venerdì 28 agosto 2009

E' ANCORA PERMESSO INFORMARE?






Pubblico, con immenso piacere, un post richiestomi dalla mia amica “passatempo” che ringrazio per la collaborazione.



Solo di ieri la notizia che la Rai rifiuta il trailer del film di Erik Gandini –Videocrazy- che racconta di come il nostro Paese sia cambiato negli ultimi 30 anni e del ruolo che hanno giocato le televisioni private e quindi di gran lunga quelle Mediaset per favorire questa deriva.

La Rai del servizio pubblico si adegua al rifiuto opposto da parte di Mediaset, adduce che la tv di Stato esige un contraddittorio per rispettare il pluralismo e sempre di ieri la battuta di Bersani: “ma che per Ombre Rosse chiesero la replica agli indiani?”.

La frase spiritosa, ancorché semplice denota l’inconsistenza del veto, tutte le opere artistiche per loro natura risultano “faziose”. Mettono a fuoco le sensibilità del loro autore e quello che l’artista ritiene di comunicarci in piena autonomia e libertà di espressione.

Oggi si alza ancora più il tiro. Un atto di citazione per Repubblica e il suo giornalista G. D’Avanzo per le 10 ripetute domande al nostro Presidente del Consiglio alle quali lui non ha mai risposto, ma evidentemente irritato dal sentirsele ripresentare si è rivolto alla magistratura.

Qui si sconfina in un terreno che non conosco, ma se il giornalismo ha una funzione è quella di controllo sul potere, di porre domande non certo comode, di fare inchieste, di informare in modo completo i lettori.

Le legittime interrogazioni di D’Avanzo meritavano risposte circostanziate e precise, non potendo replicare, se non con evidenti incongruenze, ha prima preferito ignorarle confidando in una fisiologica disattenzione per poi tentare di farle cancellare d’autorità per mezzo di un’azione giudiziaria.

Berlusconi sembra non essere educato al dissenso e nella smania ossessiva di piacere a tutti (sic!), pedalando nella nebbia, ricerca solo affettate conferme.

passatempo





5 commenti:

minny ha detto...

Quella di Berlusconi è da ritenersi una vera e propria malattia.Pericolosa al punto che prima o poi lo consumerà.Ad esserne stati contagiati sono tutti i politici a lui vicini...(vedasi Parisella,sindaco di Fondi,intenzionato a costituirsi parte civile contro chi ha osato deturpare l'immagine di Fondi).
Che dire....è un virus che le cure (leggasi opposizione) lo alimentano con leccornie di ogni genere.

write26 ha detto...

Cara Passatemo e cara Minny, per quanto riguarda la libertà di stampa Reporter sens fontiere ci colloca , nel mondo, al 40° posto dopo il Cile e dopo la Corea del Nord al 1° posto Olanda, Fillandia, Norvegia, Svezia, Islanda, a pari merito.

Da oggi in poi assisteremo a un tentativo di demolizione della stampa libera, lo ha annunciato il Premier ai suoi “fidi” in una riunione estiva tenutasi in Sardegna, aspettiamoci delle ritorsioni su RAI tre ai danni di Santoro, Fazio e Gabanelli.

Il suo disagio non si contiene nei confini Nazionali, ha denunciato già diverse testate giornalistiche straniere, attraverso la RAI ha sfidato Murdoch con il mancato accordo con SKY e con l’oscuramento, sul satellite, di alcune trasmissioni RAI, danneggiando Sky e danneggiando la RAI.

Murdoch non è un uomo qualunque, è un pesce troppo grosso per il nostro “editore” nostrano, uno squalo con il quale non ha mai tentato di competere, proprietario anche del New York Times e del The Guardian un giornale, letto in tutto il mondo, che ultimamente ha preso a cuore le sexy faccende di Berlusconi.


Tornando a noi, non a caso ha sostituito l’ex “grillo parlante” Mario Giordano con il più smaliziato Vittorio Feltri alla guida del Giornale (quello che danno in omaggio a chi acquista Latina Oggi) operazione costata 14 milioni di Euro, è di oggi il vile attacco al Direttore del Quotidiano dei Vescovi (l’Avvenire) Dino Boffo definito dal Giornale di Berlusconi un omosessuale, deviazione della quale sarebbero a conoscenza il cardinale Camillo Ruini, il cardinale Dionigi Tettamanzi e monsignor Giuseppe Betori.

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=377663&START=0&2col=

Berlusconi si è subito dissociato dalla affermazioni pubblicate sul Giornale di suo fratello, come se Feltri possa decidere in autonomia, ma soprattutto dopo aver fatto una legge, dove le responsabilità dei giornalisti ricadono sugli editori,quindi su suo fratello siamo al “tragicomico”

Attraverso Umberto Bossi, il governo ha instaurato una disputa con la Chiesa Cattolica riguardo la questione degli immigrati e dei respingimenti ideati da quel fenomeno di Maroni. Anche da questo fatto Berlusconi ha preso le distanze, come se Maroni potesse agire di testa propria, infatti, l’autonomia di Maroni, l’abbiamo misurata attraverso il mancato scioglimento del Consiglio Comunale di Fondi, richiesto dal Ministro degli Interni e bocciato da Berlusconi.


Siamo al capolinea, non so chi altro potrà sfidare, ha alzato troppo il tiro, e se questa volta il vaticano non prende una posizione radicale, quella che da tempo suggerisce il Direttore di Famiglia Cristiana, aspettiamoci che il papy di Arcore, presto, verrà nominato PAPA.

Buona Notte write26

P.s. I.dV da quasi un anno promuove iniziative contro la legge bavaglio alla stampa, notte bianca a Roma ed altre manifestazioni. Attraverso il comitato Giorgio non Firmare, in più occasioni, ha chiesto l’intervento del Presidente della Repubblica esponendosi alle critiche paradossali del PD dell’UDC e della Sinistra Radicale.

Oggi Franceschini ha detto: "ci denunci tutti" ma per favore Dario abbi il buon senso di tacere.

write26 ha detto...

Firmiamo la petizione per il Pluralismo dell’Informazione.

http://www.firmiamo.it/pluralismodellainformazione

write26 ha detto...

La Rai rifiuta di mandare in onda il trailer di Videocracy perché "è un film che critica il governo". Nella lettera con cui la tv di Stato (in perfetto accordo, ci mancherebbe altro, con Mediaset) si prostra ai voleri del suo vero padrone Berlusconi (il film racconta l'ascesa della Silviotelevisione tra veline, letteronze e tronisti) si dice (traduciamo) che poiché il pluralismo alla Rai è sacro, se nello spot di un film si ravvisa una critica a una parte politica occorre subito bilanciare con il messaggio di un film di segno opposto. Raramente l'intelligenza di avvocati e dirigenti si era a tal punto prostituita al ridicolo pur di salvarsi la poltrona.

Antonio Padellaro

write26 ha detto...

Il Prc di Latina proprone una manifestazione nazionale contro tutte le mafie
FONDI (LATINA) - La questione del comune di Fondi e di un'amministrazione comunale quasi interamente collusa con la mafia sta prendendo contorni a dir poco imbarazzanti. Tutto ciò nel totale disinteresse dei media nazionali (anche quelli vicini all'opposizione) che proseguono la loro battaglia sul gossip più che sulle notizie.
Il consiglio comunale di Fondi doveva essere sciolto già da tempo, ma il premier Silvio Berlusconi ha esplicitamente negato “la necessità di scioglierlo per l'esiguo numero di esponenti coinvolti.
A quanto pare, secondo quanto ammesso dallo stesso premier, ci sarebbero stati alcuni membri del governo contrari allo scioglimento, ed in particolare il ministro Renato Brunetta. ‘L`espresso’, in particolare, con un’inchiesta ricostruisce “i legami politici locali”, per dirla con 1’ex segretario Pd Walter Veltroni (e neo componente dell’Antimafia), di tre ministri con il milieu politico della provincia di Latina, feudo elettorale del senatore Claudio Fazzone. Per ‘L`espresso’, le tracce più vistose che partono dagli interessi politici del Sud Pontino portano a Renato Brunetta e a Altero Matteoli, rispettivamente ministri della Funzione Pubblica e dei Trasporti. Se Brunetta, per il settimanale, s’è schierato a favore dell’elezione del sindaco-cognato di Cisterna, a 20 chilometri da Latina, Matteoli è sceso in campo a favore di una candidata sindaco di Aprilia, che, però, non ce l’ha fatta.
Diversa la situazione del ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, dichiaratasi pubblicamente contraria al commissariamento in un comizio.

Nelle scorse settimane, il senatore di Italia dei Valori, Stefano Pedica aveva cercato vanamente, dopo le tante interrogazioni senza risposta, di sollecitare sull'argomento il ministro Maria Stella Gelmini, durante una conferenza stampa. Anche qui, nonostante il tentativo plateale di Pedica, i risultati e la rilevanza mediatica sono stati quasi nulli. “Il presidente del Consiglio - sottolinea Pedica - sta facendo orecchie di mercante su una situazione che, tra l'altro, peggiora la sua situazione man mano che passa il tempo. Non so chi stia coprendo né perché non voglia rispondere se non come dichiarazioni lapidarie come quelle dei giorni scorsi. Farebbe ben più bella figura a decretare immediatamente lo scioglimento del consiglio comunale di Fondi. Ma evidentemente non vuole o non può farlo”.

Sulla questione anche la Federazione del Prc di Latina assume una posizione molto dura. “Ormai la misura è colma”, ha dichiarato la Segretaria Provinciale Alessandra Venditti. “E’ arrivato il momento di denunciare ad alta voce tutte le connivenze, le ambiguità e le complicità che fanno sì che l’Amministrazione Comunale di Fondi non solo non venga sciolta per manifesta presenza camorristica nei suoi gangli vitali, ma che, nel coro delle varie dichiarazioni di facciata, la città stessa venga abbandonata al suo triste destino di feudo personale del Senatore Claudio Fazzone e dei suoi più stretti sodali. A fronte di tante parole, anche il PD locale continua inspiegabilmente a mantenere la propria rappresentanza in consiglio comunale: lanciamo quindi un appello a rivedere questa posizione ed a ritirare i consiglieri.” Intanto il Prc rilancia la proposta di organizzare a Fondi una grande manifestazione nazionale contro tutte le mafie.