Molte domande chiedono le stesse informazioni anche per quanto riguarda il coniuge e i familiari più stretti.
1.Esperienze professionali
(1) Fornisca copia di tutti i suoi curriculum vitae e dei suoi resoconti biografici che lei o qualsiasi ente avete redatto negli ultimi dieci anni a titolo volontario o con il suo consenso.
(2) Se è membro di qualsiasi ordine professionale o lavorativo, specifichi quanto segue: lo stato attuale di ogni licenza; se tali licenze sono mai state ritirate, sospese o revocate; se è mai stata intrapresa qualche azione disciplinare in relazione a tali licenze. Elenchi anche qualunque richiesta fatta per il rilascio di una licenza o di una certificazione professionale che sia stata respinta e le ragioni del diniego.
(3) Fornisca i nomi di tutte le società per azioni, aziende, società, trust o di altre imprese economiche e di tutte le organizzazioni senza fini di lucro o di analoghe istituzioni di cui siete attualmente o siete stato socio in qualità di consigliere, procuratore o consulente negli ultimi dieci anni.
(4) Elenchi in ordine cronologico le attività non riportate nei suoi curriculum vitae o nei suoi resoconti biografici, dalle quali ha tratto un reddito negli ultimi dieci anni (ad es., per lavoro autonomo, consulenze, pubblicazioni, conferenze, diritti d’autore e compensi).
(5) Lei o il suo coniuge è stato mai iscritto come lobbista o come altro rappresentante legislativo allo scopo di influenzare gli atti legislativi o amministrativi del governo federale o statale? Lei o il suo coniuge avete mai ricevuto una remunerazione per aver agito in qualità di lobbista o di rappresentante legislativo? Se sì, fornisca i dettagli.
(6) Se lei o il suo coniuge avete fatto qualunque lavoro, avete ricevuto o erogato un compenso da/per qualunque governo straniero, organizzazione d’affari, organizzazione senza scopo di lucro o singola persona, descriva le circostanze e definisca la fonte e l’ammontare del compenso. Specifichi anche se lei o il suo coniuge siete mai stati registrati come agenti per conto di un datore di lavoro straniero.
(7) Se lei o il suo coniuge avete vissuto o lavorato all’estero, descrivete le circostanze.
(8) Descriva in sintesi le questioni più controverse nelle quali lei è stato coinvolto nel corso della sua carriera.
(9) Elenchi i nomi, gli indirizzi e i numeri di telefono di tre persone che possono offrire referenze sulla sua professione. Se possibile, fornisca i nomi di persone che hanno lavorato con lei in qualità di collega, di subordinato e di superiore.
II. Pubblicazioni, documenti e discorsi
(10) Pubblicazioni: elenchi e, se facilmente disponibili, fornisca le copie di ciascun libro, articolo, pezzo giornalistico o pubblicazione (compreso, ma non soltanto, qualunque post o commento fatto su dei blog o su altri siti web) di cui siete l’autore o che avete realizzato assieme ad altri. Elenchi tutti gli alias o i nomignoli che lei ha usato per comunicare su internet.
(11) Testimonianze: riporti tutte le occasioni in cui lei ha testimoniato dinanzi al Congresso o ad altri enti amministrativi, investigativi o autorità e specifichi l’argomento della sua testimonianza. Se disponibili, fornisca copia dei sommari e delle trascrizioni delle sue testimonianze.
(12) Discorsi: indichi tutti i discorsi che lei ha tenuto. Se possibile fornisca le trascrizioni delle registrazioni di ciascun discorso o fornisca gli estremi di qualunque registrazione dei discorsi di cui lei è a conoscenza.
(13) Comunicazioni elettroniche: se lei ha mai inviato delle comunicazioni attraverso sistemi elettronici, inclusi ma non soltanto la posta elettronica, i messaggi di testo o i messaggi istantanei, decriva le comunicazioni che, se rese di pubblico dominio, potrebbero suggerire l’esistenza di un conflitto di interessi o rappresentare una possibile fonte di imbarazzo per lei, per la sua famiglia o per il Presidente eletto.
(14) Diari: Riferisca se lei tiene o ha mai tenuto un diario personale che contenga alcunché che possa suggerire l’esistenza di un conflitto di interessi o rappresentare una possibile fonte di imbarazzo per lei, per la sua famiglia o per il Presidente eletto.
III: Relazioni umane e associazioni
(15) Elenchi tutte le società per azioni, le società di persone, i trust o altre entità economiche di cui lei o il suo coniuge siete o siete stati soci negli ultimi dieci anni in qualità di funzionario, direttore, fiduciario, socio o detentore di una rilevante quota azionaria o di interessi finanziari (vale a dire il possesso di interessi economici superiori al 5%), o le cui decisioni lei o il suo coniuge avete potuto influenzare. Identifichi gli enti economici, la relazione avuta nei loro confronti e le date di servizio e/o di associazione.
(16) Elenchi ogni associazione e ogni organo collegiale di carattere politico, civico, sociale, caritativo, educativo, didattico, confraternita studentesca, benefico o religioso (inclusa qualsiasi organizzazione esentata dalle tasse) alla quale lei o sua moglie avete aderito negli ultimi dieci anni. Indicate le date di associazione e qualsiasi carica via avete ricoperto.
(17) Lei o il suo coniuge avete mai fatto parte di una associazione comprese, ma non soltanto, quelle descritte nel paragrafo precedente, che per statuto o prassi negano o limitano l’appartenenza o l’affiliazione in base alla razza, al sesso, alla disabilità, alla provenienza etnica, alla religione o all’orientamento sessuale, ovvero che è stata oggetto di un esposto per aver agito in tali modi. Se sì, fornite i dettagli.
(18) Descriva in modo dettagliato le i rapporti associativi che lei, il suo coniuge o qualunque altro suo stretto familiare avete o avete avuto con qualsiasi istituzione di carattere finanziario, bancario, ipotecario o assicurativo attualmente oggetto di intervento da parte del governo federale a causa della crisi econonomica in atto. La domanda include ma non è limitata ai seguenti soggetti: Fannie Mae, Freddie Mac; AIG e Washington Mutual.
(19) Se lei lavora o ha lavorato negli ultimi dieci anni in qualità di amministratore, esecutore, fiduciario, curatore fallimentare, svolge o ha svolto analoghe funzioni fiduciarie, descriva per ciascuna: la sua esatta carica; la natura dei suoi doveri; le persone o gli enti per conto dei quali agisce o ha agito come fiduciario, le date in cui ha agito come fiduciario; e qualunque organismo di vigilanza.
(20) Oltre agli organismi di cui alle precedenti domande 15-19, fornisca i nomi e gli estremi di qualunque persona o organizzazione con la quale lei o il suo coniuge siete associati e che potrebbe configurare un conflitto di interessi nei confronti della sua candidatura a un impiego lavorativo federale o che potrebbe costituire una fonte di imbarazzo.
IV. Informazioni finanziarie
(21) Se rilevanti, fornisca copia di tutti i moduli per gli accertamenti finanziari che sono stati risìchiesti a lei o al suo coniuge negli ultimi dieci anni.
(22) Fornisca copia di ogni dichiarazione del suo patrimonio netto che ha compilato e inviato negli ultimi dieci anni per qualsiasi motivo (ad es. prestiti bancari).
(23) Fornisca copia di tutti i mandati di investimento azionario che ha richiesto negli ultimi dieci anni.
(24) Elenchi tutti i prestiti superiori a 10.000 $ richiesti o fatti da lei o dal suo coniuge nel corso degli ultimi dieci anni. Specifichi il soggetto creditore, il tasso di interesse, la data esatta e ogni altra informazione rilevante e descriva lo scopo dei prestiti. Specifichi inoltre in quale misura tali prestiti sono stati concessi a condizioni non comunenemente disponibili al grande pubblico, come nel caso di tassi inferiori a quelli comunemente praticati sul mercato.
(25) Fornisca copia di qualsiasi trust di cui lei, il suo coniuge o i vostri figli con meno di 21 anni siete concedente o beneficiario. Fornisca inoltre copia di qualsiasi variazione e di quasiasi documento che indichi una modifica del soggetto detentore di tali trust.
(26) Descriva tutte le proprietà immobiliari possedute da lei o dal suo coniuge negli ultimi dieci anni. Includa le proprietà immobiliari possedute in comproprietà con altri soggetti, quelle che fanno capo a un trust o che sono detenute da o attraverso terze persone o enti, e identificate tali altre persone o enti.
(27) Decriva gli estremi delle ipoteche accese per qualsiasi proprietà di cui alla domanda 21, compreso il tasso, la data, il beneficiario, l’intermediario e qualunque altra circostanza particolare riferita all’accensione dell’ipoteca/che.
(28) Lei o il suo coniuge avete mai posseduto delle proprietà (registrate sotto il nome di un singolo proprietario o in regime di comproprietà) il cui titolo di possesso conteneva una qualunque clausola restrittiva basata sulla razza, il sesso, l’origine etnica, la religione o l’orientamento sessuale? Se sì, fornite tutte le informazioni pertinenti e i documenti.
(29) Descriva qualunque contratto o patto informale da lei stipulato con qualunque persona o impresa finanziaria riguardante future assunzioni, trattamenti economici di fine rapporto o benefit finanziari che vi saranno corrisposti se lei sarà assunti dal governo federale o se lascerà il suo attuale impiego.
(30) Lei, il suo coniuge o qualunque altro suo familiare prossimo avete qualche tipo di interesse sostanziale o una attività lavorativa per i quali avete qualsiasi relazione con qualunque governo, sia esso federale, statale, indiano o straniero, attraverso contratti, servizi di consulenza, donazioni, prestiti o garanzie? Se sì, fornite i dettagli.
(31) Se fosse necessario, lei o il suo coniuge avreste delle remore a rendere di dominio pubblico qualunque documento personale di natura finanziaria (ad es. riguardante proprietà individuali o collettive, riferito alle denunce dei redditi, a ipoteche o ad accordi per ottenere dei prestiti)? Se sì, chiarite di quali documenti si tratta e spiegate le ragioni per le quali li terreste riservati.
(32) In occasioni quali compleanni o festività, lei o il suo coniuge avete mai ricevuto oltre che dai vostri familiari più stretti e da amici di lunga data doni di valore superiore a 50 $? Identifichi il donante, specifichi il valore del dono, la data e le circostanze in cui è stato fatto.
V. Informazioni di natura fiscale
(33) Fornisca copia di ogni modulo attestante il pagamento di tasse federali e statali riferite al 2005 e agli anni successivi, inclusa qualunque modulo di ricevuta corretto (e, se rilevanti, anche le ricevute delle tasse municipali o straniere). Fornisca gli stessi documenti riguardanti il suo coniuge se inviati separatamente.
(34) Lei e il suo coniuge avete pagato tutte le tasse sui redditi dovute a titolo federale o locale e quelle dovute in base a giurisdizioni straniere?
(35) Lei e il suo coniuge avete mai inviato una dichiarazione dei redditi con un codice errato? Se sì, descrivete le circostanze e la risoluzione del caso.
(36) Ha mai dovuto pagare delle multe per via delle tasse? Se sì, descriva le circostanze e la risoluzione del caso.
(37) Le autorità federali, statali o locali hanno mai eseguito contro di lei o contro il suo coniuge un pignoramento o un’altra procedura di recupero crediti? Se sì, descrivete le circostanze e la risoluzione del caso.
(38) Le è mai capitato di non pagare le tasse sui redditi federali o statali a motivo del fatto che non risiedevate negli Stati Uniti o per qualunque altro motivo?
(39) E’ mai stato o ha attualmente idea che lei sarà soggetto a qualunque verifica contabile o inchiesta per via delle tasse, delle finanze o per altre questioni? Se sì, fornisca una descrizione.
(40) Ha mai partecipato ad un programma di investimenti o ad una associazione che è stata sottoposta a verifica contabile o ad ivestigazione da parte delle autorità federali o statali? Se sì, descriva le circostanze e la risoluzione del caso.
(41) Risponda a tutte le domande di questo capitolo anche per il suo coniuge (per gli ultimi dieci anni) e per ogni attività di affari nella quale siete stato affiliato in qualità di funzionario, direttore, partner, detentore di trust o in cui avete avuto una significativa partecipazione proprietaria (vale a dire ogni interesse proprietario superiore al 5%).
VI. Procedimenti civili e amministrativi
(42) Elenchi tutte le cause legali che lei o il suo coniuge avete avuto in qualità di querelanti e quelle nelle quali lei o il suo coniuge siete avete avuto come imputati o in qualità di terze parti, e quelle nelle quali lei o il suo coniuge avete deposto o testimoniato in un processo. Fate riferimento anche ad ogni arbitrato, mediazione o ricorsi nei procedimenti di divorzio e per altre relazioni familiari
(43) Elenchi e descriva qualunque procedimento avviato da agenzie amministrative nel quale lei o il suo coniuge siete stati coinvolti in qualità di parte o di testimone materiale, e descriva in dettaglio il vostro coinvolgimento.
(44) Elenchi qualunque procedimento per insolvenza o bancarotta nel quale lei o il suo coniuge siete stati coinvolti come debitori, creditori, parte lesa o imputati, e descrivete in dettaglio tale coinvolgimento.
(45) Se lei è mai stato oggetto di investigazione da parte di qualunque agenzia esecutiva (sia essa federale, statale, militare, locale, indiana o straniera), oppure arrestato, imputato o dichiarato colpevole per aver violato qualunque legge, regolamento o ordinanza (siano esse federali, statali, militari, locali, indiane o straniere), identificate ciascuna situazione e fornite dettagli, incluso: la data, il luogo, l’agenzia esecutiva e il tribunale. Fornisca le stesse informazioni per il suo coniuge e per ogni vostro figlio con meno di 21 anni, e per tutte le attività affaristiche alle quali ha partecipato (ad es. in qualità di direttore, funzionario, partner, detentore di trust, o nelle quali ha avuto un consistente interesse proprietario) e fornisca tutti i documenti rilevanti. Può escludere tutte le violazioni al codice della strada per le quali lei ha pagato multe inferiori a 50 $.
(46) E’ mai accaduto che qualunque membro della sua famiglia o che un suo stretto conoscente o associato in affari sia stato imputato e/o riconosciuto colpevole per un crimine diverso da una violazione secondaria del codice stradale? Se sì, identifichi e descriva tale arresto, imputazione o condanna. Fornisca le stesse informazioni con riferimento a qualunque persona che si trovi sotto il suo comando professionale e a qualunque vostro superiore.
(47) Lei o il suo coniuge siete mai stati accusati in modo formale o informale di aver violato qualunque procedura in capo alle agenzie di governo (incluse in particolare le violazioni alla sicurezza)?
(48) Elenchi ogni reclamo che è stato presentato contro di lei o contro il suo coniuge da parte di qualunque agenzia amministrativa, organismo di regolazione, ordine o organizzazione professionale, o da parte di agenzie per l’etica federali, statali, locali, indiane o straniere, oppure da parte di comitati o di ufficiali.
(49) Elenchi qualunque esposto per condotta illecita presentato contro di lei in modo formale o informale, e descriva la risoluzione del caso.
(50) Elenchi qualunque esposto per molestie sessuali o per altre pratiche scorrette tenute nell’abiente di lavoro e presentato contro di lei o contro qualunque impiegato posto sotto il suo comando, e descriva la risoluzione del caso.
(51) Lei o il suo coniuge avete mai subito una condanna in un processo civile o un pignoramento? Se sì, fornite dei dettagli.
(52) Con riferimento agli obblighi reciproci sull’affidamento dei figli e/o dell’assegno di mantenimento dovuto da lei o dal suo coniuge, specifichi quanto segue: E’ mai accaduto che i pagamenti siano stati eseguiti in ritardo o che siano stati omessi? Vi sono mai state delle ordinanze o altri provvedimenti del tribunale per modificare le condizioni di affidamento dei figli o l’assegno di mantenimento? Sono mai state fatte diffide o adottate misure o ordinanze per costringere al pagamento o per il recupero di pagamenti tardivi e/o omessi? Sono mai stati emessi dei mandati esecutivi? Se sì, fornite i dettagli.
VII. Collaboratori domestici
(53) Si avvale attualmente o si è avvalso nel passato di servizi di collaborazione domestica (ad esempio per le pulizie, per la sorveglianza dei bambini o per il giardinaggio) in modo continuativo o occasionale (per l’esattezza, almeno il servizio di un mese)? Se sì, indichi il nome e gli anni di servizio prestati di tutti i collaboratori e fornisca anche una breve dscrizione dei rervizi resi.
(54) Al momento in cui le ha assunte, tutte le persone di cui all’elenco della domanda 49 erano in possesso dei requisiti legali per lavorare negli USA?
(55) Con riferimento all’elenco di cui alla domanda 49, ha pagato tutte le tasse e le imposte per la previdenza delle persone che ha assunto? Utilizza un servizio esterno per pagare i suoi collaboratori domestici? Le retribuzioni dei suoi collaboratori domestici sono versate in modo puntuale? In caso negativo, quantifichi il ritardo/i e il motivo.
(56) Con riferimento all’elenco di persone di cui alla domanda 49, ha rispettato tutte leggi e i regolamenti federali, statali e locali sulle assunzioni?
VIII. Varie
(57) Se rilevanti, elenchi i nomi, gli indirizzi e i numeri di telefono dei coabitanti che ha avuto negli ultimi dieci anni. Un coabitante è una persona con la quale si condividono legami di affetto, obblighi o altri impegni, divesi dalle persone con le quali si convive per motivi pratici (un compagno di stanza).
(58) Fornisca l’indirizzo URL di qualunque sito web che la riguardi sia da un punto di vista personale che in relazione alle sue capacità professionali (ad es. Facebook, My Space, ecc.)
(59) Lei o qualunque dei suoi più stretti familiari possedete una pistola? Se sì, riporti le informazioni complete sulla proprietà e la registrazione. La registrazione è mai scaduta? Descriva come e da chi è usata e se quest’arma ha mai provocato ferimenti o danni patrimoniali.
(60) Nel corso dell’ultimo anno si è sottoposto a un controllo medico generale? Descriva il suo stato di salute e qualunque trattamento medico che sta seguendo.
(61) Ha mai avuto rapporti con qualunque persona, gruppo o impresa d’affari che potrebbero essere usati - anche in modo disonesto - per controllare o attaccare la sua persona e le qualifiche riferite ad un lavoro per il governo?
(62) Conosce qualcuno o qualche organizzazione, sia privata che pubblica, compresa qualunque organizzazione del mondo dell’informazione, che potrebbe apertamente o di nascosto, in modo onesto o disonesto, fare qualcosa per criticare la sua nomina? Se sì, definisca e spieghi gli elementi alla base di una possibile critica.
(63) Fornisca ogni altra informazione, anche riferita ad altri componenti della sua famiglia, che potrebbe suggerire un conflitto di interessi o rappresentare una possibile fonte di imbarazzo per lei, per la sua famiglia o per il Presidente eletto.
L'intervento telefonico del Senatore Claudio Fazzone durante il Talk Show condotto da Gaetano Orticelli sull'emittente televisiva locale Canale 7 di ieri, ha chiarito bene, ancora una volta, quale sia il livello di pericolosità che quest'uomo politico rappresenta per l'intero territorio della provincia di Latina.
Il tono esagitato, lo sbraitare convulso contro il Prefetto e la Commissione d'accesso, hanno dimostrato che quest'uomo non sta difendendo un Partito, tantomeno una città, ma alcuni suoi uomini che, davanti all'evidenza dei fatti documentati dalle relazioni del Prefetto e del Ministro dell'Interno Roberto Maroni, hanno la faccia tosta di presentarsi come vittime.
Il Senatore Fazzone ha ribadito che denuncerà il Prefetto di Latina Bruno Frattasi e l'intera Commissione d'accesso per aver voluto manifestamente falsificare la realtà dei fatti costruendo un teorema al fine di colpire politicamente l'ex amministrazione di centro-destra guidata da Luigi Parisella e, sottinteso, lui personalmente. Dichiarazione non nuova, che resta gravissima nella forma e nella sostanza. Ci chiediamo se un Senatore della Repubblica italiana possa permettersi di minacciare impunemente un Prefetto in modo così diretto.
Lo chiediamo al Ministro dell'Interno Roberto Maroni, al quale ci rivolgiamo, affinché dimostri di avere almeno il coraggio di difendere uno dei suoi uomini migliori. Un uomo delle istituzioni che non deve essere lasciato solo.
Lo chiediamo all'Associazione Nazionale dei Prefetti e all'UNADIR, che hanno già dimostrato ampiamente tutta la loro solidarietà al Prefetto Frattasi. Lo chiediamo ai cittadini di questo territorio affinché ritrovino la forza di dire basta a tanta violenza e arroganza.
Ma il Senatore Fazzone, che con il suo intervento ha surrogato i suoi paladini presenti in trasmissione, ha voluto annunciare anche che chiederà un'inchiesta della Commissione parlamentare antimafia sul "caso Fondi".
Ben venga l'inchiesta della Commissione parlamentare antimafia, caro Senatore Fazzone; perché difficilmente avrà la stessa conclusione della vergognosa non decisione operata con una brillante operazione politico elettorale dal Consiglio dei Ministri.
Riuscirà il Senatore Fazzone a trovare in Commissione antimafia, presieduta dall'On.le Giuseppe Pisanu, tre pompieri che faranno lo stesso "lavoro sporco" come accaduto ai Ministri amici Meloni, Brunetta e Matteoli in Consiglio dei Ministri? Se questo accadesse, vorrebbe dire che nell'Italia di Berlusconi lo Stato di diritto è definitivamente sepolto.
Ma in Commissione parlamentare antimafia, oltre ai membri dell'opposizione, siedono Fabio Granata, vice presidente della stessa Commissione, e Angela Napoli. Autorevoli esponenti della maggioranza governativa che si sono ripetutamente espressi a favore dello scioglimento del Consiglio comunale di Fondi per infiltrazioni mafiose.
E, comunque, è in calendario, così come richiesto dagli onorevoli del Partito Democratico Walter Veltroni e Laura Garavini, l'audizione del Ministro Maroni in Commissione antimafia. Il quale dovrà rispondere sul mancato pronunciamento del Consiglio dei Ministri.
Ci auguriamo che il Presidente Pisanu non voglia far slittare oltre la prossima seduta tale importante audizione.
Bruno Fiore, Coordinatore Partito Democratico di Fondi