
ROMA - Più che un Consiglio di amministrazione, la riunione del vertice Rai sembrava una seduta spiritica. I Consiglieri di opposizione non c’erano per segnalare la gravità di quanto stava per avvenire,viste le proposte del direttore generale per le nomine dei vicedirettori del Tg1 e di Raduno. I nomi indicati non corrispondevano in niente ai criteri auspicati da parte del presidente
Paolo Garimbedti: condivisione da parte del Consiglio, competenza e professionalità, esclusione del ricorso a persone esterne salvo nei casi in cui non fossero rinvenibili all’interno dell’azienda le competenze richieste. Niente di tutto ciò nelle nomine volute dal direttore Mauro Masi, portavoce dei berlusconiani e della Lega. Lo stesso Garimberti ha votato a favore solo sui vicedirettori del Tg1, si è astenuto su tutti quelli di Raduno, salvo il voto contrario su Gianluigi Paragone, calato dall’esterno, per il quale non si può certo dire che copre competenze non esistenti in azienda. Numerosi consiglieri della maggioranza erano presenti solo in spirito e si sono espressi in audio conferenza. Siamo oltre la “normale” lottizzazione, per di più a fronte di un tentativo di svendere la Rai, assoggettarla a Mediaset, l’azienda di Berlusconi. Responsabile di tutto ciò proprio il direttore voluto dal cavaliere, Mauro Masi che ha rotto l’accordo con Sky. I nomi dei prescelti a guidare le sorti di telegiornali pubblici totalmente squalificati, che si caratterizzano per ignorare ogni e qualsiasi notizia che al capo del governo non piaccia, non hanno particolari “doti” professionali. Il loro compito sarà facile: dovranno dare una mano al direttore Minzolini nell’opera di devastazione dell’informazione Rai e in questo i loro curricola danno assicurazioni. Per quanto riguarda, il direttore protempore di Libero, Gianluigi Paragone, sbarcato alla Rai da Masi, il presidente non ha retto all’urto ed ha votato contro.
Gli auspici di Garimberti come il due a briscola
Un voto espresso in coerenza - si fa sapere negli ambienti della presidenza Rai - con quanto nei giorni scorsi lo stesso Garimberti aveva annunciato, e cioè che non avrebbe più avallato decisioni del Cda in assenza di piena condivisione al suo interno, e in particolare nel momento in cui le nomine avrebbero riguardato risorse esterne all'azienda di Viale Mazzini. Garimberti ha anche auspicato un "chiarimento complessivo" della posizione della Rai da parte del direttore generale Mauro Masi sulla questione Sky. Ma l’auspicio di Garimberti, ci spiace dirlo, è come la scoperta dell’acqua calda.Conta come il due a briscola. Ci vorrebbe qualcosa di più, magari anche da parte del presidente della Commissione di Vigilanza, Segio Zavoli, viste le forti preoccupazioni e perplessità espresse dal Presidente della Repubblica il quale non ha avuto ancora alcuna risposta in merito alla rottura delle trattative con Sky. Dello sbando di questa Rai occupata militarmente dal presidente del Consiglio e dai suoi accoliti, asservita a Mediaset, viene un segnale inquietante dal Comitato di redazione del Tg1. In un comunicato l’organismo sindacale denuncia che “nella rosa proposta dal direttore non trovano conferma Raffaele Genah e Roberto Rossetti, due colleghi di lunga e provata professionalita'. E ciò risulta ancora più incomprensibile di fronte alla decisione del direttore di avvalersi solo di cinque vicedirettori lasciando vacante una posizione. Il cdr del Tg1 rileva inoltre che la logica dello spoil system continua a prevalere in ogni stagione grazie a una legge che assegna alla politica il totale controllo della Rai. Ci aspettiamo che l'azienda, in accordo con la direzione, valorizzi la professionalità e l'esperienza dei colleghi non confermati nella squadra della direzione". Visto che Garimberti ha votato a favore, c’è da pensare che sia rimasto vittima di una svista, una dimenticanza. Ma ,anche se così fosse, resta la gravità dei fatti denunciati dal Cdr. Le reazioni alla “ seduta spiritica” del Cda non si sono fatte attendere.
Una sfida al Presidente della Repubblica
Giuseppe Giuletti, portavoce di articolo 21 va giù di brutto: "Il modo in cui oggi la maggioranza del Cda Rai ha proceduto a nominare i vicedirettori dei tg, ignorando la richiesta di affrontare il caso della trattativa con Sky rappresenta una sfida al presidente della Repubblica Giorgio Napoletano. Visto che le autorita' di garanzia sembrano essere già in ferie non ci resta che rivolgerci alla stampa estera che si mostra molto più sensibile alla vera emergenza del nostro Paese. In queste ore – conclude – si assiste ad un salto di qualità da parte del polo unico Mediaset-Rai nella gestione a piacimento del premier di sei reti nazionali".
"E' stata abrogata di fatto la riforma della Rai del '75. Con le nomine di oggi siamo tornati al clima del 1980, quando con un colpo di mano furono promossi direttori e vice fedeli ed osservanti. Allora come oggi si concludeva una stagione di speranza e si apriva una fase di regime". Così il senatore Pd, Vincenzo Vita, della commissione di vigilanza Rai. Tra l'altro, annuncia che " in commissione parlamentare di vigilanza verrà chiesto come mai sono stati indicati con ruoli apicali professionisti esterni mentre vi era una chiara indicazione del giudice del lavoro di reintegrare figure interne gia' provvisti di un ruolo gerarchico adeguato: ad esempio Oliviero Beha, Stefano Gigotti, Gilberto Squizzato e numerosi altri. Per di piu' il Presidente e alcuni consiglieri hanno differenziato il loro voto. La Rai non doveva forse risparmiare?". “ E assai grave – conclude – che il fantomatico Consiglio di amministrazione di oggi non abbia discusso del caso oscuro di Sky, sul quale ancora il Direttore Generale della Rai deve dare una versione plausibile. A meno che la controriforma del servizio pubblico sia arrivata al punto che qualche esponente del governo intervenga direttamente a definire strategie e alleanze dell'Azienda di Stato".
"Uno scandaloso colpo di mano": cosi' Massimo Donadi, capogruppo alla Camera dell'Idv, commenta le nomine. "Il centrodestra- afferma- non ha alcuna remora e occupa militarmente l'azienda, mettendo l'informazione sotto il suo totale controllo e mortificando le professionalità interne. E' chiaro che Berlusconi vuole una Rai asservita per imbonire l'opinione pubblica in un periodo difficile, segnato dalla crisi economica e dalle difficoltà di imprese e famiglie".
di Alessandro Cardulli
55 commenti:
Delirio di Berlusconi:
"non è più tollerabile permettere ad una TV pubblica criticare il governo"
Poi fa riferimento ai governi di centro sinistra che attraverso la RAI avrebbero attaccato Berlusconi, come se Minum e Vespa non lavorassero in RAI
Guardate il video che ci sta rendendo ridicoli nell'intero pianeta
http://www.youtube.com/watch?v=Bt4o7St5aSE&eurl=http%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fhome.php%3Fref%3Dlogo&feature=player_embedded
sync il video è per te, dubito che tu riesca a comprendere il contenuto del post.
Sai magari vedendo un filmato e aiutato da qualche nostro suggerimento anche tu potresti farcela.....io non dispero.
Ciao write26
Bandiera rossa che trionferà....bandiera rossa che trionferà.....bandiera rossa ce trionferà evviva Berlusconi della libertà.
(del popolo)
Hi hi hi hi hi.......ha.
Vi ricordate Licio Gelli e la P2?? Berlusconi stà attuando quel piano.
Questo stato è occupato già da un pezzo ed ora,con la solita faccia da "va tutto bene",ha occupato anche l'informazione. Ci vorrebbe un colpo di stato,ecco cosa ci vorrebbe.
fiaccometro ti voglio conoscere....tu sei una favola....un talento sprecato.....sicuro che esisti?
Un abbraccio affettuoso write26
Cara Minny “il re è nudo” non ha più scampo, i nemici più agguerriti li ha all’interno del suo schieramento, ridicolizzato dalla stampa di mezzo mondo, avversato dalla sua famiglia, sia da sua figlia Barbara sia da sua moglie Veronica, ha paura di venir a riferire in parlamento, ricattato da quattro zoccole o escord chiamale come vuoi, ricattato dalla lega nord che ha iniziato di nuovo a parlare di secessione e contemporaneamente ricattato dallo pseudo partito del sud che è riuscito a reintrodurre un meccanismo simile alla la cassa del mezzogiorno, è un uomo finito, plastico, posticcio, finto non ha più niente di naturale piace solo al nostro amico sync che si distingue per non capire un cazzo.
Lo dipinge bene un artico su “The Guardian” tradotto e ripropostoci dalla stampa di proprietà del “sultano” il giornale britannico lo copre di encomi per come ha saputo intrattenere gli ospiti del G8, a spese nostre,ma la stampa nostrana, nel proporci l’articolo del The Guardian, omette di tradurre le conclusioni che sono queste:
Berlusconi giusto le feste può organizzare!!!!!
L’Italia, come dice Veronica è in mano ad una persona malata, aspettiamoci il tentativo di un “colpo di mano” con la speranza che non gli riesca perché ormai è alla frutta, pronto per trasferirsi ad Hammamed sulla scia del suo padrino, l’uomo che Veltroni considera un grande riformatore.
E’ proprio un bel paese il nostro cara Minny, sono inspiegabili i motivi che inducono molti amici votare PdL e su questo dovremmo riflettere.
Buonanotte write26
Ieri il giornale francese Nouvel Observateur, in un gravissimo articolo sulle infiltrazioni della mafia russa nel nostro territorio attraverso intrighi di Governo, cita conversazioni tra due nostri ministri: Mara Carfagna e Mariastella Gelmini. Conversazioni che sembrano avvallare l’ipotesi per cui entrambe conoscano le abitudini sessuali del Premier, offrendo così all’opinione pubblica ambigue interpretazioni sulle loro folgoranti nomine. Ambigue interpretazioni che, leggendo l’articolo e la reazione dell’avvocato del Premier, nonché parlamentare, Niccolò Ghedini, sembrano trovare perfino conferma.
fonte:http://www.antoniodipietro.com/2009/08/tenetelo_l.html?notifica
Ho letto l'articolo di Di Pietro e condivido le sue parole. "Questo parlamento dovrebbe riunirsi a Regina Coeli".Compravendita di seggi parlamentari,scambi di favori e riconoscimenti per prestazioni sessuali...Write,il re sarà pure nudo ma il popolo continua a leccargli il culo.
Buona giornata
Write....Write....
Chi è Fiaccometro?
Qual'è il nome di quell'assessore non eletto dal popolo ma dal Sindaco per le sue grandi capacità????
Mi viene da ridere a pensare alle sue grandi qualità!
Americààààà faje Tarzan.....
Caro la verità nessuno è perfetto, lo ammetto subisco il fascino degli imbecilli, me ne vuoi fare una colpa?
Un abbraccio write26
Michele Serra: L'amaca di venerdì 31 luglio 2009
Tratta da “la Repubblica”
In un locale parigino ha luogo il primo "puttan party all’italiana", con la D’Addario guest star e dedica, non si sa quanto canzonatoria e quanto celebrativa, "a Silvio". Vengono in mente i gadget sulla mafia, e tutta la dubbia allegria che circonda l’italianità deteriore. I lettori dei quotidiani di destra e gli ascoltatori di quasi tutti i telegiornali non lo verranno mai a sapere, ma il mondo sghignazza, e parecchio, sulle festicciole del nostro premier. Al pregiudizio antitaliano non pare vero trovare conferme così autorevoli della fanfaronaggine sessuale del maschio tricolore, cose da film con Buzzanca però trasferite nelle stanze delle istituzioni. Con dettagli che gli sceneggiatori di Buzzanca, per quanto scafati, nemmeno potevano intuire, perché ricambiare la disponibilità di una signorina con la promessa di un seggio europeo, o di qualunque altra carica politica, è cosa che strabilia perfino i più incalliti detrattori del signor B. Nonostante la progressiva abitudine al peggio, ogni volta che ci pensiamo ci viene male e ci viene rabbia, perché italiani anche noi e non disponibili a subire quel cliché umiliante. Ma non possiamo certo biasimare gli stranieri, che non essendo coinvolti possono tranquillamente scegliere, tra il tragico e il ridicolo, il ridicolo.
10 voti
ao vladimì e dici che nun so quante persone parleno su sto blog,speciarmente quanno affronti i temi nazionali, ma a me me pare che su 11 commenti 7 so i tua !
io ogni tanto na capatina a faccio , ma in tutta sincerità te dico che sto blog è diventata na chiacchierata fra 3 amici , te salutoooooooooooooo
Na chiacchierata tra amici? E te pare poco? L’importante è esistere, tra l’altro, non mi sembra che gli altri abbiano più successo.
Questa è l’Italia cloroformizzata mia cara illusioni, gira così, questo Blog non è letto solo a Lenola e sono tanti quelli che in privato mi chiedono ma chi te lo fa fare, vai a sprecare le tue energie altrove, ma vedi mia cara se tra quattro anni, dovessi prendere atto di aver spostato, alle politiche, un solo voto lo considererei un trionfo.
Lenola è un feudo inespugnabile, ne ho preso atto, non sono così ingenuo, ma abitandoci qual è l’alternativa? Quella di tacere? Quella di arrendersi all’evidenza? Quella di magnificare i parcheggi o i campetti di calcio mai realizzati?
Io credo che l’unica cosa da fare sia “restare sul pezzo” apprendere, conoscere, far sentire a chi amministra il nostro fiato sul collo, e questo amica mia lo stiamo facendo, non siamo noi che dobbiamo fare attenzione a non “inciampare”
Inoltre la mia coscienza mi impone di informarmi ed informare, il nostro è un paese che sta andando alla deriva, questo non lo avverte chi si ciba di sola televisione, nelle piccole realtà locali dovrebbero essere i partiti a farlo , attraverso i circoli le sezioni ma se non lo fanno noi cosa dovremmo fare? Restare a guardare?
Questo è tutto se poi tu hai qualche altra idea fatti avanti ti ascoltiamo.
Un bacio write26
Write...vuoi sapere anche chi è illusioni?
Leggi figlio di ex Sindaco!
Che gentaccia!
Gente che prima va tutto male poi gli permettono di usare un pallone e si cuciono la bocca!
Write...sai qual'è la tua unica colpa? Che ancora non hai capito che questo è un paese di leccaculo!
La gente si vende per un niente e voi,che almeno fino ad ora,avete mostrato una certa coerenza siete quelli strani e fuori dal mondo.
Parla gente che attraverso raccomandazioni da fallita è passata ad essere stipendiata.
Senti a me:goditi la pensione e lascia perde tutta sta merda che ci sta intorno.
Buon week-end.
Caro La verità fai nomi e cognomi , non dire "figlio di ex Sindaco", cos'è non hai il coraggio?
Ti sfido a farlo,così ti becchi una denuncia da me e da lui se vorrà farla e poi vediamo di chi sono le nostre 3 identità.
Dai mettici un pò di palle,non mi deludere però mio caro saputello.
PRRRRRRRRR....
ah ah ah ah ah
Non mi pare di aver letto il tuo di nome e cognome.
Non ti mando nemmeno a quel paese perchè avrei solo l'illusione di averci mandato qualcuno.
Alt...alt...alt!
non allarghiamoci troppo mio caro laverità...
Se conoscessi il sottoscritto faresti molta, e dico molta attenzione dal proferire parole così azzardate e prive del pur minimo nesso logico.
La squadra alla quale mi onoro di appartenere rappresenta un inno alla correttezza e alla condivisione di valori, ormai abbandonati, di cui la pratica sportiva ha l'obbligo di coltivare e promuovere. Sono sicuro che queste mie umili parole troveranno riscontro nella tua logica di individuo pensante. Se così non sarà, pazienza! Dopotutto lo sport è vita, è condivisione, è aggregazione...e se queste cose sfuggono alla tua comprensione non mi resta che invitarti alla nostra prima partita di campionato, augurandoci che potrai un giorno leggere delle nostre imprese sportive, magari dalle pagini della Gazzetta dello sport, all'ombra dei salici di sopra i ponti...
Tibaldi: "Al via da settembre richieste per reddito minimo garantito"
07/08/09 - "Dal 1° al 30 settembre, si potranno presentare le richieste
per ottenere il reddito minimo garantito. I moduli da compilare si
potranno trovare negli 800 uffici postali della regione, nei 60 comuni
capofila di distretto socio-sanitario e nei 20 municipi del comune di
Roma. Anche le province potranno distribuirli tramite i centri per
l'impiego e le altre strutture accreditate". Lo ha annunciato
l'assessore al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili della
regione Lazio, Alessandra Tibaldi, nel corso dell'incontro che si è
tenuto, presso la Sala Tevere della regione Lazio, con i rappresentanti
dei comuni capofila di distretto socio-sanitario e dei municipi del
comune di Roma.
"Le domande - ha continuato - potranno essere
consegnate presso i comuni capofila e i municipi, oppure essere inviate
mediante raccomandata con ricevuta di ritorno. Una volta raccolte tutte
le domande pervenute, le province stileranno le graduatorie degli
aventi diritto, secondo i criteri stabiliti dalla regione. Contiamo che
i beneficiari del reddito minimo possano ricevere il primo assegno a
novembre".
"Con Poste Italiane abbiamo sottoscritto un accordo - ha
ricordato Tibaldi - per l'utilizzo degli uffici postali, presenti in
modo capillare sul territorio compreso i piccoli comuni, per
distribuire i moduli e la guida per la compilazione, ritirare le
domande inoltrate ai comuni capofila e ai municipi romani, effettuare
la prima lettura elettronica dei moduli e successivamente trasmetterli
alle province. Infine, dopo la compilazione delle graduatorie dei
beneficiari da parte delle province, gli uffici postali provvederanno
anche ad erogare l'assegno del reddito minimo garantito. A giorni
saranno disponibili sul sito www.portalavoro.regione.lazio.it il
facsimile del modulo di presentazione delle domande e la guida alla
compilazione".
"Procede così a tappe forzate - ha concluso Tibaldi -
il percorso della legge sul reddito minimo garantito, che riguarda,
nella sua prima fase sperimentale, donne e uomini di età compresa tra i
30 e i 44 anni e con un reddito personale imponibile non superiore a
8.000 euro nell'anno precedente. Con questo strumento e con gli
interventi di politiche attive per il lavoro, la regione ha voluto dare
una risposta concreta ai bisogni delle fasce più deboli del mercato del
lavoro, particolarmente colpite in questo periodo di crisi economica".
http://www.regione.lazio.it/web2/main/sala_stampa/news_dettaglio.php?
id=3857
paul juari, la verità, illusioni, perchè non provate ad andare un attimino affanculo, è terapeutico sapete, a volte fa meglio delle terme.
notte....write26
Scusate semi intrometto, ma visto che la discussione riguarda un tema nazione, perchè non andate a chiarire le vostri questioni private da un'altra parte?
Write ha pubblicato un post di cui non ne ero a conoscenza, le vostre cazzate caro la verità, illusioni, etc andatele a chiarire al di fuori, io voglio solo leggere e capire questo argomento che ho scoperto tramite questo blog.
Grazie
Gola profonda mi scuso sia con te che con Write ma gente che ha scheletri negli armadi non può e non deve permettersi di fare ne lo spiritoso e ne il moralista.
Allora quando li senti stronzeggiare,rispondi con la stessa moneta e li zittisci.
Continuate a fare i moralisti guardando sempre e solo da una parte. E' di questi ultimi giorni la polemica sulle nomine dei giornalisti al Tg3, i quali se non sono di Sinistra in quel telegiornale non lavorano.
E' un bell'esempio di pluralismo marcato Franceschini, D'Alema e compagnia bella. Ma questo non mi meraviglia. E' invece la vostra faccia tosta a sorprendermi sempre di più. Questo mi fa ripetere che con il comunismo in generale è meglio starci alla larga. A tutti i livelli sono campioni della faziosità, della superbia e del "damo addosso a chi può bloccarci la strada verso il potere".
Per fortuna gli italiani hanno capito che con la Sinistra e il comunismo è solo un "bluf". Non sanno nemmeno più predicare bene considerato che sfiorano in continuazione il ridicolo.
Tu però ancora devi capire che il comunismo non c'è più da 20 anni circa!
Dai Giusty...almeno una rete lasciatela libera.
Nei palazzi di MediaRai dalle finestre non si vedono più le teste della gente: stanno tutti a 90°!
Caro la verità, ALLORA , in questo Blog le scuse non sono previste, non farle più perché ci metti in imbarazzo, se qualcuno dice una stronzata lo mandiamo affanculo senza se e senza ma, se poi le cazzate le dice a ripetizione, tipo giustappunto o fiaccometro, lo accettiamo così com’è e gli vogliamo bene lo stesso.
La coerenza che tu ci accrediti ci impone di continuare su
questa strada, a prescindere dai leccaculo che tu elenchi, a prescindere dagli americani che citi e che io non conosco, a prescindere da tutte quelle seghe mentali che ci propone la new entry paul juary che poi tanto new non è, è il solito coglione che cambia nik in funzione del tempo, della serie ”lei non sa chi sono io”
Chi sia illusioni poco mi importa, so fa delle considerazioni che possono essere più o meno condivise , nel caso specifico sono appropriate, su questo post su undici commenti sette sono i miei ed ha ragione, illusioni si limita a leggere, non può far altro, diversamente da noi non conosce il numero degli accessi, a me interessa che qualcuno legga, se poi commenta è ancora meglio, se non lo fa va bene lo stesso, l’importane, caro illusioni, è che il messaggio arrivi.
La verità, mi auguri di passare un buon fine settimana e ciò è avvenuto, mi suggerisci di godermi la pensione e questo, lo sto facendo, per questo motivo mi sono trasferito in campagna.
Oggi quel fenomeno di Berlusconi, ricattato dalla lega e dalle mignotte, ormai senza freni inibitori, ha iniziato a parlare di gabbie salariali, lo vogliamo dire o no?
Questo governo si sta accingendo a fare una legge dove un impiegato statale della provincia di Latina dovrebbe guadagnare meno di uno della provincia di Como, vogliamo informarli i cittadini o vogliamo aspettare che lo facciano, a loro modo, Minzolini o Fede attraverso il TG1 e il TG4?
Secondo te caro la verità queste cose le debbo dire o debbo tacere? Perché amico mio questo è il punto e sinceramente non ho nessuna intenzione di seguire il tuo consiglio.
Un forte ed affettuoso abbraccio write26
Da Berlusconi «sì» alle gabbie salariali.
Pd e Idv: non è una soluzione
«Quanto alle gabbie salariali, tutti condividono l'esigenza di rapportare retribuzione e costo della vita al territorio. Legare i salari ai diversi livelli del costo della vita fra Sud e Nord risponde a criteri di razionalità economica e di giustizia». Anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi apre sulla questione delle gabbie salariali. In un'intervista a "Il Mattino", quotidiano di Napoli, prende infatti posizione su uno dei cavalli di battaglia dell'estate leghista. Con il Carroccio è tornata infatti – con particolare enfasti quest'estate - alla ribalta la questione della differenziazione territoriale delle retribuzioni, esistente in Italia prima della sua abolizione nel 1969.
E dalla Lega i commenti positivi non tardano. Il vice presidente del Veneto Franco Manzato, afferma: «L'idea di rapportare le buste paga al costo della vita sul territorio è una questione di mero buonsenso. Il premier ha dimostrato di conoscere le esigenze dei lavoratori e delle aziende del Nord e del Sud. Proposta quella delle gabbie salariali che però vede una decisa opposizione della minoranza. Secondo Leoluca Orlando, portavoce dell'Italia dei Valori, «La qualità della vita non dipende solo dal suo costo, riferito ai generi di prima necessità, ma da un'adeguata rete di servizi e infrastrutture, di cui il Sud è carente. Per questo – aggiunge -, continuiamo a ripetere un secco no alla proposta di gabbie salariali». E anche dal partito democratico l'europarlamentare e coordinatore della mozione Bersani al congresso del Pd, Gianni Pittella «Gabbie salariali per affondare ancora di più il reddito pro-capite dei meridionali». E critica anche l'altra idea del premier di istituire un'agenzia per il Sud: «Inutile per il meridione senza soldi né idee presieduta ovviamente dallo stesso premier».
In realtà sulla questione delle gabbie salariali lo stesso ministro per la semplificazione Roberto Calderoli, ha precisato il senso del suo intervento, in un'intervista al "Giornale", dopo aver spiegato di non averle mai evocate, il ministro ha riconosciuto che la contrattazione nazionale sul minimo salariale deve essere uguale per tutti, mentre nella contrattazione decentrata si dovrà tenere conto del costo reale della vita e del potere d'acquisto.
Fonte Il Sole 24 ore 9 agosto 2009
Forse al sud le zucchine costano un po’ meno ma gli ospedali di Catania non sono come quelli Veneti, gli asili di Napoli sono un po’ diversi da quelli di Reggio Emilia, per non parlare della disoccupazion:
in una famiglia operaia del Nord entrano minimo tre stipendi, in una famiglia operaia del Meridione forse ne entra uno.
consiglio a la verità di bere qualcosa per rilassarsi , magari un J&B che ne pensi ?
A proposito sapete che a Lenola non ci sono poi tanti esperti di informatica, mi dicono che a saper rintracciare un id non sono in molti,in verità un paio,quante belle notizie si sanno parlando con le persone giuste.
Ciao Vladimì,se beccamo alle regionali ma atifà pe due squadre diverse !!!!!!!!
Illusioni carissimo hai fatto di nuovo centro, a te purtroppo non viene dato modo di andare oltre l’interpretare la politica come tifo da stadio, a noi piacciono i partiti che ti lasciano partecipare.
Ciao e buona giornata
Rintracciare un IP senza preventiva denuncia è un abuso.
Caro illusioni,so che ho toccato un tasto che ti provoca l'orticaria però è un dato di fatto.
Poi se vuoi giocare...giochiamo.
Sono un maestro a farlo.
Per quanto ne so tentare di risalire alla connessione al quale in quell’istante preciso il server associa un specifico indirizzo non è concesso ad un comune utente, perché l’indirizzo Ip cambia ogni volta ci si connette e i tabulati sono materiale riservatissimo che con le nuove leggi Berlusconiane non sono disponibili neppure alla magistratura se non nel caso in cui si dimostri che sono in corso reati di mafia, terrorismo o pedofilia.
Esiste un programma Visua Route che permette di risalire alla zona geografica dalla quale è partita la chiamata, un programma estremamente semplice, scaricabile da internet che può usare chiunque ma che non soddisfa minimamente la nostra curiosità.
Nel caso in cui si ricevono minacce l’unica cosa che si può fare è avvertire il gestore che non può far altro che oscurare l’account come spesso avviene su facebook, il provider non possiede neppure i mezzi tecnici per iniziare un operazione di rintracciamento, in Italia l’unico ente autorizzato è la polizia postale ma questa, se non richiesto esplicitamente da un magistrato, e se la denuncia non è inerente ai casi sopra specificati (mafia, terrorismo o pedofilia) neppure ti pensa, si limita a protocollare e archiviare la denuncia.
Se poi qualcuno è in grado di farlo mi spieghi anche come, è sempre un piacere colmare le prprie lacune e assimilare nuove conoscenze.
Ciao write26
..per forza,
noi siamo quella razza che non sta troppo bene,
che di giorno salta i fossi e di sera le cene,
lo fosso grida forte fino a diventà fioco….
Noi siamo quella razza che tromba tanto poco.
Noi siamo quella razza che al cinema s’intasa per vedè donne gnude e farsi seghe a casa…….
eppure la natura c’insegna,
sia sui monti sia a valle che si può nasce bruchi per diventà farfalle!
Ecco, noi siamo quella razza che è tra le più strane, che buchi siamo nati e bruchi si rimane!
Quella razza siamo noi ed è inutile far finta; c’ha trombati la miseria e siamo rimasti incinta!
.....da "Berlinguer ti voglio bene"
“Non siamo mai stati inclini alla logica dell’antiberlusconismo, non abbiamo mai fatto dell’antiberlusconismo la nostra ragione di vita, ma adesso il Presidente del Consiglio ha passato il segno. Un attacco cosi pesante alla libertà di stampa merita un attenzione tutta particolare. Merita una reazione dura e forte. Molto di più di ciò che stiamo registrando. Non è un problema della solo opposizione parlamentare, tutta la società laica e democratica del paese deve reagire, condannare e intervenire.”
Lo ha dichiarato Roberto Biscardini di Sinistra e Libertà: “L’attacco al TG3 che non si sarebbe ancora piegato alla logica del capo-padrone, umilia tutta la stampa libera e in particolare le altre testate pubbliche, considerate buone perché servili. Giudicare “calunnie e spazzatura” le informazioni di un TG della Rai merita una reazione molto chiara. Prima di tutto da tutta la stampa che rivendica la sua libertà e si ritiene libera. E poi dalla politica che non può solo stare a guardare o commentare. Quando si supera la soglia del confine con la democrazia e la libertà e si entra nella sfera illiberale e del dominio assoluto bisogna fare molto di più. E non è più solo un problema della sinistra.”
Intervista a Nichi da La Repubblica del 9 agosto 2009, di Giuliano Foschini.
“Contro di me i servizi deviati una manina mi sta massacrando”
“Io rispetto i magistrati, Berlusconi invece li delegittima”
Nichi Vendola non cambia idea. E si dice “felice” dell’iniziativa presa dal vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, che ha invitato il Consiglio a valutare la possibilità di aprire una procedura a “tutela” della pm Desireé Digeronimo.
Perché?
“In questa maniera il Csm potrà valutare questa vicenda con serenità”.
L´Italia dei Valori sostiene che lei parla della magistratura come il presidente Berlusconi.
“Non scherziamo. Ho un tale rispetto per il potere giudiziario, per le sue prerogative, la sua autonomia e indipendenza che ho sempre confidato nella capacità di autoregolamentazione. Ho evitato nel pieno di un autentico massacro che coinvolgeva me e il mio governo di attivare una procedura di scontro perché penso che l´Italia abbia bisogno di serenità ed equilibrio tra i poteri. Un conto è la delegittimazione di un potere autonomo e tutelato dalla Costituzione, come fa Berlusconi. Un altro è compiere un atto morale e non formale, come ho fatto io, riguardo una specifica situazione. Questo si chiama diritto di critica”.
Lei ha ricusato il giudice che indaga su di lei?
“Intanto su di me non indaga nessuno, visto che non sono indagato. In quella lettera, con rispettosa durezza, ho affidato alla buona coscienza del pubblico ministero, una persona che ho stimato, una riconsiderazione autocritica dei suoi comportamenti”.
Lei parla di una rete di “amici e parenti” che potrebbero rendere il pm Digeronimo non obiettiva. Il riferimento è all´ex marito, già consigliere regionale del centrodestra?
“Ripeto, rimetto tutto alla buona coscienza del magistrato”.
Da destra dicono che lei con queste frasi in realtà mandi messaggi intimidatori.
“Il centrodestra non dovrebbe avere il coraggio di parlare. Io non ho nemmeno un avviso di garanzia. Per il mio predecessore, il ministro Raffaele Fitto, è stato invece firmato un ordine di custodia cautelare, che il Parlamento ha rigettato. È plurindagato in procedimenti scandalosissimi, per reati gravissimi. Lui però non ha avuto la mia fortuna mediatica, quando sono stato letteralmente massacrato meritando i titoli di testa del Tg 1. Oggi non c´è più bisogno di un killer per ammazzare una persona per bene come me. Basta che un´abilissima manina - che lavora per scrivere veline o inviare suggerimenti ai recapiti più vari, da destra a sinistra - costruisca una campagna di falsità. Sento un antico odore che è quella della presenza dei servizi deviati, indirizzati o mirati. Il teorema è che tutti siamo uguali. Ma mi dispiace: io non sarò mai uguale a loro”.
Lo spaccato che viene fuori dalle intercettazioni telefoniche sulla sanità non è però esattamente quello della “Puglia migliore”.
“Io non so se siano commessi reati, ma è indubbio che alcune di quelle conversazioni sono sintomatiche di un diffuso malcostume. Che coinvolge tutti: dalla casta medica a segmenti del sistema d’impresa, alla politica. Avremmo potuto fare di più, è vero. Ma non abbiamo mai girato la testa e poi abbiamo fatto tanto, perché prima non c’era niente: abbiamo abbattuto del 3,5 per cento la mobilità passiva extraregionale e accolto a braccia aperte i clandestini che hanno compiuto l’unico reato di ammalarsi. C’è una Puglia insomma dove non spuntano ombre, ma dove batte sempre il sole. Chi vuole ammazzare me, compie un assassinio anche di questa Puglia”.
Infatti caro Swan, questo presidente del consiglio zimbello della stampa internazionale sta compiendo, con il consenso della maggior parte degli italiani, una duplice manovra devastante, ci sta ridicolizzando a livello internazionale con forti ricadute sull’economia interna, il mondo, ad eccezione di Putin, non ci considera più credibili.
Ricattato dalle donne alle quali con la massima disinvoltura promette posti nelle istituzioni, nel cinema, in Rai, ricattato dalla mafia ormai punto di riferimento degli appalti pubblici, ricattato dalla lega fino a permettere a Bossi di tornare a parlare di secessione oggi il senatur ha detto che il 150esino anniversario della nascita dell’Italia non bisognerebbe spendere neppure un centesimo, ricattato dal quel meridione inoperoso, quello che chiede solo soldi ed assistenza, un premier incapace di avviare con la Confindustria un progetto industriale dignitoso per il mezzogiorno.
A questo caro Swan dobbiamo aggiungere l’ambiguità del PD e il dilettantismo politico del compagno Niky Vendola, perché questa letterina, che nel linguaggio somiglia alle vecchie dichiarazioni di Fitto, poteva evitarla.
Dice IdV puglia La lettera aperta inviata da Vendola alla dr.ssa Digeronimo è inopportuna quanto grave nella forma e nei contenuti, soprattutto perché crea le condizioni per l’isolamento di un magistrato impegnato in prima linea nella lotta alla mafia. E’ un messaggio pericoloso che si rischia di inviare a quelle organizzazioni mafiose pugliesi, su cui la dr.ssa Digeronimo da anni indaga.
Praticamente caro Swan con la Digeronimo si rischia un nuovo caso Forleo, De Magistris.
Non potevamo aspettarci che Di Pietro gli dicesse bravo, tre settimane fa gli suggerì di dimettersi, cosi come fece lui quando si dimise da Ministro delle Infrastrutture del primo governo Prodi, semplicemente perché iscritto nel registro degli indagati per accuse poi rivelatosi infondate.
Caro Swan lo spirito di appartenenza non ci deve portare a giustificare tutto, altrimenti quale sarebbe la differenza tra noi e loro? Sai meglio di me che un conto è la fede romanista altro conto è la politica se intendiamo farla correttamente, (per me Totti ha sempre ragione….. Di Pietro e Vendola mica tanto!!!!)
Tu dici che quest’attacco del premier alla libera informazione non può essere tollerato e non può essere un problema della sola opposizione, hai ragione ma sai oltre Di Pietro chi si batte per l’informazione libera? Paradossalmente sono quelli che si definiscono fascisti, quelli che domani si riuniranno a Formia, quelli che rispondono ad un leader al quale nel tuo bar hai fatto pagare il caffè. Quelli che a torto invasero la sede di RAI 3 a Saxa Rubla perché in contrasto con l’informazione fornita dal TG3 riguardo gli scontri avvenuti a piazza navona tra studenti, loro non fanno distingui, non esiterebbero a prendere a calci nel culo Minzolini.
Sai oltre Di Pietro chi si oppone alla secessione voluta e riproposta da Bossi, sempre i fascisti, gli stessi di prima, non dimentichiamo quando D’Alema definì Bossi una costola della CGIL.
Si caro Swan la destra quelli con i quali io non vorrei avere niente da dividere, proprio loro, prendiamo atto che oggi sono gli unici capaci di esprimere una dignità nazionale, contorta quanto vogliamo ma comunque presente non assente, correggibile, discutibile quanto vuoi……ma esiste!!!
C’è una confusione nel nostro paese (segnalata da oltre un decennio da Giorgio Gaber) che dovrebbe obbligare le persone di buon senso a rimandare i contrasti ideologici al dopo Berlusconi, oggi viviamo un solo pericolo, l’antipolitica quella che Silvio meglio di tutti sa interpretare, quella che…….ci sta portando alla rovina, prendene atto amico mio.
Ciao write26
P.s Che cazzo non ci sei mai al bar!!!
Lettera aperta di Nichi Vendola al Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Bari Desirè Digeronimo titolare di una delle inchieste sulla sanità pugliese.
Gent.ma Dott.ssa Digeronimo,
l’amore per la verità non mi consente più di tacere. Ho l’impressione di assistere ad un paradossale capovolgimento logico per il quale i briganti prendono il posto dei galantuomini e viceversa. Io ho la buona e piena coscienza non solo di non aver mai commesso alcun illecito nella mia vita, ma viceversa di aver dedicato tutte le mie energie a battaglie di giustizia e legalità. “Nichi il puro” titola “Panorama” per stigmatizzare le mie presunte relazioni con un imprenditore che non conosco e a cui ho chiuso, dopo trent’anni, una discarica considerata un autentico eco-mostro (stupefacente notare che “L’Espresso” pubblica un articolo fotocopia del rotocalco rivale: sarebbe carino indagare sul calco diffamatorio che origina questa singolare sintonia di scrittura!). In effetti mi considero un puro: e non rinuncio ad aver fiducia nel genere umano e a credere che la giustizia debba alla fine trionfare. In questi anni di governo ogni volta che ne ho ravvisato la necessità ho adottato provvedimenti tanto tempestivi quanto drastici a tutela delle istituzioni: sono fatti noti, che fanno la differenza tra il presente e il passato. Ma la sua indagine, dott.ssa Digeronimo, sta diventando, suo malgrado, lo strumento di una campagna politica e mediatica che mira a colpire la mia persona pur non essendo io accusato di nulla. Per antico rispetto verso la magistratura e verso di lei ho evitato, in queste settimane, di reagire alla girandola di anomalie con le quali si coltiva un’inchiesta la cui efficacia si può misurare esclusivamente sui Tg. La prima anomalia è che lei non abbia sentito il dovere di astenersi, per la ovvia e nota considerazione che la sua rete di amici e parenti le impedisce di svolgere con obiettività questa specifica inchiesta. La seconda anomalia riguarda l’aver trattenuto sotto la competenza della Procura Antimafia una mole di carte che hanno attinenza con eventuali profili di illiceità nella Pubblica Amministrazione. La terza riguarda l’acquisizione di atti che costituiscono il processo di gestazione di alcune leggi, come se le leggi fossero sindacabili dall’autorità inquirente. La quarta riguarda la incredibile e permanente spettacolarizzazione dell’inchiesta: che si svolge, in ogni suo momento, a microfoni aperti e sotto i riflettori. Così per la mia convocazione in Procura. Così per l’inaudita acquisizione dei bilanci di alcuni partiti e addirittura di alcune liste elettorali. Il polverone si è mangiato i fatti: quelli circostanziati legati al cosiddetto sistema Tarantini: e nella festosa scena abitata da questo imprenditore io, a differenza persino di alcuni magistrati, non ho mai messo piede. Lei è così presa dalla sua inchiesta che forse non si è accorta di come essa clamorosamente precipita fuori dal recinto della giurisdizione: sono diventato io, la mia immagine, la mia storia, la posta in gioco di questa ignobile partita. Non dico altro. Il dolore lo può intuire. Qualcuno sta costruendo scientificamente la mia morte. Per me che amo disperatamente la vita è difficile non reagire. Le chiedo solo di riflettere su queste scarne parole.
Nichi Vendola
Bari, 7 Agosto 2009
A proposito di Formia...
Mercoledì 12 Agosto ancora una volta si terrà - a piazza della vittoria (FORMIA) - un
concerto organizzato da Casapound Italia, nota associazione di matrice fascista.
Abbiamo deciso di rispondere il giorno prima , come avvenuto per
un evento simile, con un volantinaggio nella stessa piazza.
MARTEDI' 11 AGOSTO
DALLE ORE 18.00 ALLE
ORE 24.00
SIT-IN // VOLANTINAGGIO ANTIFASCISTA
PIAZZA DELLA VITTORIA
FORMIA
Sinistra e Libertà
Circolo intercomunale
P.Impastato
Fondi-Lenola-Itri-Sperlonga
Write io non ci trovo niente di strano in questa lettera.
Come afferma lo stesso Vendola:
"Un conto è la delegittimazione di un potere autonomo e tutelato dalla Costituzione, come fa Berlusconi. Un altro è compiere un atto morale e non formale, come ho fatto io, riguardo una specifica situazione. Questo si chiama diritto di critica”.
Non facciamo finta di non capire. Di Pietro fa il furbo cercando di sviare la reale intenzione di Nicky ma tu non farlo per favore.
Di Pietro si dimise da Ministro ma quando toccò al figlio,lo cacciò dal partito lasciandolo comodamente seduto sulla sua sedia.
Io non ti dico che i metodi di protesta usati dall'IDV sono uguali a quelli usati dalla Lega( presentarsi in parlamento con una maglietta mi sa tanto di Calderoli e Salvini).Sono simili ma nelle intenzioni totalmente diversi.
Perchè Nicky dovrebbe dimettersi? Fin'ora non è indagato per niente,sta dando massima collaborazione ai magistrati. Se poi alla fine di questa indagine risultasse anche lui indagato e colpevole,come lo è stato Fitto che ora fa il santo,sono sicuro che non avrà alcuna difficoltà a dimettersi ed a lasciare che sia il popolo a scegliere il suo successore.
Swan ti ho inviato una mail dagli un'occhiatina e poi ne riparliamo, tra l'altro vedo che non hai risposo alla mia domanda, allora te la ripeto: perchè ragazzaccio non sei mai al Bar quando vengo io?
Un forte abbraccio vladi.
Già in passato scrissi su questo Blog che io non ho dubbi riguardo l’onestà di Niky Vendola o comunque non ho motivi di dubitare, però quando s’inciampa in qualche trappola il buon senso consiglia le dimissioni, per quanto riguarda il figlio avuto da di Di Pietro dal primo matrimonio so che non vanno molto d’accordo, non si parlano da anni, il ragazzo non ha mai digerito il secondo matrimonio del padre, ma questi sono fatti personali.
Ciao Vladi
Write ci sto tutti i giorni al bar,purtroppo... Domani inizio il turno 16:30/chiusura fino a martedi prossimo.
Niente di più trasparente della lettera aperta di Vendola al magistrato Digeronimo, sottolinea con accoramento anomalie e sconfinamenti di questa inchiesta che non riguarda lui personalmente (non ci sono accuse a suo carico), ma per la carica che ricopre è diventato egli stesso la posta in gioco.
Se poi leggo che un ministro come Fitto, rinviato a giudizio e salvato dal parlamento che ha negato l’autorizzazione a procedere per fatti da lui operati in prima persona durante la sua presidenza nella stessa regione Puglia, parla di “intimidazione, nel rapporto tra politica e giustizia” giocando sul fatto che nessuno lo incalzi ricordandogli delle sue denunce contro i pubblici ministeri pugliesi e di altre poco eleganti dichiarazioni verso i magistrati, mi domando come può contemplare le dimissioni Vendola in una inchiesta che di fatto strumentalizza la sua persona, come le parole affrettate del ministro Fitto, che non conosce il pudore di tacere, sembrano avallare.
Cara passatempo, sempre lucida nei tuoi preziosi quanto rari commenti questa mattina un po’ meno, come mai?
Nel caso in questione ci sono due problemi il primo penale del quale si sta occupando la dottoressa Digeronimo che non riguarda il sig Niky Vendola, infatti nello specifico il magistrato non ha preso nessuna iniziativa contro la persona, un altro legato a quella poca libera informazione che ancora ci viene concessa, che interpreta le questioni dal punto di vista politico non giuridico.
A difesa della stampa ti faccio un esempio:
il presidente della consulta, che un libero cittadino, può invitare a casa sua chi gli pare, ma non è politicamente ed eticamente corretto invitare a cena il Premier e Ministro della giustizia insieme ad altri due magistrati della Consulta poco prima di decidere sula costituzionalità di una legge che non riguarda i cittadini ma direttamente il Premier.
In questo caso la stampa si scagliò contro così come oggi sostiene che il PD e il presidente della regione Puglia non potevano non sapere.
Sia il Presidente della Consulta sia il Presidente della regione Puglia pur non avendo commesso reati, in un paese normale avrebbero dovuto dimettersi.
Cosa fa il nostro amico Vendola?
Parla di un paradossale sconvolgimento storico che pone i briganti al posto dei gentiluomini, sostiene che questa indagine sta diventando lo strumento di una campagna politica e mediatica che mira a colpire la sua persona.
Descrive quattro anomalie del Magistrato è questo è molto grave:
parla delle frequentazioni degli amici dei parenti del Magistrato stesso, dimenticando che il magistrato frequenta anche sua sorella (la sorella Robera Vendola) vero è che la Digirolamo risulta sposata con esponente pugliese del PdL ma è vero anche che è divorziata da otto anni ma poi che cazzo c’entra la vita privata di una persona, nessuno credo indaghi sulla sua.
Critica il suo modo di condurre le indagini avendo trattenuto, a suo avviso, una moltitudine di carte presso la commissione antimafia.
La accusa di voler sindacare sulle leggi promulgate dalla regione
La ritiene responsabile della spettacolarizzazione dell’inchiesta, come se fosse lei a chiamare i giornalisti, accuse rivolte (da altri) anche alla Forleo e a De Magistris che diversamente dalla Digeronimo non erano sotto il mirino della mafia, accuse che all’epoca sconvolsero l’opinione pubblica noi compresi.
Vendola, nella sua missiva, Lascia intendere che il magistrato, cosi presa da manie protagoniste, non si renda conto del male che gli sta recando come uomo e come politico.
Niky il male se lo sta facendo da solo perché dovrebbe dimettersi, non dovrebbe trascinare quel partito sano che si accinge a costituire, con il quale IdV intende collaborare, nelle vicende pugliesi che politicamente lo riguardano come Presidente della regione Puglia.
Di Pietro gli sta dicendo : caro Niky fai un passo indietro non delegittimare non indebolire un magistrato che lotta in prima linea contro la mafia, non rovinare il partito che stai costruendo.
Secondo te caro Niky che cosa dovrebbe fare la Digeronimo? Ritenersi inadatta? Lasciare l’incarico? E cosa dovrebbe fare Di Pietro? Dire bravo Niky continua così hai il mio appoggio?
Per favore cara passatempo concediti qualche ora di sonno in più, so che è un lusso che puoi permetterti e scrivi quando sei meno stanca perché mi piaci di più.
Come diceva PPP…..con infinito amore write26
Write molto semplicemente Di Pietro dovrebbe farsi i cazzi suoi.
Di Pietro è furbo,sfrutta le indagini degli altri,da bravo urlatore qual'è,dimenticando le sue.
Qualcuno ancora aspetta risposte da lui riguardo il suo patrimonio immobiliare.
Vedi Write,Di Pietro non è Gesù in terra.
Vendola non è indagato in questa inchiesta e quindi non vedo perchè dovrebbe dimettersi.
Non continuate a battere su questo tasto e fare i paladini di sta ceppa.
Come potete pensare di voler costruire qualcosa se poi appena c'è un ombra invece di...non dico difendere ma almeno astenervi dal fare inutili commenti.
Diceva O Zulù: "ma io accetto ogni critica da chi tiene un progetto e non da chi passa la vita a sognare di mangiare nel mio piatto."
L'IDV se continua con questi atteggiamenti si ritroverà sempre sola con la conseguenza di dar vittoria facile agli avversari.
La storiella di Di Pietro e del figlio ieri potevi evitarla,sei caduto nel ridicolo e non è da te.
Questo tuo commeno caro swan ricordatelo, lo riprendiamo dopo l’estate e vediamo quanto valore avrà, comunque se può interessarti sappi che Desirè Digeronimo che in questa storia è l’unica colpita, appartiene a Magistratura Democratica, la puoi trovare su facebook, scoprirai che i suoi personaggi preferiti sono Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Peppino Impastato, cerca di imitarli nei valori non si riempie la bocca e basta, tra l’altro, e questo credo ti farà piacere, è una fervente tifosa romanista.e ama la nutella.
Vive 24 ore su 24 in vigilanza sorvegliata per aver messo a compimento l’operazione che smantellò il clan Strisciuglio di Bari. Dopo le pesanti minacce ricevute dal capo clan degli Strisciuglio:
La Digeronimo la pagherà. Le capiterà un brutto incidente. Deve essere fatta fuori!!!
Questo è venuto fuori dalle intercettazioni telefoniche e da alcune confidenze fatte da uomini che contano nel gruppo criminale del quartiere Libertà.
Mi spiace Caro Swan dover costatare la tua scarsissima sensibilità su questa questione, non hai speso una parola. riguardo questo magistrato intorno al quale tutti dovremmo fare gruppo, attaccato impropriamente anche da Vendola, perché questo a fatto Vendola: mette in dubbio la sua professionalità, le contesta le amicizie e le frequentazionu, l’accusa di protagonismo, la ritiene inadeguata al giudizio che non deve dare su di lui ma bensì sulla sua giunta che lui stesso ha sciolto.
Prendo atto che lo spirito di appartenenza a Lenola prevale sulla ragione in qualsiasi caso, sempre, a prescindere dal colore politico Bravo!!!
Se poi vogliamo aprire una discussione su come è stata gestita, sia in termini di sanità, sia in termini di lavoro nero la Puglia (non a caso la CGIL ha inviato in Puglia delegati per tutelare, contro le angherie del caporalato pugliese gli extracomunitari che lavorano nelle piantagioni di pomodori) troverai in me un valido interlocutore, non è sufficiente dire Fitto fece peggio, non è una giustificazione sciogliere la giunta regionale e restare alla presidenza, sarebbe come dire in un squadra di calcio licenzio tutti i calciatori e resto io come allenatore.
Caro Swan in me non troverai mai un picciotto, non sono al sevizio di nessuno, quella sul figlio di Di Pietro era una battuta e mi duole dover constatare che di fronte a certi argomenti perdi il senso ironico, sappiamo tutti come sono andate le cose.
A te sempre un affettuoso abbraccio, capita a tutti di scivolare su una buccia di banana, anche ai migliori. Ciao Vladimiro
Massima solidarietà e sostegno a Niky Vendola, ultimo baluardo italiano della politica con la P maiuscola !
Write non continuare a giocare sulla storia dell'antimafia.
Vendola nella sua lettera sostiene soltanto che in questo caso le cose sembrano alquanto strane.
Non mi sembra di leggere nella lettera alcun riferimento all'incapacità del magistrato nella sua lotta contro la mafia.
Ora sembra che il gioco berlusconiano di confondere le idee a chi legge lo stai portando avanti tu.
In una squadra di calcio se c'è qualche giocatore che fa uso di sostanze dopanti e l'allenatore non ne è a conoscenza,quando questo viene scoperto si butta fuori il giocatore. Se poi,in un secondo momento, si scopre che l'allenatore era consapevole allora si prendono provvidimenti anche verso di lui.
La Regione Puglia risulta essere la seconda regione meglio gestita in Italia dopo il Veneto!
Io perdo il senso ironico quando qualcuno fa finta di non capire le cose.
Della nostra solidarietà Vendola non ne ha bisogno, non ci sono procedimenti penali in corso che lo riguardano personalmente, qui stiamo ponendo un problema di cultura politica, è patetico aprire un nuovo account (sciacallini e sciacallaccci) che tanto ricorda uccellacci ed uccellini del compianto PPP per manifestare una solidarietà in stile fascio a chi non ne ha bisogno (onore al duce e a pinco pallino)
Così come è altrettanto patetico citare i conti correnti e le proprietà immobiliari che il settimanale Panorama, Il Foglio, e il Giornale accreditano al magistrato di mani pulite.
Queste testate giornalistiche o sono affidabili sempre o non sono credibili mai, che poi facciano parte del gruppo editoriale preferito da Massimo D’Alema poco conta, resta il fatto che sono state estorte da Berlusconi alla famiglia Benedetti corrompendo magistrati attraverso Cesare Previdi, resta il fatto che nessuna procura abbia aperto indagini giudiziarie nei confronti di Di Pietro che non si pregia di essere Gesù in terra ma semplicemente una persona onesta.
Ragazzi stiamo entrando in un campo minato, e chi non sa, o poco ricorda, farebbe bene ad estraniarsi dalla discussione.
Qui non stiamo giudicando Vendola per il suo operato come Presidente della Regione Puglia , ma come politico, come capo di un partito che ha raccolto il 3% alle ultime europee, che non ha nessun diritto a screditare l’operato di un Magistrato già particolarmente esposto alle ritorsioni mafiose per il semplice fatto che sta indagando su una giunta dalla quale lo stesso Niky Vendola ha preso le distanze mandandoli tutti a casa.
L a materia del contendere, per ora, diciamo ancora per poco, su questo Blog, non è il comportamento, dal mio punto di vista discutibile, del Presidente della Regione Puglia ma la paternità di una lettera aperta che il sig Niky Vendola, fondatore di sinistra e Libertà, invia ad un magistrato, già esposto a ritorsioni mafiose, per contestarle i criteri di come vengono condotte le indagini, per contestarle le frequentazioni personali che a suo avviso renderebbero il magistrato in questione non idoneo a condurre l’inchiesta, per contestarle l’uso che alcuni media stanno facendo di questa indagine (oggi ho spulciato repubblica è ho notato che la testata non ha fatto nessun riferimento al caso)
Prendiamo atto che il caro Niky è fuori di testa, non si accusa un magistrato perché le testate Mondatori speculano su un caso che lo riguarda, per questo motivo, culturale, politico dovrebbe, a mio modesto avviso dimettersi.
Poi per quanto riguarda il suo coinvolgimento, nelle squallide vicende della sanità pugliese, AD OGGI, non segnalate dagli inquirenti ma da lui stesso rilevate, (non a caso ha sciolto la giunta) lasciamo che si esprimano i partiti che lo sostengono, Italia dei Valori lo ha già fatto e se qualcuno vuole conoscere i motivi di questa scelta non deve far altro che connettersi al sito IdV Puglia.
P.s. Caro Swan se nella lettera non rilevi nulla di eclatante sulla condotta del magistrato comincio a pensare che tu non sappia leggere.
vorrei capire dove sta sbagliando il magistrato, se mi rispondete a questa domanda forse ci capiamo qualcosa.
Secondo punto,se la giunta la decide il Sindaco,il presidente della regione o chicchessia significa che se ci sono colpe gravi degli assessori ci sono anche quelle politiche di chi li ha messi li,o mi sbaglio?
"la iustizia adda esse iusta" come diceva il grande gasman,o no miei cari compagni?
Illusioni.....non c'è cieco più cieco di chi fa finta di non vedere! dopo l'opera di sciacallaggio perpetrtato a danno del pd adesso le grinfie si spostano in direzione di sx e libertà.... ma da quali pulpiti?
Dal vangelo secondo Di Pietro: fate quello che dico non quello che faccio!
Come si può dare peso ad uno come te sciacallini e sciacallacci, uno che crea un account per dire cose che rischierebbero di sputtanare anche il suo abituale nik, per favore……….
Certo è che in questa Italia di collusi Di Pietro qualche fastidio lo crea, l’assurdo è che dopo le diffamazioni che certa stampa con cronologia quotidiana effettua nei suo confronti, volete sapere anche dove finiscono i soldi dei risarcimenti che sistematicamente il giudici gli riconoscono per il danno morale o biologico ricevuto a seguito delle querele che sistematicamente l’ex magistrato pone in essere.
Allora vi inventate possedimenti immobiliari, conti correnti bancari, continuate pure ad arricchirlo con le vostre calunnie e con le vostre stronzate ma fatelo a spese vostre.
Questa cazzata del rubare i voti ha fatto il giro di mezzo mondo, esiste il voto di scambio, il voto di appartenenza, il voto di convenienza ma come si può essere così dementi al punto di pensare che i voti possano essere carpiti speculando ad opera di chi non possiede nessun mezzo d’informazione poi in un rapporto uno ad uno (tanti voti perde il PD tanti ne acquista IdV)
Preoccupatevi dei voti che state regalando alla lega nord grazie al vostro immobilismo e alle vostre scellerate politiche.
Date inizio ad un’ operazione di moralizzazione interna, cacciate via i vecchi parrucconi, i ladri, i collusi.
I voti è i proseliti IdV li fa sul campo, e continuerà a farli, ascoltando i cittadini, proponendo candidati di alto valore, opponendosi alle leggi bavaglio, conducendo battaglie contro la camorra così come sta facendo a Fondi caro coglioncello, non li ruba a nessuno.
Il voto a sinistra non è una delega in bianco come pensa D’Alema, Franceschini o Rutelli, l’elettore di sinistra è critico, si informa, sceglie di non andare a votare è questo è il problema.
Certo è che ogni anno che passa chi ha un minimo di capacità critica, chi non subisce il fascino dei potenti, chi non è legato a lasciti affettivi abbandona questo centro sinistra apatico, tatticista, autolesionista.
Certo è che in Italia ogni anno un diciassette compie diciotto anni e acquisisce il diritto al voto e un diciottenne che si forma su internet chi pensi che possa votare? D’Alema?
Siamo al ridicolo, nel centro sinistra manca solo il vittimismo e poi abbiamo fatto bingo.
Niente saluti write26
niki vendola è morto
Vendola non è morto,lo stanno ammazzando.
Lo sta ammazzando questa politica e questi politici corrotti e mafiosi da una parte, e incapaci e privi di palle dall'altra. Questo sistema a cui sembra strano che una persona cerchi di uscire dai soliti giochi e dai soliti interessi e cerchi di riportare la politica alla sua natura primaria.
Lo stanno ammazzando a vantaggio di una persona,ora ministro,condannato e mai arrestato perchè il parlamento ha bloccato il provvedimento a suo carico. Leggasi Fitto!
Lo stanno ammazzando quei giornali e quei media che ogni giorno vogliono dirti che Vendola è IL colpevole. Tu però pensa che fino ad ora non è ne indagato e ne accusato di nulla.
Sentir parlare Casini mi fa ridere. Lui che nelle sue fila si ritrova Cuffaro oggi viene a parlarci di legalità. Sync sai chi è Cuffaro?
Per me Vendola resta un esempio di serietà e di leatà se poi il tempo mi riseverà qualche altra delusione,imparerò quest'altra lezione e vedrò il da farsi.
Chiedo solo a chi si definisce di sinistra di non giocare su questa vicenda ma di pensare al futuro.
Dopo questo commento non interverrò più sulla questione. Se avrò sbagliato sarò pronto a chiedere scusa a tutti ma per adesso rimango convinto delle mie idee.
Caro Swan la mia fiducia nell’onestà sia morale sia politica di Niky Vendola è e resta illimitata c’è bisogno neppure della mia solidarietà perché sono convinto che non ne ha bisogno.
Il contenzioso tra te e me è nato dalla lettera che ha scritto al magistrato, quello a mio avviso è stato un gesto di dilettantismo umano, sociale e politico, che da un uomo pubblico navigato e avvezzo ad essere contestato non i sarei mai aspettato.
Un gesto che poi ha cercato di parare con l’intervista del 9 agosto 2009 che ha rilasciato a Repubblica e in parte ci è riuscito.
Però, amico mio non riesco a capire te, non riesco a capire cosa c’entri Di Pietro, non riesco capire cosa abbiano a che fare i conti in banca di Di Pietro, le proprietà immobiliari di Di Pietro, sai perfettamente che IdV è il il partito di Di Pietro tutto è intestato a lui anche la carta igienica e lo sarà fino al congresso che si terrà a settembre dove all’interno del partito sono previsti dei cambiamenti sia nella gestione sia nell’immagine.
Altra cosa che non capisco è questo sciacallaggio politico che Di Pietro attuerebbe a sfavore della sinistra come Di Pietro prende i voti e come il PD li perde l’ho spiegato nel mio commento precedente.
Se vuoi posso anche cimentarmi nello spiegarti perché, a mio modesto avviso, la sinistra radicale non è in parlamento.
Permettimi, di dirti, con il massimo della stima e dell’amicizia, che tu ieri hai esagerato, hai fatto un po’ come Niky quando ha scritto alla Digeronimo, la politica non deve funzionare così, lo spirito di appartenenza non deve superare il senso della ragione, perché altrimenti dov’è la differenza tra noi e loro….ripeto tra noi e loro….non sto parlando di destra e sinistra.
Certo è che se Niky Vendola fosse appartenuto al nostro partito, nel caso specifico, le sue dimissioni sarebbero avvenute d’ufficio perché noi siamo dell’opinione che quando si presiede una regione è una colpa grave anche il non sapere, il non essere a conoscenza di quanto accade, con la stessa sincerità posso anche sbilanciarmi e dirti che se Niky dovesse da domani scegliere di passare in IdV troverebbe le porte aperte, tutti noi apprezziamo la sua sincerità, il suo impegno, il suo modo di proporsi, la sua passione ma con la sua letterina , mettila come vuoi, ha sbagliato.
Affermare ciò non significa mangiare nel piatto degli altri o speculare attaccando gli alleati, significa essere coerenti con i propri principi, non sono i voti rubati che ci interessano, non facciamo le tessere ai morti come qualcuno sta facendo in Campania, sappiamo perfettamente che se vogliamo governare e battere Berlusconi alle prossime regionali dovremmo allearci con qualcuno ma questo non lo faremo a prescindere, non siamo disponibili ad appoggiare chi ha problemi con la giustizia e non è il caso di Vendola.
Forse è proprio questa scelta che ci fa aumentare i consensi perché gli elettori non sono così coglioni come dice Berlusconi, forse sono lenti a capire, pensano che i partiti siano tutti uguali, allora noi, facciamo un sforzo e cerchiamo di distinguerci almeno per ciò che riguarda l’obiettività.
Un abbraccio Vladi.
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