sabato 1 agosto 2009

Chi protegge la Giunta Comunale di Fondi


CASO FONDI la polemica infinita

Latina (01/08/2009) - "Invece di impartire improbabili lezioni di moralità, Marrazzo farebbe bene a guardare in casa propria, a cominciare dalle Asl romane e dalle vicende giudiziarie che hanno interessato dirigenti da lui scelti e nominati". Lo dichiara il senatore Claudio Fazzone, coordinatore provinciale del PdL a Latina in merito alle polemiche sul rinvio dello scioglimento del consiglio comunale di Fondi, in provincia di Latina.

"Rispetto al Comune di Fondi - aggiunge Fazzone - il governo é stato preciso e puntuale e ha sempre agito in maniera trasparente: se non ha ritenuto di sciogliere l'amministrazione é perché evidentemente non ha ravvisato nella relazione presentata elementi che giustificassero tale decisione, e ha correttamente stabilito che qualsiasi ulteriore determinazione non potrà essere assunta se non in base alla nuova normativa".

"Quel che è invece imbarazzante - osserva Fazzone - è che dal giorno in cui la commissione si è insediata Marrazzo ha iniziato a chiedere con insistenza lo scioglimento del Comune, sperando di avere la stessa fortuna che lo ha assistito nel coprire lo scandalo che ha investito la sanità nella regione da lui governata. Il presidente del Lazio farebbe bene inoltre ad attenersi a quanto pubblicamente dichiarato dagli inquirenti, e a ricordare che l'ordinanza che tanto scalpore ha suscitato riguardava un ex assessore che da noi è stato cacciato, mentre presso lo schieramento di Marrazzo ha trovato appoggio e protezione per essere utilizzato contro il PdL in campagna
elettorale".

FONTE: http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=26097

Latina (01/08/2009) - Ancora un rinvio dal Consiglio dei ministri sulla proposta di scioglimento del consiglio comunale di Fondi, in provincia di Latina, per infiltrazioni della criminalità organizzata. L'esecutivo ha deciso che riconsidererà la proposta, "formulata dal ministro dell'Interno", sulla base di una nuova relazione che Maroni dovrà sottoporre all'esecutivo "alla luce delle modifiche introdotte dalla legge del 15 luglio 2009, che entrerà in vigore nei prossimi giorni. Legge che che detta nuove norme per lo scioglimento dei comuni per infiltrazioni mafiose".

Una decisione che ha sconcertato il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. "E' incomprensibile voler riconsiderare la decisione in base alla nuova normativa che dovrà entrare in vigore nei prossimi giorni, soprattutto perché tale cautela non é stata adottata una settimana fa, quando l'esecutivo ha sciolto ben tre consigli comunali applicando invece la vecchia normativa. Il governo dovrebbe darci una spiegazione".

Partono le polemiche e le accuse dal centrosinistra. Dapprima l'occupazione simbolica della sala stampa di Palazzo Chigi fatta dai parlamentari dell'Idv Francesco Barbato, Stefano Pedica e Giuliana Carlino, poi un sit-in del Pd davanti a Palazzo Chigi.Ieri il Prc aveva fatto a Latina un sit-in di solidarietà al prefetto Bruno Frattasi dal quale era partita la richiesta di scioglimento dopo il lavoro di una commissione d'accesso nominata nel 2008 su quanto avveniva nel comune di Fondi.La relazione era arrivata al ministro dell'Interno Roberto Maroni nel settembre scorso.

Pedica dice che "Palazzo Chigi è ormai regno della menzogna. Oggi era ancora in vigore la vecchia legge e Maroni aveva fatto una richiesta tarata su quella in vigore. Non c'era alcun vincolo per lo scioglimento". E aggiunge Barbato: "così il governo copre la camorra".

Per il deputato del Pd Sesa Amici, "il rinvio appare sempre di più come uno scontro interno alla maggioranza di governo". E il vice-capogruppo del Pd nel consiglio regionale del Lazio Claudio Moscardelli: "E' la triste conclusione della guerra tra bande all'interno del Pdl che coinvolge il Consiglio comunale di Fondi e sancisce la sconfitta della linea della Lega". Ma il sindaco di Fondi Luigi Parisella, del Pdl, risponde: "Sono sereno. All'opposizione dico: si occupino dei loro guai. Ma a chi vogliono fare la morale? Che li facciano in Puglia i sit-in, cha vadano a Bari, che comincino a parlare di legalità guardando prima le situazioni disastrose che hanno creato loro. Si sta toccando il fondo. Si lasci in pace il Cdm".

Nel documento partito da Latina erano stati ricostruiti i condizionamenti nell'affidamento degli appalti pubblici, il riciclaggio del denaro di provenienza illecita, i voti di scambio e i legami con la criminalità organizzata locale. Un'indagine della magistratura era scaturita dalle dichiarazioni dell'ex assessore ai lavori pubblici di Fi Riccardo Izzi. Nel 2008 subisce attentati alla sua auto e collabora coi carabinieri e la Dda di Roma. Rivela legami con la 'ndrina Tripodo', operante nel sud pontino nel giro di estorsioni ed usura e ammette di essere stato eletto anche grazie ai voti di questa famiglia in cambio di favori come amministratore comunale.

Quando Frattasi nomina la commissione in provincia si apre la polemica. Il senatore del Pdl Claudio Fazzone e il sindaco Parisella sollevano dubbi sui lavori. Fazzone, una settimana fa, chiede di aprire una commissione d'inchiesta che verifichi "'tutti gli atti e l'iter prodotto dal prefetto di Latina".

Il mese scorso una nuova operazione della Dda di Roma porta altri arresti a Fondi, 36mila abitanti, con il più grande mercato ortofrutticolo del centro sud. Tra i 17 arrestati per associazione a delinquere di stampo mafioso, abuso, corruzione e falso, figurano Izzi e alcuni dirigenti comunali.

FONTE: http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=26096


CASO FONDI INTERVENTO DI CLAUDIO FAZZONE

Latina (01/08/2009) - "Invece di impartire improbabili lezioni di moralità, Marrazzo farebbe bene a guardare in casa propria, a cominciare dalle Asl romane e dalle vicende giudiziarie che hanno interessato dirigenti da lui scelti e nominati". Lo dichiara il senatore Claudio Fazzone, coordinatore provinciale del PdL a Latina in merito alle polemiche sul rinvio dello scioglimento del consiglio comunale di Fondi, in provincia di Latina.

"Rispetto al Comune di Fondi - aggiunge Fazzone - il governo é stato preciso e puntuale e ha sempre agito in maniera trasparente: se non ha ritenuto di sciogliere l'amministrazione é perché evidentemente non ha ravvisato nella relazione presentata elementi che giustificassero tale decisione, e ha correttamente stabilito che qualsiasi ulteriore determinazione non potrà essere assunta se non in base alla nuova normativa".

"Quel che è invece imbarazzante - osserva Fazzone - è che dal giorno in cui la commissione si è insediata Marrazzo ha iniziato a chiedere con insistenza lo scioglimento del Comune, sperando di avere la stessa fortuna che lo ha assistito nel coprire lo scandalo che ha investito la sanità nella regione da lui governata. Il presidente del Lazio farebbe bene inoltre ad attenersi a quanto pubblicamente dichiarato dagli inquirenti, e a ricordare che l'ordinanza che tanto scalpore ha suscitato riguardava un ex assessore che da noi è stato cacciato, mentre presso lo schieramento di Marrazzo ha trovato appoggio e protezione per essere utilizzato contro il PdL in campagna
elettorale".

FONTE: http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=26097

13 commenti:

fiaccometro ha detto...

Caso Puglia: perquisizioni disposte dai giudici nelle sedi dei partiti del centrosinistra per verificare l'intreccio tra politica e affari, storia di tangenti per le elezioni, storia di appalti nella sanità della regione Puglia, il governatore Vendola non sapeva niente, manager Asl di sinistra sotto accusa, mani sporche sulle città.
Le ipotesi di reato sono associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, al falso, alla truffa. Per alcuni reati si ipotizza l'aggravante di aver favorito un'associazione mafiosa. .....Captcàzzz......
I nui stavamu a guardà a Funni...!

write26 ha detto...

Caro sync , con riferimento al tuo commento del 27 luglio 2009 ore 20.18:
ecco...menomale, avete capito che bisogna parlare delle questioni locali, no dei fatti personali e non di Berlusconi e altri
Lavoriamo per il nostro paese...
ti faccio notare che diversamente da quanto tu pensi e diversamente da quanto noi auspicavamo, di Lenola non frega un cazzo a nessuno, MAI COME IN QUESTA SETTIMANA IL NUMERO DI ACCESSI AL NOSTRO BLOG È STATO COSÌ BASSO.
Questa è una cosa che a noi fa pensare e dovrebbe far ragionare anche te.
La nostra proposta riguardo l’apertura di un tavolo per cercare di collaborare allo sviluppo turistico del paese, ad oggi, è stata totalmente ignorata, noi non ci arrenderemo e chiaramente a partire dalla prossima settimana porremmo in essere, in crescendo, tutte quelle iniziative che aiuteranno l’amministrazione comunale a riflettere e che, purtroppo, inevitabilmente, non potranno far altro che inficiare il nostro attuale spirito collaborativo.
Un saluto write26

write26 ha detto...

Ciao fiaccometro finalmente di nuovo tra noi, hai ragione infatti quanndo venne costituita la giunta pugliese a IdV vennero proposti due posti da consiglieri comunali e Di Pietro li ha rifiutai.

Premessso ciò non mi sembra che Niki stia proteggendo qualcuno, tutt'altro, Niki non è Fazzone così come la classe non è acqua.

Fatti leggere più spesso un abbraccio write26

laverità ha detto...

Americà possiamo guardare pure Lenola dove gli amministratori regalano, ai loro amici, 95.000 euro per comprare un terreno per fare una strada che collega via Casanova al colle e che serve anche per decongestionare il traffico di Via Lago! Ma che vi fumate prima di scrivere i volantini?
Facciamo pure un bivio ad Ambrifi almeno la Sterza Piana viene più scorrevole.

write26 ha detto...

FONDI, IL COORDINAMENTO DI LIBERA LATINA RISPONDE A FAZZONE

Si torna a parlare del caso Fondi, ironia della sorte proprio per via di chi non vede nelle vicende politiche della cittadina pontina alcun ‘caso’. Il riferimento è alle dichiarazioni rilasciate dal senatore Claudio Fazzone non più tardi di tre giorni fa, quando la questione dello scioglimento del comune era stata sollevata nuovamente nell’ambito di una conferenza stampa. In una nota diffusa dalla stampa, il senatore del Popolo della Libertà ha definito quello relativo alle infiltrazioni mafiose in seno al Consiglio comunale fondano «un caso montato ad arte e fortemente strumentalizzato dalle forze di sinistra», aggiungendo che il Prefetto Frattasi «non può entrare anche nelle questioni politiche facendo il giro delle sette chiese degli esponenti dei partiti della sinistra». Non contento, Fazzone ha dichiarato la sua intenzione di richiedere una commissione di’inchiesta che verifichi la correttezza dell’operato prefettizio.

Ora, anche volendo soprassedere sul fatto che una simile commissione era già stata predisposta dal Viminale poco meno di un anno fa e nella sua relazione finale era giunta alle stesse conclusioni del rapporto Frattasi, asserire che lo scioglimento di un consiglio comunale per mafia non rappresenti un problema in primo luogo politico è cosa quantomeno singolare. Sconcertante è invece che nonostante i risultati di due commissioni d’inchiesta, nonostante le ripetute interrogazioni parlamentari, nonostante la recente operazione della Dda che ha visto scattare l’arresto, fra gli altri, anche per l’ex assessore Izzi, nonché l’esplicita presa di posizione del ministro Maroni in favore dello scioglimento (sebbene la sua richiesta sia poi rimasta inascoltata in sede di Consiglio dei Ministri), qualcuno abbia ancora il coraggio di affermare che rispetto a Fondi non esiste nessun caso. L’ipotesi di una commissione parlamentare d’inchiesta è stata accolta con imbarazzo dal coordinamento di Libera Latina, il cui responsabile Paolo Vescovo ha affidato a un comunicato stampa la perplessità ma anche lo sdegno suscitati dalle dichiarazioni di Fazzone.

Che la piana fondana costituisca un bacino elettorale quasi interamente appannaggio del senatore non è d’altronde una novità; non stupisce dunque - specie se si pensa che ci troviamo a un anno dalle elezioni regionali – l’ostinazione con la quale Fazzone continua a opporsi a uno scioglimento per il quale forse solo lui e Armando Cusani non ravvedono gli estremi. Il paradosso è che una situazione unanimenente riconosciuta come sufficiente per l’applicazione del provvedimento resti ancora senza soluzione; il che non può non far pensare che nel temporeggiare di Palazzo Chigi non sia da scorgere una precisa volontà politica. Da un lato quella di delegittimare il lavoro della commissione Frattasi e di quella nominata dagli Interni, oltre a quello dei magistrati di Roma e Latina che da anni si battono per fare luce sulle ‘relazioni pericolose’ degli ambienti politici locali; dall’altro la convinzione che l’immobilismo paghi sul piano elettorale. Negare, dunque. Anche se sempre più quest’atteggiamento sembra rispondere a una linea politica proveniente da molto in alto.

write26 ha detto...

AAAAAAAlaverità, quello che tu proponi spetta al Gruppo Consiliare di Minoranza, sono loro che hanno l’incarico istituzionale di controllare, attraverso le commissioni, l’operato della Giunta, sono loro che hanno libero accesso agli atti non noi.

Noi non possiamo far altro che informare e muovere le coscienze, la prima ci riesce abbastanza bene, lo conferma il fatto che facciamo incazzare un po’ tutti, la seconda un po’ meno, dovremmo organizzarci diversamente, speriamo di riuscire a farlo.

Poi che dire…….fumiamo ciò che ci offre il mercato locale…….. perché qualcosa offre sai?

Tu conosci qualcosa di meglio?

Ciao write26

fiaccometro ha detto...

Antonio Bassolino (P.D.) governatore della Campania ha in corso un avviso di garanzia per lo scandalo del ciclo dei rifiuti.
Ottaviano Del Turco (P.D.) ex governatore dell'Abruzzo, sappiamo come è andata a finire, è accusato di aver ricevuto tangenti.
Antonio Luongo, deputato P.D., è stato rinviato a giudizio per corruzione.
Angelo Villani (P.D.) presidente della Provincia di Salerno, sotto inchiesta da parte della direzione distrettuale antimafia per una strana storia di ben 21 appalti assegnati dalla sua Giunta.
Sono stati chiesti gli arresti del deputato del P.D. Salvatore Margiotta nell'ambito di una inchiesta collegata ad appalti per l'estrazione del petrolio.
Più Puglia, più altri, ecc. ecc. ecc.. ecc...

Captcàzzz......

Ma che è? Avviene tutto in nome della bandiera rossa?

Hi hi hi hi hi.......he.

write26 ha detto...

"mal comune mezzo gaudio" io la penso diversamente

giustappunto ha detto...

Il più pulito c'ha la rogna.
mi sembra del tutto inutile quindi accreditare il fatto che un partito è meglio di un altro.
Poi in Puglia il Presidente Vendola era visto come un'icona, per ricordare una frase di Antonio Di Pietro. Ma questo, per stessa ammissione di Di Pietro, non basta per garantire una buona amministrazione. Rimango dell'opinione che per garantire una buona amministrazione, la base fondamentale è non avere interessi di sorta. Che siano essi di natura economica o di mera avversità ideologica o addirittura personale. Un buon politico sta lontano da questi modi di fare in politica e sta attento che gli stessi suoi collaboratori facciano altrettanto.

minny ha detto...

La collusione fra mafia e politica trova conferma,se mai ce ne fosse stato bisogno, nel caso
Fondi,anche se in ogni città, in ogni paese, in ogni sobborgo si percepisce questo fenomeno.
Non c'è più spazio per gli imprenditori onesti perchè in ogni affare che interessa la mafia sono costretti a farsi da parte con il consenso del politico di turno che si presta a questo infame giochetto.La mafia ringrazia ed il popolo si inchina......

laverità ha detto...

Write il mio commento era per fiaccometro. Ancora non avete capito che è?
Americàààààà faje Taran!

write26 ha detto...

Caro laverità, non sono così addentrato nel territorio al punto di poter comprendere le tue “finezze” comunque, io prendo in considerazione e ragiono sui concetti, sulle proposte, senza nessuna pregiudiziale, quanto afferma fiaccometro è pura verità, non è opinabile.

Il PD, così com’è, non può dare lezioni a nessuno per quanto riguarda la legalità, a meno che non da luogo ad un’operazione di moralizzazione nel proprio interno, io lo spero ma dubito che voglia farlo, la conferma in ciò la trovo nei continui attacchi a Di Pietro e al suo partito, che poi si traduce nell’interpretare APPELLI alla presidenza della repubblica come attacchi a Napolitano, questo atteggiamento io lo reputo mafioso.

Dice D’Alema: i fatti incresciosi che ci coinvolgono, (incresciosi = legali) non sono problemi politici ma giudiziari, quelli degli altri invece sono questioni politiche, non funziona così, non credi?

Caro giustappunto, il più pulito c’ha la rogna, forse hai ragione ma lascia stare Di Pietro, perché rogna non ne ha, quando Vendola fu nominato Presidente della Regione Puglia offrì due posti a Di Pietro nell’amministrazione comunale, l’ex magistrato rifiutò con una risposta secca: Niki ti stimo molto ma questa giunta non mi piace.(nessuna icona caro mio) e quando un amministratore dell’ IdV della provincia di Latina, venne semplicemente iscritto, senza nessuna prova, sul registro degli indagati lo licenziò in tronco garantendogli comunque tutta l’assistenza legale a spese del partito, così come, quando da Ministro delle infrastrutture, nel primo governo Prodi, venne iscritto lui stesso nel registro degli indagati, per fatti poi rivelatesi inesistenti, non esitò a dare, contro il volere del governo, le sue dimissioni da Ministro

Allora caro Giustappunto, questi fatti, che forse conosci meglio di me, dovrebbero farti ragionare: non si può dire che sono tutti uguali, Di Pietro non ha mai ceduto alle avances di Berlusconi, rifiutò anche il Ministero degli Interni lo hai dimenticato?

E’ l’unico uomo politico italiano fuori dalla casta, prendiamone atto e rendiamogli onore, poi può anche non piacerci il suo modo di fare politica ma in questo caso parliamo di metodi non di correttezza e neppure di ideali.


Appena nominato Ministro delle Infrastrutture, sia nel primo sia nel secondo governo Prodi, ha aperto un inchiesta sugli appalti vinti dalla ditta Inpregilo, ha comunicato agli italiani che, grazie a questa impresa, un Km di Ferrovia o un Km di autostrada in Italia costa il triplo rispetto gli altri paesi europei e ha tempi di realizzazione che superano di cinque volte quelli della media europea,


Le candidature che IdV ha presentato per le ultime consultazioni europee erano tutte di spessore, Luigi De Magistris, Sonia Alfano, Gianni Vattimo, Paolo Brutti, non ha candidato “quattro mignotte” e chiaro che hanno ottenuto i dovuti consensi.

Allora caro Giustappunto non facciamo di tutta “l’erba” un “fascio” perché con l’erba rischiamo di non ragionare e con il fascio pure.

Ciao write26

write26 ha detto...

Questo http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/index.php è il primo discorso pubblico di uno dei nostri rappresentanti nel parlamento europeo (Luigi De Magistris) in quel mentre Clemente Mastella lamentava la scarsa entità della diaria: appena 298 Euro al giorno.