giovedì 30 luglio 2009

Piccolo Festival delle Conoscenze


Cari Amici,

Vi invito alla partecipazione del “Piccolo festival delle Conoscenze” che si svolgerà a Lenola dal 4 al 6 agosto: tre giorni di incontri, dibattiti, concerti, spettacoli.



L’idea è quella di utilizzare diversi linguaggi per trasmettere le conoscenze di ognuno: comunicare da pari a pari, incontrarsi.

Creare un luogo in cui la musica, così come la fotografia o la parola sono a disposizione del pubblico. Promuovere interazione con gli autori, allestire esposizioni e performance in spazi di solito non adibiti a spettacoli vuole essere un tentativo di favorire il prodotto artistico non come elemento confezionato, bensì con cui si può interagire.



Destabilizzare l’arte da ogni luogo predefinito e portarla per strada, può essere un tentativo di abbattere i muri delle classificazioni. Esporsi in questo senso è un gesto che richiede coraggio, ma che vale la pena fare, ancor di più in un momento in cui si avverte una forte mancanza di punti di riferimento: è responsabilità di tutti crearli.



Il festival vuole essere un tentativo che va in questa direzione: usare il dialogo, sotto varie forme, come strumento di difesa all’indifferenza. Ma anche come elemento che vuole accattivare, incuriosire, appassionare.



Vi saluto con la speranza di vedervi passeggiare nella manifestazione in quei giorni.

Tiziano

lunedì 27 luglio 2009

LETTERA APERTA AL SINDACO DI LENOLA





Gentile Sindaco,

Limitatamente alla questione sviluppo turistico, i fondatori del blog “latuaopinione” nell’occasione dell’incontro pubblico tenutosi al cinema Lilla sollevarono preoccupazioni riguardo la progressiva crisi del comparto turistico comunale e invitava Lei e la sua Giunta a porre in essere dei correttivi tesi a frenare il percorso in discesa che ormai da anni questo settore ha intrapreso.

Avanzammo anche delle proposte, tra l’altro supportate dalla platea, per far respirare l’economia locale e per creare qualche posto di lavoro anche se limitato al solo periodo estivo, suggerimenti che potrebbero mettere in moto un volano virtuoso a partire dai sondaggi turistici che intenderemmo realizzare, attraverso giovanissime risorse locali, per acquisire contatti reali e informazioni che possano rappresentare una base riferimento ai nostri futuri progetti.

Realizzare dei servizi logistici atti a monitorare e promuovere bed breakfast e locali in affitto uso vacanza, specifiche indagini di mercato, acquisire una spiaggia, opportunità di accesso ad una navetta Lenola/mare ed altre iniziative legate al nostro bel territorio tutte questioni che da qualche settimana stiamo sviscerando sul nostro blog che speriamo possano essere arricchite da qualche vostro commento.

L’amministrazione si mostrò sensibile al problema e attraverso l’intervento del’assessore Magnafico si assunse l’onere di andare a verificare quanto avrebbe potuto farsi e quanto avrebbe potuto essere aggiunto alle nostre proposte, che nell’occasione, ritenne praticabili.

Ad oggi, gli eventi dell’estate lenolese sono sempre comunque frutto di iniziative private o delle associazioni che sempre più si caratterizzano come manifestazioni specifiche fine a se stesse poiché non sono parte integrale di quel progetto economico turistico al quale avevate promesso attenzione.

Noi siamo dell’opinione, caro Sindaco che “COSI’ NON PUO’ ANDARE” temiamo di cadere in un disinteresse dal quale sarà difficile uscire, crediamo che sarebbe il caso di aprire un tavolo sulla questione al quale vorremmo partecipare con un approccio propositivo per contribuire fattivamente allo studio di quei perfezionamenti che l’economia locale auspica per poter condurre in modo conveniente la propria attività

Tanto fiduciosi del suo interessamento quanto consapevoli della forza delle nostre idee e delle nostre proposte, nel salutarla cordialmente, restiamo in attesa di un suo cortese riscontro.

“latuaopinione” i fondatori


http://llatuaopinionewrite26it-write26.blogspot.com/

domenica 19 luglio 2009

Invito a ragionare su un progetto turistico




Il comparto turistico dovrebbe occupare una posizione di rilievo nel nostro panorama economico sociale, il comune di Lenola potrebbe valutare una serie di attrattive che opportunamente valorizzate potrebbero renderla una meta appetibile per trascorrere le vacanze estive.

il fascino della natura e l’aria buona
la varietà di specialità gastronomiche che i ristoranti locali offrono
la vicinanza al mare
un centro storico di rispetto
un cinema
un anfiteatro
la simpatia dei ragazzi lenolesi che potrebbero cimentarsi in esibizioni sia musicali sia teatrali.

INOLTRE, GRAZIE ALL’IMPEGNO DEL MIIO AMICO CLANDESTINO, DISPONE DI “AMPI PARCHEGGI” FORSE I PIÙ ACCOGLIENTI E “MODERNI” DELLA PROVINCIA.

Con questi presupposti, e in particolar modo in questi anni di crisi economica, non ci vorrebbe molto per far decollare un turismo “familiare” che oltre a rappresentare un business per Lenola potrebbe rispondere alle esigenze di quelle classi sociali sempre più schiacciate dal consumismo sfrenato vittime di questo governo, per contro, potrebbe rappresentare, anche se temporaneamente, una soluzione per quei giovani studenti che intendono guadagnare qualche euro nel periodo estivo.

Basterebbe farsi promotori di un progetto globale che potrebbe anche implicare la partecipazione dei comuni limitrofi, un progetto di massa, che possa rispondere alle esigenze delle famiglie della nostra regione sempre più impossibilitate a concedersi due settimane di vacanza.

Per fare ciò serve UNA CLIENTELA DISPOSTA AD ACCETTARE LE NOSTRE PROPOSTE, (e quella c’è e non aspetta altro) UNA RETE PUBBLICITARIA CAPACE DI FARCI CONOSCERE SUL MERCATO (e, grazie ad internet, non è difficile crearla) IDEE (che non ci mancano) STRUTTURE (il Miracolle per chi dispone e un monitoraggio ed un censimento sugli appartamenti sfitti potrebbero essere la soluzione) RISORSE UMANE (giovani disoccupati o studenti ne abbiamo a iosa) FINANZIAMENTI PUBBLICI E PRIVATI (se ci sappiamo muovere nei meandri della burocrazia non è difficile ottenere i primi e ancora più semplice sarebbe ottenere i secondi, quelli privati)

MA PIÙ DI OGNI ALTRA COSA È NECESSARIO CREDERCI con ottimismo al punto di poter ottenere la massima partecipazione, a volte, ad un forestiero, basta un sorriso.

Potremmo creare delle aree pic nik , opportunamente segnalate, all’interno del parco Modragon in modo di poter far sostare, magari solo per un giorno, i turisti di passaggio per invogliarli ad approfondire la conoscenza del nostro bel paese.

Potremmo acquisire una spiaggia, attrezzarla, ed offrire sia a chi viene da fuori sia alle nostre famiglie, la possibilità di usare una navetta che li rechi al mare ad un costo contenuto ed accessibile soprattutto a chi non dispone di un mezzo proprio o non può permettersi il costo di un parcheggio (10 Euro) o dell’ingresso ai Lidi (5 euro)

Potremmo porre in essere delle convenzioni con i ristoranti locali per poter gustare, a menù fisso ed ad un prezzo contenuto, le specialità locali.

Potremmo organizzare gite sui monti con i pastori con relativo pasto di agnello alla brace e caciotte locali. (così come fanno ad Orgosolo) o un giretto a cavallo.

Quante cose potremmo fare se veramente ci credessimo……… anche sotto l’aspetto artistico-culturale non siamo secondi a nessuno non sono ne le idee ne la cultura che mancano ai lenolesi.

Purtroppo OGGI tutto è improvvisato, non fa capo a nessuno, tutto è affidato all’impegno delle associazioni, che poi fanno fine a se stesse, manca un progetto di sistema, un coordinamento centralizzato in grado di organizzare, proporre, diffondere, pubblicizzare, gestire, CAPITALIZZARE le nostre iniziative in un contesto più ampio, capace di dare soluzioni logistiche di carattere generale che dovrebbero concretizzarsi per rispondere al seguente criterio.

Io vado due settime a Lenola con la mia famiglia perché con 750 euro dormiamo in quattro, perché con 18 Euro vado a pranzo al ristorante e posso gustare le leccornie locali, perché con 2 Euro a persona mi portano al mare, perché hanno una spiaggia attrezzata o perché sono convenzionati con una spiaggia attrezzata di un comune limitrofo, perché posso andare a pranzo con i pastori o con i cacciatori con 15 Euro, perché posso fare delle escursioni guidate sui monti Ausoni, perché fanno un ottimo gelato e una gustosa mozzarella di bufala, perché la sera posso andare a godermi il fresco sul colle, perché tutto questo è garantito dall’amministrazione comunale, ho solo un problema prenotare in tempo.

E’ COSI’ DIFFICILE DA REALIZZARE?

mercoledì 15 luglio 2009

Veltroni su Craxi: «Innovò più di Berlinguer»






Svolta dell’ex leader pd: solo lui capì davvero la società, insufficienti gli sforzi di Enrico


ROMA — Craxi? «Interpretò meglio di ogni altro uomo politico come la società italiana stava cambiando». La sua politica estera? «Fu grande. Ci fu l’episodio di Sigonella ma anche la scelta di tenere l’Italia nella sfera occidentale, senza intaccare autonomia e dignità del Paese». Parole di Walter Veltroni (dirigente per trent’anni di Pci, Pds, Ds, ex segretario PD) davanti a Stefania Craxi, la figlia del leader socialista che fu capo del governo dall’83 all’87. Occasione, il libro di Stefano Rolando, Una voce poco fa. Politica, comunicazione e media nella vicenda del Psi dal 1976 al 1994.

Veltroni, asciutto e disteso, in attesa dell’uscita a fine agosto del suo nuovo romanzo, effettua, nella Sala della Mercede della Camera, un altro strappo con il suo passato. Ricorda che Craxi aveva di fronte due grandi partiti, uno sem¬pre al governo la Dc e uno sempre all’opposizione il Pci in un sistema che stava bene a entrambi: massi¬mo di stabilità e massimo del debito pubblico: «Craxi decise che bisognava cambiare gioco, porre la sinistra di fronte al problema di una nuova leadership ». Il Pci, intanto, si trascinava quella grande macchia, il 1956, l’invasione dell’Ungheria: «Ho riletto i verbali delle riunioni del partito, fanno accapponare la pelle». Craxi nel ritratto tutte luci e niente ombre che ne fa Veltroni, disegna un partito diverso, rispetto ai modelli del Novecento, Pci e Forza Italia, «un partito fluido, moderno, capace di raccogliere anche ciò che non è omogeneo a sé, ma che si unisce attorno a determinate idee». E sembra che rievochi il suo Pd.

Craxi innovava ma, negli stessi anni, anche Berlinguer trasformava il Pci. Con uno sforzo, dice Veltroni, già giovane collaboratore di Berlinguer, «non sufficiente al processo che bisognava mettere in campo. Il Pci soffriva l’innovazione come tale». Eppure Berlinguer non era certo un conservatore: «Sono tra quelli — dice Veltroni — che pensano che l’Unione sovietica abbia fatto di tutto, ma proprio di tutto, per togliere di mezzo Berlinguer...».

La platea è piena di socialisti di un tempo. Antonio Ghirelli, già portavoce di Pertini. Gennaro Acquaviva, che fu trait d’union fra socialisti e cattolici. Luigi Covatta, sottosegretario di Craxi. Enrico Mentana, prima tessera Psi nel 1974, a 19 anni.
Ma spuntano anche l’ex ministro Francesco De Lorenzo, come Craxi coinvolto in Tangentopoli e Gustavo Selva. Nella ricostruzione di Veltroni un’ombra, per la verità, c’è e riguarda l’ultima fase del craxismo:

«Referendum 1991, sulla rifor¬ma elettorale: Craxi anziché dire 'andate al mare', avrebbe dovuto usare quella leva per promuovere il bipolarismo. E la riforma sarebbe potuta avvenire solo con una leadership riformista e non con una post-comunista». Era Craxi, insomma, il capo naturale a sinistra.

Nella memoria di Veltroni c’è anche spazio per un ricordo che lo accomuna al leader socialista.

«Nel ’96 io dissi: 'Un giorno o l’altro si dovrà arrivare a un’Internazionale né comunista né socialista, ma democratica. Nel mio campo, un’affermazione difficile da fare. Ma era lo stesso concetto che esprimeva Craxi. Oggi è naturale per tutti pensare che Obama e il partito indiano del Congresso stiano assieme nel medesimo organismo mondiale».

Stefania Craxi dice che è «felice di sentire Walter parlare così». Ma non è indulgente come Walter. Afferma che il Psi di Craxi cadde anche per mano dei grandi giornali di proprietà dei «poteri forti», Fiat e De Benedetti, in disaccordo con Confindustria sul decreto che tagliava la scala mobile: «Quei grandi giornali si portarono dietro altri giornali, come l’Unità , diretta all’epoca da Veltroni, qui presente...» .

Dal Corriere della Sera Andrea Garibaldi 15 luglio 2009

non si vive ne di leggende ne di luoghi comuni

Caro Chat, io non ho intenzione di sostituire nessuno, dovunque ho vissuto ho fatto Politica e non ho mai aspirato a ruoli di governo, anche perché “conflitterebbero” con la mia scelta di vita, diciamo un po’ zingaresca, così come non ho mai cercato di corteggiare chi esercita un ruolo, preferisco contrastarlo piuttosto che conquistarlo.

Quando io parlo di Partiti, non parlo degli uomini che li diriggono , quelli si possono cambiare., gli statuti è un po’ più complicato.

Quanto tu dici, rispetto la politica Lenolese, a mio avviso è un luogo comune , una leggenda che a Lenola si trasforma in verità, perché conviene sia a chi governa sia a chi è all’opposizione, ai primi perché permette di millantare credito (intendo nel senso buono) agli altri, ai perdenti, concede un alibi.

Cosi come è una scusante accreditare a chi oggi governa la politica del porta a porta, quella la fanno tutti, con una differenza sostanziale quelli che amministrano la fanno sempre e raccolgono i frutti, perché qualche problemino, a livello individuale, lo risolvono, quelli che oggi sono all’opposizione lo fanno solo in campagna elettorale e non serve a nulla.

Minny cara, risolvere qualche problemino non sempre si traduce in libero arbitrio, a volte trattasi di una semplice denuncia dei redditi, o di un consiglio, o una consulenza gratuita fosse questa medica, legale, finanziaria, non a caso il nostro circolo, se riusciremo a farlo includerà la presenza di una associazione dei consumatori a noi collegata.

E’ vero caro chat ci sono le famiglie, alcune numerose, ma queste possono stare da una parte o dall’altra, e votano chi risolve loro i problemi le famiglie non sono sceme, ma non può essere QUEL posto di lavoro o QUELLA concessione che possono tradursi in una differenza di cconsensi così schiacciante.

Prendiamo atto che a Lenola l’opposizione vera è nelle mani del PD, il partito che involontariamente a fatto cadere il governo Prodi, che volontariamente ha ammazzato la sinistra con la presunzione e l’arroganza di chi è convinto che può fare tutto da solo, che ancora si illude di poter ragionare con Berlusconi, che si cala le braghe quando parlano Ruini, Bagnasco, Napolitano e che oggi si trova costretto a cercare nell’UDC una stampella perché non riesce a stare in piedi da solo.

Perchè dopo le ultime uscite di Franceschini sarà difficile ricostruire un rapporto con Di Pietro e con i compagni comunisti (RC e SL) senza pagare pegno.

Fatti un giretto ne comune di Norma e guarda come si amministra un paese di 4000 abitanti, ma non perché c’è una giunta di centrosinistra come qualcuno a Lenola vorrebbe farci credere, perché quella gente è stata capace di presentare un progetto politico intelligente e dei candidati credibili non la lista delle buone intenzioni come abbiamo fatto noi

Caro chat non è una questione di famiglie, di interessi, di spirito di appartenenza, non si riesce a proporre un alternativa concreta , questo è il punto, e il nuovo non lo può esporre chi politicamente ha scarse credenziali o chi è stanco e demotivato, siete voi giovani che dovete assumervi questo onere mettendovi in gioco all’interno dei partiti, senza di loro, in nessuna parte del mondo, non si marci a.

Vedi chat, Swan e Attilio sono due ragazzi di sinistra cresciuti nelle sezioni, Eric è un giovane che si è candidato con la destra, Alessio è un moderato, poniamo il caso che tu fossi vicino al PD e che Giuseppe fosse vicino a IdV, tu pensi che se vi riunite, insieme a qualcuno più esperto che sappia insegnarvi a muovervi nei meandri della burocrazia, nel rispetto delle vostre idee e dei vostri ideali, UN PROGETTO TURISTICO PRATICABILE E A LUNGO TERMINE NON SIETE IN GRADO DI FARLO?

Io credo di si per questo motivo mi appello ai giovani.

Ma se il partito è un apparato blindato, burocratico e a te estraneo nelle mani di Rutelli, Veltroni, D’Alema, Casini, Fini, Berlusconi, Ferrero …….nel nostro caso Orlando, Peppino, Giancarlo, Andrea, Gianni, Pasqualino amici che forse sono anche stufi d’interpretare un ruolo che oggi suppongo neppure gli appartiene mi fai capire dove cazzo vai?

Capisci cosa intendo far ritornare i partiti alla loro origine? Significa ricondurli al ruolo della rappresentatività questo s’intende per istituzionale.

Ciao Vladimiro.

Perdona il mio modo schietto di esprimermi, nel commento precedente non volevo darti del somaro, la mia è stata una battuta tesa più ad evidenziare quella stronzata della riforma Gelmini che la tua distrazione se poi tale è da considerare.

lunedì 6 luglio 2009

Stampa straniera scatenata contro Berlusconi




Fonte: L'Unità

Non si mette bene per Berlusconi l'avvio del G8 dell'Aquila. Le escort e le feste a casa del premier in Sardegna continuano a tenere banco sulla stampa straniera. Ma anche la scelta dell'Aquila come sede del vertice mondiale appare ai più illogica e diverse testate riportano critiche dirette e indirette dei rispettivi governi. Un quadro impietoso, a volte con toni irridenti, che fa capire il livello di credibilità raggiunto dal premier e dal nostro esecutivo alla vigilia di un appuntamento così importante. Tanto che in serata è arrivata una nota sdegnata di palazzo Chigi contro i giornali stranieri, soprattutto quelli del gruppo Murdoch: "Ancora menzogne e insinuazioni, è una camapgna morbosa".

Il Sunday Times, appunto di proprietà di Murdoch, annucia la pubblicazione di altre foto da parte di testate europee. Tra gli scatti che «minacciano di mettere in imbarazzo il premier italiano alla vigilia del vertice G8», un bacio saffico e il "finto" matrimonio. Fotografie scattate sempre da Antonello Zappaddu a Villa Certosa, tra il 2007 e il 2008. Il servizio è accompagnato da una vignetta in cui Berlusconi è ritratto completamente nudo, con il simbolo del G8 a coprirgli l'inguine, ritto in piedi sulla testa di donne nude: la didascalia dice "il summit di Berlusconi", e una specie di fumetto accanto al sorriso del premier afferma "la dignità dell'Italia deve essere mantenuta!".

Sul programma delle first lady interviene anche il Mail on Sunday, titolando che sarà "un'ex modella in topless" a scortare le mogli dei leader del G8, ossia Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità: l'idea "farà sorridere solo il marito di Angela Merkel, unico uomo del gruppo", ironizza il quotidiano.

Non solo. El Pais intanto ha realizzato una video-intervista a Patrizia D'Addario. La escort non rinnega nulla. E ribadisce: "Palazzo Graziosi è un harem". A casa di Berlusconi "non ero l'unica escort".

Ma non sono solo le vicende private il tallone d'Achille del premier in questa vigilia. La scelta dell'Aquila come sede del G8, subita dalle cancellerie sull'onda dell'emozione per il disastroso terremoto dell'Abruzzo, appare adesso per quel che è: una decisione logisticamente bizzarra, anche alla luce delle ultime scosse che hanno spaventato la popolazione e le delegazioni estere in arrivo.

L'Observer, in pratica l'edizione domenicale del Guardian, scrive che la scelta di ospitare il vertice all'Aquila si è già rivelata "un incubo logistico" e prevede che questo sarà "il summit del G8 più caotico" che ci sia mai stato. Le "prestazioni" del premier italiano, "sia sul palcoscenico della politica mondiale che nella vita privata", aggiunge il giornale, sono diventate "oggetto di derisione". In proposito, il Sunday Times nota che il premier ha deciso di non passare le vacanze di questa estate in Sardegna, giudicata troppo vulnerabile ai teleobiettivi dei paparazzi, ma di trascorrerle invece nella sua villa di Paraggi vicino a Portofino.

l'Independent, interviene invece sul tema del mancato mantenimento degli impegni presi dall'Italia riguardo agli aiuti ai Paesi poveri: una cosa, scrive il giornale, "immorale".

Visto il bombardamento, in serata è arrivata una nota indignata di palazzo Chigi, che per la prima volta mette nel mirino, nero su bianco, Rupert Murdoch, considerato uno degli ispiratori della campagna antiberlusconiana all'estero. «Alcuni giornali stranieri - è scritto nella nota - tra cui il Sunday Times, del gruppo Murdoch, starebbero per pubblicare a ridosso del G8 alcune foto asseritamene scattate a Villa Certosa. Certa stampa straniera insiste nel pubblicare menzogne e insinuazioni sul Presidente Berlusconi senza citare nomi, nè fonti». «La scorsa settimana aveva copiato alcune frasi dell'Espresso riportandole come proprie e attribuendole a fonti anonime. Anche stavolta - prosegue la nota - questa stampa si fa portavoce di personaggi definiti 'ben informatì, ma riprende in sostanza articoli già pubblicati in Italia. Siamo di fronte, con tutta evidenza, ad un gioco di rimbalzo, ad un attacco concertato, ad una morbosa campagna di stampa che però non ha elementi fondati sui quali basare le proprie accuse».
La nota di palazzo Chigi è stata criticata da Massimo D'Alema in serata: «Io come cittadino italiano trovo umiliante la situazione in cui ci troviamo». «Credo che come ha scritto Le Monde - ha concluso - questa immagine del presidente del Consiglio rischia di danneggiare il
paese»

venerdì 3 luglio 2009

COSA CI STA SUCCEDENDO?




Lenola nei suoi tempi migliori, ovvero non questi, era un paese dall’indiscussa levatura culturale e morale. Quel tempo ormai non è più tra noi, ci ha lasciati….ormai possiamo essere definiti orfani prettamente allo sbando e felici di esserlo.Sapere che un paese non funzione viene affrontato da una buona parte della sua popolazione in tre fasi:
-Sdegno
-Sospiro
-Rassegnazione con risata.
Lo sdegno ogni anno che passa diminuisce con una convergenza direttamente proporzionale alla sonorità della risata e anche alla forza del sospiro. Stiamo perdendo anche il senso del giusto e lo stiamo sostituendo con il “funziona così”.Non è giusto ciò che è giusto moralmente o anche intelligentemente, ma è giusto ciò che mi dicono sia giusto…in questo modo stiamo perdendo noi stessi. Un paese non va allo sbando da solo……….